Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Messaggi di Agosto 2019
Chissà se anche il Tirolo italiano partecipa dell'infelice divisione dei centomila e passa 'rifugiati' dei barconi e dove sono e cosa fanno. Se li ha accolti - obtorto collo, suppongo -, li trovi nelle città più grandi. Bolzano, di certo, dove il melting pot del bilinguismo italo-tedesco ha aperto varchi storici di 'ospitalità' in futuro più estese e variate, ma più perché è nelle città che si trovano nicchie di sopravvivenza provvisoria e coatta prima di prendere il largo verso le babilonie europee del nord. Nelle cittadine come Brunico e nei paesuoli acquattati nelle valli limitrofe proprio non li vedi i mutanti dell'Europa futura che non riusciamo a immaginare - e ci spaventa per le identità irrimediabilmente perdute. Qui trionfa l'etnia unica tirolese contadina e, d'altronde, che ci vivrebbero a fare, africani e siriani e palestinesi, in un'economia alpina e dell'alpeggio che presume la proprietà dei terreni o la mezzadria e origina dalle solitudini dei grandi masi multi familiari (oggi quasi tutti 'gasthof' o agriturismo, grazie alle generose elargizioni italiote alla tanto contestata 'Autonomie') e grandi cristi appesi lungo i sentieri? E gli unici 'marocchini' di vecchia immigrazione che ho incontrato sul trenino multicolore della Pusteria parlavano un misto di tedesco e residua lingua delle origini e a voce bassa, educatamente, proprio come gli indigeni che affollavano il vagone - segno che il 'clima sociale' che ti integra e ti condiziona a dovere funziona, ma tu vallo a raccontare a quegli sbracati cittadini coi telefonini incollati all'orecchio e i toni altissimi delle private conversazioni e il collo delle t-shirt in erezione che incontri a decine nel corso del mesto rientro. E l'ammirazione che provi per questa gente che ha addomesticato le solitudini alpestri e delle valli silenziose e ha saputo creare ricchezza e benessere pur nell'assoggettamento al nemico storico di ben due guerre è anche per le architetture delle nuove case - sempre eleganti e funzionali e 'pulite' e per quei veri e propri templi e cattedrali che sono i fienili e i capanni per il ricovero degli attrezzi, dove trovano spazio perfino i decori e le geometrie delle assi e travi di abete e ne respiri gli olezzi resinosi. Chapeau. Come recriminava la statua di Garibaldi nel film 'Il Comandante e la cicogna': 'Se lo sapevo vi lasciavo agli austriaci.' Già. |
E oggi, nella ricorrenza della chiusura del parlamento da parte di Boris Johnson (evento che costò la testa – mutatis mutandi – a Carlo I di Inghilterra) possiamo permetterci di analizzare senza troppi patemi d'animo i guasti e i nefasti della nostrana 'repubblica parlamentare' che consente a personaggi di dubbia fama e scarsa dottrina politica di cambiare con somma disinvoltura casacca e stringere patti di s-governo di qua e di là dello schieramento politico (con gente di cui hanno detto peste e corna fino a ieri) e il programma con cui si erano presentati agli elettori e ne avevano minchionato i voti. E, negli anni e s-governi scorsi, avevamo assistito allibiti e sgomenti alla vituperevole compravendita dei parlamentari necessari a mantenere in vita un governo e le relative cadreghe parlamentari. O è preferibile avviare una riflessione collettiva sul merito e provare a ridisegnare, più laicamente, la Costituzione in oggetto per impedire che ciò avvenga in futuro e ci siano risparmiate le vergognose cose e gli accordi di s-governo di oggi pd/m5s con alla testa uno che scriveva baldanzosamente, qualche mese fa... |
