Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Messaggi del 08/07/2018
E' mia convinzione che il rosso e il bianco sono colori difficilissimi da indossare – per le signore non più giovanissime, ma anche per i cinquantenni con vistoso adipe sui fianchi e lo stomaco che impedisce la visione dei piedi. E il bianco è il colore della purezza – virtù rara e mosca bianca, di questi tempi che l'essere pudibonda è confuso con le pudenda e il 'mutatis mutandi' con le mutande da cambiare – ma il rosso! Il rosso, mio dio, dovrebbe essere lasciato giusto a quella tale del film omonimo che scioglieva le vele a un soffione che saliva dal basso: da un tombino che veicolava all'esterno l'aria condizionata di un qualche stabile/imento. E in politica il rosso è un colore pericolosissimo che ci ricorda i comunistacci d'antan che mangiavano i bambini, specie politica protetta oggi che stiamo quasi tutti con Salvini e a favore delle sue sensate politiche di chiusura dei porti - e le o.n.g. al soldo di Soros ferme nei porti maltesi e spagnoli e diffidate dall'intervenire in area S.a.r. a contrastare l'azione della guardia costiera libica che riconduce i mitici 'migranti' (di cui alle magliette rosse) da dove sono venuti. E speriamo che l'azione di contrasto delle partenze dalle coste libiche e tunisine fermi definitivamente i barconi dei cento naufragi annunciati e funzioni l'effetto di dissuasione e la migrazione sia controllata e veicolata sugli aeroporti – con i 'migranti' muniti di visto d'ingresso e di passaporti; e sia finita la follia del grimaldello buonista che scardina le leggi sull'immigrazione e quelle del mare, predicando una indebita e malintesa bontà davvero degna di miglior causa. |
L'altro ieri accadeva. noi uomini duri
www.vespaio.it : provate a cliccare e magari vi apparirà un sito nuovo e interessante e spumeggiante di gossip e cavolate assortite per la gioia e il diletto della Grande Comunicazione Globale del terzo millennio. Per i più refrattari suggerisco, invece: www.chepalle.it dove non mancheranno gli spunti per un ritorno alle origini e allo spirito dei pionieri e agli 'uomini duri' che non dicono le parolette cretine nelle orecchie delle tanghére e le illudono di dolcezze effimere -e, la tanda dopo, giusto due giri di vals distratti e un abbraccio di maniera e gli occhi da predatori incalliti già puntati altrove. Gli 'uomini duri', già. Duri e puri? O 'uomini veri'? No, perché le care signore ce lo dovrebbero spiegare che significa per loro l'essere uomini. Che è già una complicazione non da poco, di questi tempi. 'Veri' e 'duri', poi! Che vogliono le donne dagli uomini per apprezzarli e uscire dallo stiracchiato adagio 'non ci sono più gli uomini di una volta' -e pare che sia geremiade assai diffusa nell'Altra Metà del Cielo, e la categoria dovrà costituirsi in sindacato o associazione che rivendichi il d.o.p., la denominazione di origine protetta. Poi, magari, nel prossimo capitolo, andremo ad analizzare le donnevere.com e chissà che non se traggano indicazioni interessanti per un 'ritorno alle origini'. Magari si scoprirà che esiste un decalogo, un manuale a cui attingere l'auspicata durezza o, forse, constateremo che il modello più ambìto dalle signore é quello atavico de: 'Wilmaaa! Dammi la clava!' e a quel punto 'ce n'est plus question' -troppi secoli ci separano dal modello e l'evoluzione della specie non consente Grandi Ritorni. Non così grandi, perlomeno. |
Inviato da: LewisCannon
il 15/08/2024 alle 09:09
Inviato da: cassetta2
il 29/07/2024 alle 22:19
Inviato da: ARCAN020
il 29/06/2024 alle 12:34
Inviato da: fedechiara
il 24/06/2024 alle 06:56
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 16:38