Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Messaggi del 23/11/2019
Cantare fa bene Pare che si confrontino anche due scuole di pensiero musicale, nell'asfittico dibattere che si fa tra buonisti e cattivisti sul merito delle tragedie di Parigi - e Bruxelles, la capitale europea è stretta d'assedio dalle forze dell'ordine e le scuole e i teatri sono chiusi per evitare altri morti di civili inermi e indifesi davanti alla drole de guerre terroristica degli assassini islamici jiahdisti. C'è la scuola di pensiero della Marseillese: cantata in tutte le salse e dai cori più strani e perfino stonati, ma intensamente partecipi dell'orgoglio nazionale che finalmente si riscuote e rivendica l'onore francese ed europeo e i suoi 'valori' - un filo in colpevole ritardo e con qualche centinaio di morti di troppo stecchiti sulle strade e nel chiuso delle redazioni, dei teatri e dei ristoranti. E c'è la scuola di pensiero di 'Imagine' - dolcissima canzone dei Beatles che evoca 'tutta quella gente' inerme e indifesa e tanto, tanto buona da riuscire ancora, malgrado i morti di Charlie Hebdo e quelli del venerdi nero u.s., a pensare possibile una convivenza pacifica tra diversi e opposti di fede e dottrine e comportamenti sociali privati e pubblici - e redenti e finalmente 'europeizzati' i ghetti islamici di Parigi e Bruxelles, dove la polizia mette piede solo a guerra civile dichiarata e con i morti parigini di venerdi iscritti per secondi (primi quelli di Charlie Hebdo) negli annali del nostro scontento e tragiche avanguardie di altri morti. 'Imagine all that people'. Commovente fino alle lacrime, certo, ma davvero poco realistica la loro predizione di futuro. Anime belle ostinatamente presenzialiste per i funerali presenti e per quelli degli altri morti che verranno. E la Marseillese, invece, chiama il popolo tutto e i 'ragazzi della Patria' a marciare perché 'le jour attendu est arrivé' Sarà vero? E' davvero giunto il momento di una riscossa civile che ri-affermerà - una volta per tutte e nessun'altra battaglia perduta negli stadi e nei teatri e nei ristoranti e nelle redazioni della libera stampa - i valori laici e civili della mitica 'revolution' du 14 juillet? Ne dubito e, ancora una volta, sono facile profeta che altri morti seguiranno - e lo spaventoso disordine urbano delle 'banlieues' troppo fitte di ospiti islamici malamente integrati e/o senza lavoro e prospettive di vita future continuerà a popolare i nostri incubi e a condizionare l'ordine pubblico - e le carceri saranno sempre più piene di quella malavita di importazione che si fa, poi, nelle celle e nell'ora d'aria, predicazione dell'odio religioso e clamorose azioni di commandos suicidi. Ma cantare fa bene. E' sicuramente consolatorio.
CORRIERE.IT Guerra a Parigi: l'attacco terroristico dell'Isis di venerdì 13 novembre 2015 https://www.arte.tv/it/videos/083938-000-A/salman-rushdie-la-morte-alle-calcagna/?xtor=CS1-355&kwp_0=1467493&kwp_4=4467556&kwp_1=1887725&fbclid=IwAR0EhStqIEzwTlp1mykQUZm8w-I1OoMDkN7QvrYDfdBhDd5sBY06YSwx3jk
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Che oggi quegli islamici scendano in piazza per dissociarsi dagli scherani del Califfo al grido di «Not in my name» è qualcosa che ci fa piacere, ma che non cibasta. Già il fatto che da parte nostra se ne parli con soddisfazione, quasi con sollievo, rivela l’esistenza di un pregiudizio: che, sotto sotto, tutti gli islamici la pensino come l’Isis. Una sciocchezza. A preoccuparci dovrebbero essere piuttosto i sermoni di quegli imam europei, cliccatissimi su You Tube, che prendono le distanze dagli attentati negli stadi e nelle sale-concerto, ma poi scrivono che «chi ama la musica vorrebbe essere trasformato in una scimmia o in un maiale» e «chi guarda una partita di calcio dovrebbe vergognarsi davanti ad Allah». Il mondo a cui noi occidentali apparteniamo fin dalla nascita è il risultato di un percorso lungo e faticoso. Ci sono voluti secoli di scontri non solo dialettici per approdare a una società capace di separare la sfera statale da quella religiosa e di mettere la Costituzione davanti alla Bibbia. Non vogliamo tornare indietro. Chi viene a vivere qui è bene accetto, ma a sua volta deve accettare le regole di convivenza che ci siamo conquistati e che riguardano il diritto di divertirci come ci pare e di rispettare le donne e gli omosessuali. Nessuno pretende che i nuovi arrivati brucino le tappe (del resto anche tra i parlamentari indigeni c’è chi non ha ancora assimilato certi principi). Però sarebbe un primo passo in avanti straordinario se oggi in piazza, oltre a prendere le distanze dall’Isis, i musulmani prendessero esempio dall’elettrotecnico francese di religione islamica Bassem Breiki, che in un video ha detto chiaro e tondo come la Costituzione della Repubblica debba sempre venire prima del Corano, ottenendo quattro milioni di visualizzazioni in poche ore. Massimo Gramellini - La Stampa https://www.la7.it/coffee-break/video/lappello-di-bassem-musulmano-23-11-2015-168330
Recitazione della controversia mussulmana ...che poi, la drole de guerre che ci hanno scatenato contro i figli di buonadonna e gli esagitati e rimbecilliti assassini dell'islam radicale e violento, tra le sue vittime inermi sulle strade e nei teatri e nei supermercati annovera anche l'inane furia e la stizzita e/o rabbiosa reprimenda che i 'buonisti' per vocazione e infiammazione neuronica refrattaria agli antibiotici del buon senso comune ci rivolgono contro – a noi 'cattivisti' che di cattivo abbiamo solo un percorso mentale limpido e pieno del buonsenso, legato all'evidenza delle cose, che ci dice che l'aver creato quei quartieri-monstres nelle periferie delle metropoli e averli stipati di gente che subisce il richiamo delle origini alle tradizioni e alle religioni di appartenenza non è stata una buona e sana e regolata politica immigratoria, né una sensata pianificazione urbanistica, - dal momento che la polizia nei giorni di quiete preferisce non metterci piede (proprio come nei tragici quartieri della camorra) a causa del pauroso dislivello tra i numeri degli agenti in servizio e la malata solidarietà che si viene a creare nei luoghi dove stabiliscono i loro covi i maledetti terroristi assassini e i predicatori dell'odio. E, finchè non vedremo realizzarsi il 'vaste programme' della riscossa civile mussulmana di cui al proclama del ragazzo che parla nel video qui sotto, è meglio che si vedano molti militari per le strade armati di mitraglietta e che le frontiere dell'Europa si chiudano (a buoi ormai scappati) e si sorveglino e si controllino gli ingressi dei clandestini come si sarebbe dovuto fare da molti anni a questa parte, ben prima dello scatenamento dell'offensiva terroristica.
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Inviato da: Anthony101990Jones
il 26/04/2024 alle 10:55
Inviato da: aracnoid.999
il 11/04/2024 alle 16:31
Inviato da: animasug
il 29/03/2024 alle 15:03
Inviato da: fedechiara
il 27/03/2024 alle 14:40
Inviato da: maresogno67
il 27/03/2024 alle 08:31