Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2020 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30        
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

fedechiarasbaglisignoragiancarlomigliozzidr.emmeallen5031bisou_fatalg1b9Arianna1921Riamy55maremontycassetta2norise1mariasen1dronedji
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 25/09/2020

Tutte le vite contano.

Post n°1361 pubblicato il 25 Settembre 2020 da fedechiara
 

Tutte le vite contano. E le sentenze.
Pare che l'America dei continui scontri interrazziali – che, chissà perché, hanno il loro perenne centro conflittuale nella comunità degli afroamericani; molto poco dai latinos, pur se numerosissimi, e niente dai cinesi – pare, dicevo, che non troverà pace e ricomposizione dello storico conflitto neanche in quel luogo istituzionale che è 'la giustizia' che si amministra nei tribunali.
E, se è vero che anche quella istituzione statale non è esente da critiche (errare humanum), tuttavia è il luogo deputato (e nessun altro di pari peso è all'orizzonte) della fondamentale attesa di giustizia, appunto - e metterla anch'essa nel mirino delle rivendicazioni e degli slogans estremistici dei 'Black lives matter' proietta una cupa ombra di continui scontri di strada e saccheggi e violenze, - invano contrastate dalla polizia e dalla guardia nazionale e foriere di nuovi eventi drammatici e morti e feriti e nuovi, insoddisfacenti, ricorsi nelle aule di giustizia.
E sarà la politica, a novembre, a dirimere la controversia e a premiare la politica di fronteggiamento aperto di Trump nei confronti dei banditi di strada che assaltano negozi e danno fuoco alle macchine o, di contro, ad eleggere alla presidenza il Nulla democratico, l'Ombrachecammina-Biden - che pronuncia dai palchi dei comizi le flebili orazioni democratiche di sempre che sedano la rivolta di un poco, il tempo del voto, ma è destinata a riproporsi in cronaca al primo intervento della polizia e/o nuova sentenza rigettata perché 'ingiusta' nel sentire politico di quei rivoltosi in servizio permanente ed effettivo.
  • Usa, agente che uccise Breonna Taylor solo negligente, scoppia la rivolta: feriti due poliziotti
    REPUBBLICA.IT
    Usa, agente che uccise Breonna Taylor solo negligente, scoppia la rivolta: feriti due poliziotti

 
 
 

Predizioni e prevenzioni di ieri e di oggi.

Post n°1360 pubblicato il 25 Settembre 2020 da fedechiara
 

Prevenzioni e argini  - 25settembre 2014
Il reportage di stamattina di 'Radiotre-scienza' sullo stato delle cose relativo all'espansione dell'epidemia di Ebola nei paesi africani è stato davvero 'impressionante'.
Il ministro della Sanità della Sierra Leone parlava di un paese vuoto: di turisti, di uomini d'affari, di ambasciatori e personale d'ambasciata scappati a gambe levate non appena è stato chiaro che all'espansione del morbo non vi era nessuna difesa e trincea possibile – e le stime vanno da 200000 morti in breve volgere di tempo a un milione.
E l'idea che dall'Africa il morbo passi all'Europa non è idea peregrina – e si salvi chi può dalle reazioni allarmistiche e 'di pancia', se solo sfuggisse di penna o in voce ad un improvvido giornalista che dai nostri 'barconi' quotidiani è sbarcato un malato di quel morbo spaventoso.
Roba da 'dagli all'untore' del Manzoni cronista della peste a Milano o i racconti e i resoconti del dottor Rieux ne 'La peste' di Camus.
Eppure tutto lascia credere che la rete di protezione sanitaria europea e occidentale, prima o poi, sarà violata – e dovremo fare i conti e misurare la nostra valentia di epidemiologi e probabili vittime capaci di resistere sui bastioni della cittadella assediata.
E sarà pur vera quella bella frase 'buonista' che è il messaggio portante de 'La Peste' di Camus: '(…) qu'il ya dans les hommes, front aux catastrophes, plus de choses à admirer que des choses à mépriser.' - e tuttavia non è meno portante quest'altro: che 'prevenire è meglio di curare'.
E fare argine e muro contro la tragedia incessante degli sbarchi e dei 'barconi' è solo questione di tempo perché, prima o poi, si imporrà, di necessità, il 'senso della misura' e della impossibilità e insensatezza di divenire il campo profughi privilegiato e ambìto dell'intero bacino mediterraneo in fiamme.
L'immagine può contenere: pianta, spazio all'aperto, natura e acqua

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963