Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Messaggi del 19/08/2018
20 agosto 2016
...che poi, burkini o no, ciò che si nasconde di sostanza tra le righe delle cronache è la troppa visibilità 'oscena' (a rovescio) delle povere monache bagnanti - che oggi conquistano e scandalizzano le spiagge e le piscine dove il nudo occidentale trionfa(va). E quella visibilità consegue ai numeri (13 per cento la percentuale della popolazione immigrata in Corsica, per dirne una) e alle imposizioni di fatto di veli e burka sempre più visibili negli uffici e luoghi pubblici e ai diritti acquisiti che infine ne conseguono in terre di molli democrazie - che si blindano e insorgono solo a fronte di cento sanguinosi attentati alla vita dei cittadini indigeni. E la medesima ragione dello scandalo e dell'allarme sociale della mancata integrazione vale (ben di più) per l'alto numero di immigrati che hanno colonizzato e creato vere e proprie 'enclaves' nelle banlieues parigine e nel Belgistan della roccaforte Mollenbec - dove la polizia e le 'teste di cuoio' hanno messo piede armato solo alle quattro del mattino per scovare i covi dove si nascondevano gli attentatori assassini. Numeri e presenze conflittuali, narrano le cronache dei giorni post attentati, e 'serpi in seno' che aumentano statisticamente e percentualmente col crescere dei numeri degli ingressi illegali, oggi concentrati solo sulla frontiera sud del buonismo italico - che si arrovella per trovare un ruolo sociale e di 'lavori socialmente utili' per questa massa di persone che non trova e non troverà vero lavoro e inserimento (non lo trovano i nostri cittadini e figli e nipoti) se non in percentuali ridicole, data la nulla crescita economica del Belpaese. Un plauso e una ola ai bravissimi Renzi e Alfano e rispettivi partiti e associazioni buoniste di rincalzo per le maldestre e pessime politiche immigratorie i cui costi sociali conflittuali pagheremo anche dopo che li avremo mandati a casa. BLITZQUOTIDIANO.IT La rivolta è scoppiata sabato 13 agosto in una baia vicino al villaggio che si trova nel nord dell’isola francese e a pochi chilometri da Bastia |
20 agosto 2013 Il rischio futuro di un turismo incontrollato Non ci sono solo le gondole che vengono fracassate dai vaporetti e ci scappa il morto a dire questa città (fino a ieri pacioccona e 'disneyland' di un turismo beota, dove tutto si riduce alla gioia ridevole di uno scatto fotografico ulteriore e : 'Fermati e fatti più in là, ché ci ho la foto da fare al nipotino e/o alla fidanzata.'), dirla, dicevo, città pericolosa e ad alto rischio di fronteggiamento e scontri interpersonali anche violenti. Vedi le fughe dei giovani neri del commercio illegale che travolgono e mandano all'ospedale le vecchiette o le madri con i bambini allato. A me capita, ad esempio, di essere 'bocciato', sempre più spesso, nel tragitto che mena a casa mia dalla stazione, malgrado io tenga rigorosamente la mia destra e gratto infino il muro colla spalla, provandomi invano di evitare gli impatti col gregge disordinato dei turisti e/o degli indigeni in sorpasso rabbioso. E stamane un tale, dopo avermi bocciato duramente, ha pensato bene di aggiungere l'insulto sanguinoso - e alle mie rimostranze per avergli fatto notare il suo torto e l'azzardo del sorpasso e l'invasione della corsia opposta, ha preso a spintonarmi e ha iterato e variato l'insulto e 'messo le mani addosso' - ed era quel tipico botolo ringhioso che io dico appartenere alla tribù veneziana sopravvissuta nei millenni dei 'Neanderthal': gente dalla vocalità volgare e oscena e l'orecchino d'oro sui lobi e i tatuaggi orrendi sulle braccia e le spalle a dirli avanzi di galera e/o frequentatori abituali del reparto neurologico del Civile o del Boldù. E mi è capitato di vedere all'opera due vecchiette rabbiose, in giorni diversi, che spintonavano e apostrofavano i turisti seduti sui ponti a mangiare o che intasavano la fondamenta coi bicchieri dello sprizz in mano, incuranti del transito delle persone, e solo l'età e l'appartenenza al genere femminile delle due furie grigie ha addolcito le reazioni dei malcapitati e li ha convinti a lasciar spazio senza apostrofare a loro volta. Ma tutto questo disputare che facciamo sugli spazi acquei sempre più pieni di barche e nelle calli e nelle fondamenta di maggior transito e/o dentro ai vaporetti: di persone ormai ridotte a muoversi come dentro le scatole delle sardine dovrebbe far scattare l'allarme presso amministratori che più 'muro di gomma' non si può e non sanno dare seguito e risposta alle mille segnalazioni che, da anni, vengono dagli uffici-studi dell'Unesco e dalle Università di mezzo mondo - che segnalano il dramma e il terribile 'impatto ambientale' di numeri altissimi di visitatori e non più tollerabili per un tessuto urbano di tanta fragilità e storia. ILGAZZETTINO.IT VENEZIA - Quattro condanne per la morte di Joachim Vogel, il turista tedesco colpito da un vaporetto mentre stava facendo un giro in gondola con moglie e figli in Canal Grande, vicino al ponte di... |
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