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Messaggi del 22/08/2024

I peana di guerra e i conflitti annunciati.

Post n°3304 pubblicato il 22 Agosto 2024 da fedechiara
 

Si parte dallo ius soli e/o scholae e si arriva alla lobby multietnica che, al congresso dei 'dem' definisce con evidente disprezzo (del pericolo?) Donald Trump, alfiere dei 'Wasp' e della classe media americana, 'The White'. Il 'Bianco' e i Neri a confronto.
I due colori opposti dello spettro luminoso, l'evidenza massima di una assoluta (e feroce) inconciliabilità.
Cori di 'mors' (politica) versus l'odiato 'White' al congresso dei 'dem' e lunga 'vita mea' a noi 'neri' e varia gradazione di quel colore in evidenza sul palco.
E passi che Kamala sia un evidente compromesso tra i due colori quanto a colore del viso.
Basta, e garantisce, la familiarità e l'ascendenza per dirla 'dei nostri' - prodigioso alfiere politico del terzo millennio entrante della 'cultura woke' americana e della 'cancel culture' che ne deriva.
Si salvi chi può e si espungano dalle librerie universitarie i testi del Divino Poeta fiorentino (per niente 'politicamente corretto') e quelli che narrano l'epopea del Navigatore genovese, scopritore delle Americhe.
E che si trattasse di una questione politica e di un conflitto epocale e non sedabile ce lo aveva già segnalato Houellebeck, nelle conferenze infuocate che seguirono alla pubblicazione del suo 'Soumission'. 'Se un partito islamista in Francia arrivasse al dieci per cento dei consensi elettorali potrebbe trovare sponda in parlamento con quei partiti disposti a concedere l'esercizio legale in Francia dei tribunali islamici che imporrebbero la 'sharia' nelle enclaves islamiche delle periferie urbane nelle nostre metropoli.'
Come ti piego l'Europa della Libertè, Egalitè, Fraternitè e dei diritti delle donne alle istanze più viete e retrograde dei nostri ospiti islamici refrattari ad ogni, mitica, 'integrazione'.
E il congresso dei 'dem' sembra più simile, nei resoconti giornalistici, ad un 'gay pride' combattivo e gioioso e che applaude a scena aperta ogni più estremistica dichiarazione di guerra al nemico piuttosto che un serioso congresso di partito dove si discutono e si approvano le tesi e i programmi elettorali e 'si lancia il cuore oltre l'ostacolo'.
In quella che ormai si nomina 'la kermesse' tutto si fa e si mostra per evidenziare le danze e i peana di guerra – e si mostrano sul ring i campioni Obama e Clinton, pesi massimi di vittorie lontane e le consorti incanutite, degne dell'oro olimpico anch'esse, profetesse di immense sventure politiche per i maledetti 'Wasp' e il loro capo in testa 'The White'.
E proprio perchè 'kermesse' e passerella mediatica delle più viete e passate in giudicato, come credere che sarà vero che 'Yes 'she' can.' (potrà cosa?) e 'Vinceremo! (ma quando mai? Vi vendete la pelle dell'orso prima di averlo ucciso?).
Novembre è lontano e ne passerà di acqua sotto ai ponti, cari i nostri 'dem' – e dovrete conquistare ogni metro di terreno politico 'palmo a palmo' come in Ucraina contro i Russi, rischiando una guerra nucleare politica, come preconizzano i più accorti commentatori.
Scendete dai palchi e andate per le strade – anche le strade dove vivono i 'Wasp' e dove già vi attendono i 'pro pal' che, a migliaia, gridano 'Kamala- killer' al candidato nuovo e vincente per speranzosa acclamazione.
Yes 'she' can? Cala, Trinchetto, cala. La vita politica è dura e la processione è lunga, 'menage ton cièrge' come recita un adagio francese. A novembre vedremo le carte.
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