Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Messaggi del 23/08/2024
Riti di iniziazione - 23 agosto 2014 Da Barcellona a Venezia infuria il 'caxxo che ci pare' e si vedono foto osè di maschi ignudi e danzanti fuori da un negozio (a Barcellona) e le natiche di una ragazza in foia accucciata sopra il suo partner sul ponte degli Scalzi, - per tacere degli orinatoi in pubblico cestino giusto davanti al Molo di san Marco tra il Todaro e il Leone. E, forse, tutto questo esibizionismo senza freni e limiti morali e di buon gusto serve a postare un video su 'you tube' che si pretende 'divertente', - e di più lo è quanto maggiore è lo scandalo che solleva sui giornali e le tivù - ma tutto ciò dà la misura di una estensione delle libertà personali ben oltre un convenuto 'limite del lecito' di cui non si ricorda più nessuno, dacché i figli rientrano la notte a casa alle cinque del mattino brilli o strafatti e le madri insonni stanno in pena per tema che un platano se li porti tutti e cinque per un frontale a centoventi all'ora e si legga la notizia, la mattina dopo, sul giornale locale. Il fatto è che abbiamo cessato tutti, - tutti! compresi noi vecchietti a cui compete la staffetta delle regole e della buona educazione alla generazione che segue - di esercitare un giusto controllo sociale: di scuotere la testa con commiserazione di fronte a certe scene disgustose, di accigliarci e 'mostrare la faccia feroce' di fronte a quegli adolescenti aggressivi che nei luoghi pubblici si compiacciono di provocazioni idiote e linguate e toccamenti osceni alle coetanee e le parolacce dette a voce alta - e guai all'isolato che accenna un rimbrotto perché passerebbe un gran brutto quarto d'ora e 'il branco' vince e la società tutta perde, invece, e si avvia verso gli orizzonti di squallore e vergogna senza fine perché davvero 'non c'è limite al peggio' quando si abdica e si ha paura e nessuna regola più è condivisa e applicata e si lascia briglia sciolta agli adolescenti privi di quei riti di 'iniziazione' che nelle società tribali servono a dirli uomini e guerrieri valenti. E, forse, anche quei tali rinnegati dell'Occidente e delle sue regole e 'way of life' che vanno ad arruolarsi nell'Isis del califfato di ritorno - e si mostrano più feroci assassini degli indigeni perché devono dare dimostrazione della forza della loro fede di conversi al radicalismo dalla 'sharia' - lo fanno per un vuoto di vita e una mancanza dei 'riti di iniziazione' delle società occidentali tramite i quali forgiare una identità e consolidare una appartenenza. Perché essere immigrati di 'seconda generazione' spesso non si è carne né pesce e la patria di origine sfuma nei ricordi dei genitori e la terra nuova ancora non ti integra né riconosce e premia - e la 'cittadinanza' faticosamente acquisita è astrazione e solitudine di 'banlieues' e i sogni di un futuro migliore si stingono ad ogni anno che passa e rifiuto che ricevi o pestaggio della polizia nel corso delle manifestazioni. E' davvero un medioevo di ritorno quello che ci mostra una globalizzazione delle 'accoglienze' oltre che delle economie - che prima di rodare un 'ordine nuovo globale' e rilanciare il sogno delle 'magnifiche sorti e progressive' dell'umanità tutta producono la miseria delle presenti delocalizzazioni e le fabbriche che chiudono e l'inevitabile 'guerra di poveri' tra i senza lavoro nostrani e i moderni schiavi delle filande cinesi clandestine che hanno cambiato la fisionomia di Prato, per dirne solo una, la più clamorosa. Quo usque tandem? |
Meduse e dintorni. 22 agosto 2023 La porpita porpita sembra un fiore blu, ma è una medusa parecchio urticante. Ce ne sono di varie e diverse galleggianti nei nostri mari surriscaldati e calmi, anche parecchio belle a vedersi. Molte di loro sono 'immigrate' da mari-oceani più caldi del nostro ed ora sono stanziali, indigene, hanno 'cittadinanza' marina parecchio invasiva come il 'granchio blu' che si pappa a quintali i tesori atavici dei nostri fondali: vongole e cozze e tutto il vario brulicare di specie che, prima di loro, avevano diritti di cittadinanza esclusivi ed un equilibrio ahi quanto fragile, - visto con gli occhi di oggi e delle quintalate di maledetti granchi imprigionati vanamente nelle reti dei pescatori affranti e che proviamo a ri-esportare nelle Americhe dei ghiottoni da cui provengono. E abbiamo, nei fossati delle campagne italiche perfino gli ibis, gli uccelli sacri degli affreschi dei Faraoni e, quando sono andato a vedere in rete la stranezza della loro presenza, lessi che non era un bene quel loro affluire nei tristi tropici mediterranei che stiamo diventando perché anche loro si pappano avidamente rane e insetti e topini e uova che saziavano gli aironi e le garzette, specie stanziali prima di loro e in possesso di regolare certificato di cittadinanza avifaunistica da lunga pezza. Dove voglio arrivare, vi chiederete. Ma, perdiana e perdirindirina, voglio segnalarvi il 'troppo che stroppia' e la dolorosa rottura degli equilibri vigenti di ogni arrivo nuovo e vivente specie diversa e la perdita di 'biodiversità' che ne deriva nei luoghi di occupazione. E gli uomini non sono diversi nel loro migrare e occupare nicchie ecologiche - e basta (come è successo più volte) che ti ammali e stai in ospedale quindici giorni per guarire da una grave patologia o torni da un mese di vacanza e/o viaggio di studio e ti ritrovi l'appartamento occupato (la tua privata 'nicchia ecologica') e hai voglia di segnalare la cosa alla polizia e alla stampa e alla magistratura e convocare i giornalisti perché 'menino scandalo' (ma quando mai!). Dovrai percorrere in salita un tuo privato Calvario burocratico prima che arrivino gli assistenti sociali e si portino via i rom o chi per loro che, a quanto pare, godono di un diritto maggiore di assistenza del tuo (maledetto proprietario! La proprietà è un furto! pensano a sinistra) e sarà a tuo esclusivo carico la disinfezione delle cose e dell'appartamento occupato e persi per sempre gli oggetti e i denari passati di mano. Pare non esista un 'giudice a Berlino' che decreti diversamente e condanni con la necessaria severità i rei e, se sei un filo benestante, troverai sempre qualcuno sui socials che ti chiederà: 'Di che ti lamenti'? Correvan gli anni di disgrazia massima 2023 e dintorni. |
Inviato da: LewisCannon
il 15/08/2024 alle 09:09
Inviato da: cassetta2
il 29/07/2024 alle 22:19
Inviato da: ARCAN020
il 29/06/2024 alle 12:34
Inviato da: fedechiara
il 24/06/2024 alle 06:56
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 16:38