Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
|
Cerca in questo Blog
Ultimi commenti
Chi può scrivere sul blog
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Messaggi del 05/08/2020
Copernico fu più furbo di Galileo. Quando elaborò la sua rivoluzionaria teoria sulla rotazione dei mondi e la fissità della nostra stella nella porzione di universo che si è ritagliata badò bene a divulgarla solo tra conoscenti fidati, discepoli e parenti e a spacciarla come teoria, appunto, molto osé, d'accordo, ma teoria, si fa giusto per dire, eminenze, e per trastullarci colle cose celesti. In realtà Copernico si deve essere sentito un gigante nello scoprire che faceva gli elementi scientifici e di osservazione che gli confermavano la bontà e l'enormità della sua scoperta. E Copernico giocò così bene la sua partita con i papi e i cardinali inquisitori che diede alle stampe il suo libro empio e rivoluzionario giusto quando avvertiva i segni della prossima morte. E si narra che si riscosse dalla letargia sul letto di morte e sorrise – e forse fece l'occhiolino – a colui che gli mostrò il suo bel libro di battaglia rilegato e pronto a scalare le classifiche della Storia. E mai sconfitta fu più bruciante per Santa Madre Chiesa di quella teoria rotatoria che si conquistò nomea di scienza di lì a poco e relegò la religione in un canto leggendario di pretese verità rivelate e crudeli inquisizioni conseguenti. IT.WIKIPEDIA.ORG La teoria copernicana è la descrizione matematica del moto dei corpi celesti che Niccolò Copernico introdusse nella prima metà del XVI secolo. Si tratta di un sistema[1] eliocentrico: «E in mezzo a tutto sta il Sole».[2] La Terra risulta soggetta a diversi movimenti tra i quali, analogamente ag... |
2750 tonnellate di nitrato di ammonio. Come c'erano arrivate in quel deposito? Ci vuole una gran quantità di lavoro e molta cautela per maneggiare tutto quel materiale esplosivo. Grù in azione dalle navi alla banchina e un via vai di automezzi per ammassare l'esplosivo nei magazzini. E la follia sottesa alla vita di quella città che ha affrontato la peggior guerra civile recente, insieme a quella della ex Jugoslavia, si mostra, il giorno dopo l'esplosione, con le immagini delle persone ferite stese a terra in attesa di soccorsi. Gente con disegnata in faccia la rassegnazione delle cose inevitabili, gente abituata a convivere con il terrore e i terroristi nella porta accanto – che perfino l'improvvisa nube assassina levatasi al cielo ieri pomeriggio, simile a quella di Hiroshima, non basta a sconvolgerli e a denunciare l'insostenibilità di un conflitto sociale sotteso alle diverse etnie e professioni religiose che dicono quella città una caldera vulcanica di conflitti passati, presenti ed i futuri. |
Back to Syria 04 agoto 2015 (....) E se si eccettua quell'artista che, fuori dal padiglione espositivo, si compiace di mostrarci il mondo riflesso e deformato sui grandi cubi e parallepipedi di lucido acciaio che lo specchiano, all'interno è una desolazione di piedi tagliati in processione che salgono su piedistalli di rovine - e non è una metafora della situazione di rovina e distruzione e macerie di quel paese, bensì la pura descrizione di quanto vi accade a causa della guerra civile e religiosa tra fazioni impazzite e califfati redividivi e gole tagliate. E una musica dolentissima tutto pervade di quell'ambiente e, dietro un muro, scopri che è la colonna sonora di un video dove si mostrano ancora morte e rovine e macerie e imbecilli dell'Isis al lavoro con la mazze che distruggono le antiche statue degli avi sumeri. E poco consola che, nel finale, il video si riavvolga e si mostri una ricostruzione virtuale improbabile delle statue distrutte data dallo scorrimento all'indietro della pellicola, perché qui pietà e speranza 'l'è morta' - e al Medioevo di ritorno non c'è rimedio finché morte non ce li separi, quei combattenti e contendenti in nome di un islam che più tristo e folle non si può e inadeguato a coniugarsi con la modernità - e con l'Europa che si popola di profughi chissà che futuro gramo si disegna sull'orizzonte del nostro futuro. |
Inviato da: LewisCannon
il 15/08/2024 alle 09:09
Inviato da: cassetta2
il 29/07/2024 alle 22:19
Inviato da: ARCAN020
il 29/06/2024 alle 12:34
Inviato da: fedechiara
il 24/06/2024 alle 06:56
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 16:38