Sarà colpa di Latona o di Giove se 'l'eroe è nella polvere' – come discetta il Feltri (Mattia) sulla Stampa di oggi? E' nel loro dna di giornalisti sinistri quella di 'buttarla in letteratura' e nel mito – e vogliono farci credere che è colpa del Fato e degli dei avversi se Salvini ha perso e il suo cadavere è legato per una gamba al carro di Di Maio-Achille che gira intorno alle mura di Troia, esibendo l'osceno trofeo ai Troiani affranti e che si strappano i capelli e già paventano la sconfitta prossima ventura. E ogni eroe, antico o moderno o post moderno, ha una sua vulnerabilità, il Di Maio della Magna Grecia incluso, ma bisognerà aspettare che il Poema Nuovo e schifosetto che scriveranno pd e m5s uniti nella vergogna dello s-governo prossimo venturo elenchi puntualmente i suoi nefasti in cronaca e che si impennino gli sbarchi sulle nostre coste perché riemerga dalle acque del Lete l'Eroe redivivo che ci porterà a nuove elezioni e le vincerà e Achille-Di Maio sarà nella polvere col tallone trafitto e i suoi Mirmidoni ridotti al lumicino nelle urne cinerarie - e le loro ombre infelici biascicheranno maledizioni a Grillo e Casaleggio negli oscuri percorsi dall'Ade. Chi vivrà vedrà e tempo al tempo. Prendiamo posto sulla riva del fiume e aspettiamo il passaggio dei cadaveri, uno via l'altro. Un altro, diverso poema sarà scritto a finale rovesciato. |
Riti di iniziazione Da Barcellona a Venezia infuria il 'caxxo che ci pare' e si vedono foto osè di maschi ignudi e danzanti fuori da un negozio (a Barcellona) e le natiche di una ragazza in foia accucciata sopra il suo partner sul ponte degli Scalzi, - per tacere degli orinatoi in pubblico cestino giusto davanti al Molo di san Marco tra il Todaro e il Leone. Il fatto è che abbiamo cessato tutti, - tutti! compresi noi vecchietti a cui compete la staffetta delle regole e della buona educazione alla generazione che segue - di esercitare un giusto controllo sociale: di scuotere la testa con commiserazione di fronte a certe scene disgustose, di accigliarci e 'mostrare la faccia feroce' di fronte a quegli adolescenti aggressivi che nei luoghi pubblici si compiacciono di provocazioni idiote e linguate e toccamenti osceni alle coetanee e le parolacce dette a voce alta - e guai all'isolato che accenna un rimbrotto perché passerebbe un gran brutto quarto d'ora e 'il branco' vince e la società tutta perde, invece, e si avvia verso gli orizzonti di squallore e vergogna senza fine perché davvero 'non c'è limite al peggio' quando si abdica e si ha paura e nessuna regola più è condivisa e applicata e si lascia briglia sciolta agli adolescenti privi di quei riti di 'iniziazione' che nelle società tribali servono a dirli uomini e guerrieri valenti. E, forse, anche quei tali rinnegati dell'Occidente e delle sue regole e 'way of life' che vanno ad arruolarsi nell'Isis del califfato di ritorno - e si mostrano più feroci assassini degli indigeni perché devono dare dimostrazione della forza della loro fede di conversi al radicalismo dalla 'sharia' - lo fanno per un vuoto di vita e una mancanza dei 'riti di iniziazione' delle società occidentali tramite i quali forgiare una identità e consolidare una appartenenza. Perché essere immigrati di 'seconda generazione' spesso non si è carne né pesce e la patria di origine sfuma nei ricordi dei genitori e la terra nuova ancora non ti integra né riconosce e premia - e la 'cittadinanza' faticosamente acquisita è astrazione e solitudine di 'banlieues' e i sogni di un futuro migliore si stingono ad ogni anno che passa e rifiuto che ricevi o pestaggio della polizia nel corso delle manifestazioni. E' davvero un medioevo di ritorno quello che ci mostra una globalizzazione delle 'accoglienze' oltre che delle economie - che prima di rodare un 'ordine nuovo globale' e rilanciare il sogno delle 'magnifiche sorti e progressive' dell'umanità tutta producono la miseria delle presenti delocalizzazioni e le fabbriche che chiudono e l'inevitabile 'guerra di poveri' tra i senza lavoro nostrani e i moderni schiavi delle filande cinesi clandestine che hanno cambiato la fisionomia di Prato, per dirne solo una, la più clamorosa. Usque tandem? |
Inviato da: LewisCannon
il 15/08/2024 alle 09:09
Inviato da: cassetta2
il 29/07/2024 alle 22:19
Inviato da: ARCAN020
il 29/06/2024 alle 12:34
Inviato da: fedechiara
il 24/06/2024 alle 06:56
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 16:38