Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi del 10/08/2024

Sogni e naufragi.

Post n°3291 pubblicato il 10 Agosto 2024 da fedechiara
 

Sogni e naufragi. 10 agosto 2023

Ho fatto un sogno. Ne faccio molti, in verità, ma i primi svaniscono nel correre delle ore del sonno e solo l'ultimo lascia brandelli del suo passaggio nella cronaca onirica e/o corteccia cerebrale (è qui che il cervello si prova a 'tradurli' e dare loro un finale senso compiuto).
E pare a me significativo che proprio una 'corteccia', con le sue rugosità arboricole e i labirinti della scorza riesca a canalizzare il senso di quei brandelli e/o lacerti e a dare loro una traduzione para razionale – di modo che possiamo parlarne al risveglio con il coniuge e/o i figli e provare a credere che la vita non sia sogno all'opposto.
E la 'scena-madre' che quel sogno caratterizzava era costituita da una folla di profughi dolentissima, vecchi, donne e bambini dall'est delle disgrazie terrestri, chissà come giunti fin sulla soglia della mia camera da letto e, al risveglio, uno di loro mi chiedeva quanto chiedessi per un'ora di sonno concessa alla moglie che non si reggeva in piedi sul letto che andavo a liberare (qualcosa di simile avevo letto, tempo fa, nelle cronache dei braccianti agricoli delle Calabrie).
Va da sé che nulla gli chiedevo e il mio letto fu lasciato gratuitamente in gestione ad ognuno e tutti quei bisognosi al seguito. Ne seguì la necessaria disinfestazione quando ne tornai in possesso.
Ora, che in me (e in molti di noi 'cattivisti', ostili alla nessuna politica migratoria degna di questo nome di questo e dei precedenti s-governi della nazione) in me, dicevo, alberghi l'animo del mitico 'buon Samaritano' pietoso e chino sul passante steso a terra ferito e/o febbricitante è fuori discussione.
Sono persona di buon animo e sensibile alla bontà e alla misericordia nei confronti del mio prossimo, ma è fuori luogo l'applicarle agli arrembaggi quotidiani alle nostre coste e alle modalità atroci dei naufragi organizzati che gli stessi profughi e/o i clandestini delle lotterie del mare chiedono ai 'trafficanti di morte'.
E ritengo che, al di là e oltre le private vicissitudini di ognuno di quei temerari, niente giustifichi l'affido e l'azzardo del consegnare nelle mani di quei loschi figuri degli annegamenti probabili e quotidiani le loro vite fragili e quelle delle donne e dei figli.
Non è questa una 'politica' migratoria accettabile. Non è una accettabile politica lasciare gestire questo affanno epocale di popoli migranti ai trafficanti di morte. Il 'no way' australiano è, al confronto, più pietoso e ragionevole nel suo severissimo scoraggiare i migranti delle coste asiatiche dal consegnare denaro e vite a quei criminali delle 'carrette del mare' – nel suo severo ed efficace dissuadere i migranti dal mettersi per mare, follemente confidando di aver in mano il biglietto vincente dell'oscena lotteria del mare.
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La Storia in provetta.

Post n°3290 pubblicato il 10 Agosto 2024 da fedechiara
 

La Storia in provetta e i meandri neuronali.
Ne sono quasi certo. Se affidassimo alla scienza la soluzione dei conflitti politici quaranta a uno che ne risulterebbe un segnale identitario nel dna (e il 'dna' non si discute).
Chi si dice 'sinistro' mostrerà propensioni genetiche per i pretesi 'diritti' - al punto da scambiarli con altro di non ben definito e 'pride' e 'lgbtqrstz' e/o intersex - e chi è 'destro' mostrerebbe marcature chiare per i 'doveri' e il rispetto delle leggi e dell'ordine stabilito. Questo non si fa e non si deve fare e chi si ostina a volerlo fare galera certa e chiavi buttate nel fiume.
Derivo questa mia convinzione dal fastidio e relativa indifferenza che provo nel leggere le chiose politiche (o para tali) di un tale, un 'sinistro' doc, che, in un forum, elenca le malefatte della Meloni e del suo governo e dei suoi ministri un giorno si e l'altro pure e non mi viene naturale il contrattaccare e il rintuzzare le sue ragioni e provarmi a dimostragli il contrario – certo come sono di impegolarmi in un dibattere assurdo, un vagare nella nebbia dei meandri neuronali e 'sinapsici' (neologismo enaziano) di quel desso e dei miei.
E lo sapete anche voi, di qualunque fazione politica siate, che risalire alle origini e alla sorgente dei pensieri di chi ci è opposto di fede è un Gran Viaggio dagli esiti incerti e che 'non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire' né cieco che non voglia vedere le evidenze lapalissiane.
Perciò mettiamocela via. Deciderà tutto il test del dna, da ripetere due volte l'anno in prossimità delle elezioni per stabilire i sondaggi e le probabilità che trionfi il 'campo largo' o l'attuale 'campo dei miracoli' – che si dice certo di portare a compimento la legislatura.
E' la scienza il nostro 'orizzonte degli eventi' e la scienza deciderà del conflitto in Ucraina e in Russia e la fine della guerra dei Cinquant'anni che si combatte in Medio Oriente fino all'ultimo uomo (e scuola ed ospedale dove si nascondono, colpevolmente, i 'combattenti' di Hamas).
Con il che abbiamo sdoganato anche il 'fascismo' e il suo contrario, a ben vedere.
E' una questione di dna dirsi 'antifa' e, al contrario, è un residuo parzialmente attivo dell'elica del dna il valutare il fascismo quale sistema di s-governo relativo al Ventennio 1920/40 e non più replicato/bile dopo la tragedia della seconda guerra mondiale. Ogni sua estensione al presente è malattia genetica cronica di chi lo usa come clava mediatica per provarsi a risalire i sondaggi avversi.
La Storia in provetta, fatevi il test.
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