Nebbie e dintorni

'Quedo' è parola del vocabolario spagnolo che significa 'rimanere', ma nel senso del 'quieto' del rilassato – talvolta un 'rilassato felice', come nel caso della bella canzone 'me quedo con tigo' di cui al video che vi propongo più sotto.

Ma esiste anche un rimanere infelice e niente affatto rilassato di cui ci dà testimonianza il film passato ieri su rai3 alle 21 circa : 'Le cose che non ti ho detto.'

Un titolo che sembra appartenere solo al protagonista maschile, uomo riservato, schivo e silenzioso, perché la moglie, invece (una strepitosa Annette Beeing da Oscar) di cose ne ha dette a milioni nei 29 anni di convivenza matrimoniale, e continua a dirne a raffica, peggio di una Santippe post moderna, 'stimolando' (dice lei) il marito a reagire, a darle risposte, ma ottenendone, di contro, l'allontanamento fatale e la richiesta di divorzio.

E questo 'finale di partita' fa impazzire la donna e la fa cadere in depressione e il suicidio sembra essere il solo modo di uscire dalla bolla di dolore che l'avvolge, ma la salva il rapporto con un figlio lucidissimo e che la implora di non lasciarlo solo a tirar la vita con i denti perché '...se tu resisti anch'io resisterò'.

La vita umana una pura questione di durata? Ve la butto lì, vedetevela voi.

Ed è personalità intrigante quella di Grace, la protagonista, perché non si rende conto di quanto puntuto e fastidioso sia quel 'dargli addosso' al marito, 'stimolarlo', a suo dire - 'rompergli i c.......', diremmo noi spettatori disincantati che non avremmo avuto la pazienza di Giobbe di Edward di conviverci per ben 29 anni di vero e proprio martirio santippesco.

E' un suo 'modo di essere' immutabile e compulsivo, una sorta di 'sindrome di Turette', quel suo 'dare addosso' a tutti di Grace, ma che trova finale sedazione quando la donna lo applica al suo abisso depressivo e presta voce consolatoria ad una sorta di 'telefono amico'.

'Succede anche a me.' dice ad un aspirante suicida di là del filo. Il mal comune che si fa provvisoria salvezza.

Ed ecco tornare il 'me quedo con tigo' – il 'rimanere accanto rilassati' che è proprio dell'amore che si prova e ci sdilinquisce e che convince Edward ad andarsene di casa e a mettersi con Angela, suo angelo silenzioso.

Una silenziosa mano sul braccio, la terapia consolatoria del silenzio, dopo il martirio di san Sebastiano delle continue frecce che la moglie gli scagliava addosso per 'tenerlo vivo', a suo dire.

'La musica è la cosa più bella che c'è dopo il silenzio.', recitava una strepitosa pubblicità-progresso della Sony.

Ascoltatevi il video di Benedetta dove inneggia all'amore quieto e cercatela nell'altro suo, straordinario: 'Il suono del silenzio.' e capirete.

La Pasqua è resurrezione dalla morte, a ben vedere. Ci sta il silenzio e pure l'Amore (ch'a nullo amato amar perdona).