Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Messaggi del 22/02/2020
Cronache dalla nuova peste. - Part one. Le prime amplificazioni della notizia maledetta del virus che dilaga mi costringe a chiedere alloggio per la notte perché neanch'io 'sono fatto di ferro' e lo spettro dei 'pazienti zero' vaganti per le strade e nei luoghi chiusi - e sui treni e sugli autobus del ritorno a casa mi spaventa - e 'meglio evitare' e 'farci il callo' psicologico, stando l'infimo livello igienico delle nostre carrozze che nessuno si prenderà la briga di irrorare di efficaci antivirali (come fanno in Cina) se non dopo il centesimo o millesimo morto ammazzato. E le mie cronache di paura e avvilimento per quest'altra catastrofe del 20-20 che ci è capitata tra capo e collo e ci tocca testimoniare e rappresentare 'finché morte non ci separi' cominciano con la frequentazione virtuale di un 'social' del profondo web dove un professore emerito fa la ramanzina da par suo nei confronti dei 'fascio-leghisti' che chiedono a gran voce di chiudere i confini e di adottare le misure sanitario-militari che hanno adottato i cinesi (che fortuna che quel popolo non sia stato guidato da una molle e imbelle democrazia europea in un frangente di tanta tragedia e ci abbia mostrato come si fa -ospedali costruiti in dieci giorni!!- se si vuole evitare il decimillesimo morto per pandemia). E quel tal professore dalla ramanzina facile sostiene che sia intollerabile corbelleria il confine chiuso e i relativi provvedimenti sanitari correlati perché 'ubi maior minor cessat' e tocca tenerci il mondo globalizzato e le relative pandemie e i barconi sostenuti dai taxi del mare o.n.g., e le periferie urbane delle città europee sotto efficace controllo della genia islamo-radicale che chiede a gran voce la 'sharia' e i loro figli e i nipoti cittadini europei rinnegati radicalizzati nelle carceri che vanno a sparare nelle piazze e nei teatri e nelle redazioni della libera stampa perché 'vuolsi così colà dove si puote e più non obbiettare'. E forse gli parrà offesa fascio-leghista anche l'obbiettargli che, magari, qualche chiusura di tipo emergenziale al mondo rotto globale non è così lunare, bensì è nelle cose - e che anch'io mi sono confinato a casa per giorni 9 causa normale influenza ed eviterò le milonghe fino a cessato allarme – e si sono chiusi di brutto i confini sanitari nei ghetti e lazzaretti degli ospedali Spallanzani e Sacco ad allarme lanciato ed avviata la conta dei morti, e si chiudono le scuole e si raccomanda via tivù e internet di 'stare a casa' ed evitare teatri e altri convegni; ecco: parrà offesa grave al globalismo imperante nei pensieri dei professori e scrittori sinistri pontificanti dire e sostenere che il confine si chiude a fisarmonica alla bisogna e magari si riapre ad emergenza cessata cum grano salis? |
E' parte della dinamica di una pandemia l'aprirsi di una falla inattesa in un qualche punto della diga sanitaria che si è eretta in fretta e in furia ed ha, fino a ieri, protetto il nostro paese. I cui dirigenti e responsabili sanitari si sono fatti belli in cronaca dei rientri guidati dalla Cina e dalle navi da crociera dei nostri connazionali, ma una opportuna cautela in più avrebbe suggerito loro tempi di attesa più lunghi dei contagiati nei luoghi di residenza in Cina e altrove. E l'incauto codognese che ha incontrato in un ristorante i due colleghi provenienti dalla Cina (chissà quanti contagiati emergeranno nelle prossime ore al seguito, dal momento che la finestra temporale del possibile contagio è di oltre 20 giorni) dovrà dare agli inquirenti sanitari con la massima precisione i nomi e i cognomi dei suoi successivi contatti, e lo stesso dovranno fare i due 'untori' provenienti dalla Cina, se si vuole chiudere in fretta la grossa falla che molto ci preoccupa e impedire un 'effetto Wuhan' a Codogno e dintorni. E c'è da chiedersi, in quel malauguratissimo caso, se abbiamo la stessa capacità dei cinesi di combattere 'manu militari' la diffusione della malattia e se qualcosa ci ha insegnato quella loro disperata ed eroica battaglia che, sembra, stia dando i suoi frutti di recessione del contagio e la crescita a picco delle guarigioni. In alto i cuori. ILGIORNALE.IT Nelle settimane scorse aveva cenato con alcuni colleghi tornati dalla Cina. Misure di sicurezza nell'ospedale di Codogno dove è ricoverato Nelle settimane scorse aveva cenato con alcuni colleghi tornati dalla Cina. Misure di sicurezza nell'ospedale di Codogno dove è ricoverato |
Inviato da: LewisCannon
il 15/08/2024 alle 09:09
Inviato da: cassetta2
il 29/07/2024 alle 22:19
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il 29/06/2024 alle 12:34
Inviato da: fedechiara
il 24/06/2024 alle 06:56
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 16:38