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Sostiene Goebbels....

Post n°14 pubblicato il 14 Agosto 2013 da Herebus
 
Foto di Herebus

 

Il Dottor Joseph Goebbels, Ministro della Propaganda di Hitler e sicuramente una delle menti più lucide, sinistre e deviate della tragedia del Terzo Reich soleva dire spesso una cosa : " Se ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte essa diventerà verità !".  Egli, purtroppo, sosteneva anche tante altre cose ma i suoi insegnamenti riguardo l'arte della propaganda sono stati ripresi da personaggi altrettanto deviati e sinistri anche se, purtroppo per loro questa volta, assolutamente privi di qualsiasi rilievo storico.

Gli epigoni italiani del Dottor Goebbels, in particolare, mai come in questi giorni stanno dando del loro meglio per manipolare, influenzare e condizionare le menti più deboli e suggestionabili della platea elettorale di questo triste Paese. Mi riferisco, l'avrete oramai capito, a quella ridicola pantomima che si sta svolgendo attorno alla  condanna definitiva per frode fiscale che è stata comminata a citizen B dalla Suprema Corte di Cassazione dopo che per anni giudici e tribunali hanno dovuto combattere, pugnale tra i denti, contro leggi ad personam, lodi Alfano, impedimenti più o meno legittimi, ricusazioni, perdite di tempo assurde e tutti quanti gli altri bastoni tra le ruote che i principi del Foro al suo servizio hanno potuto infilare tra i raggi delle ruote della Giustizia. Ma fin qui, a parte la consueta ed italica arroganza del potere, niente di nuovo sotto il Sole : gli avvocati, si sa, fanno il loro mestiere, anche se verrebbe da chiedersi se sia etico che, oltre a questo, facciano anche i parlamentari, e quindi partecipino alla stesura  di quelle stesse leggi che poi andranno ad applicare  ai loro clienti.  Ma tralasciamo anche queste quisquillie e concentriamoci sulle menzogne che  continuano a ripetere i suoi sodali, i suoi clienti, i suoi soldati, le sue donne, i suoi nani ed i suoi "giocolieri" al riguardo : " La condanna di citizen B è profondamente ingiusta perché è solo il punto di arrivo di una persecuzione da parte di una parte, (guarda caso sempre la stessa in più di 20 anni), deviata e comunista della Magistratura Italiana, causata dalla scelta di scendere in campo." PRIMA MENZOGNA.

"Se dovesse essere dato corso alla condanna definitiva di citizen B, (e quindi se si dovesse verificare l'assunto costituzionale che la Legge è uguale per tutti, anche per i criminali ricchi), dieci milioni di italiani sarebbero privati del loro diritto di votare chi vogliono." SECONDA E TERZA MENZOGNA.

"Se dovesse essere applicata la Legge, (sempre uguale per tutti, ndr.), verrebbero meno i patti fondativi dell'attuale Governo."  QUARTA MENZOGNA.

"Non si può condannare una persona eletta da dieci milioni di italiani.   QUINTA MENZOGNA.   

Questi miseri epigoni del Dottor Goebbels, persone piene di niente e tantomeno di quella cultura storica, politica e democratica propria degli ormai compianti, tra gli altri, Luigi Einaudi, Amintore Fanfani, Sandro Pertini, Enrico Berlinguer, Pio La Torre, Giovanni Leone, Nilde Jotti, Giulio Andreotti o Aldo Moro sono stati almeno capaci di imparare a memoria quanto gli hanno insegnato gli strapagati spin-doctors del loro padrone e stanno diligentemente svolgendo i compiti affidatigli ripetendo e proclamando le menzogne di cui sopra in ogni momento ed in ogni dove. Certo il fatto che una delle più diligenti propagandiste di citizen B, Maria Stella Gelmini, sia stata colei che, all'apice del suo splendore mediatico, abbia espresso la sua soddisfazione per il lavoro delle maestranze italiane che, scavando il famoso tunnel Ginevra/Gran Sasso, permettevano ai neutrini del CERN di raggiungere agevolmente i laboratori sotterranei dell'INFN senza neanche fare la fila al Telepass,  già la dovrebbe dire lunga sulla serietà delle sue affermazioni tuttavia prendiamoci il fastidio di andarle a sbugiardare una per una.

MENZOGNA NUMERO UNO : non è mai stato possibile dimostrare l'esistenza di una cosiddetta associazione delle toghe rosse che abbia come oggetto del proprio associarsi l'odio atavico e/o acquisito con estenuanti esercizi della persona di citizen B. Il fatto che tanti Magistrati si siano interessati della sua condotta negli affari, nella vita pubblica ed in quella privata dipende solamente dal comportamento dello stesso citizen B. La storiella, poi, che i suoi processi siano cominciati stranamente in occasione della sua discesa in campo del 1992 è un altro falso, visto che la saga giudiziaria di citizen B è cominciata almeno nel 1983. Semmai è vero il contrario, ossia che la famosa discesa in campo sia servita per evitare di essere arrestato e condannato insieme ai suoi sodali e clientes ed a questo proposito è utile ricordare cosa dichiarò Fedele Confalonieri, Presidente di Mediaset per anni e braccio destro storico di citizen B, in un'intervista a Repubblica del 25 Giugno 2000 :" La verità è che, se Berlusconi non fosse entrato in politica, se non avesse fondato Forza Italia, noi oggi saremo sotto un ponte o in galera con l'accusa di mafia. Col cavolo che portavamo a casa il proscioglimento nel Lodo Mondadori".

MENZOGNA NUMERO DUE : l'Articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana recita che : "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali." . Inoltre se quanto stabilito dai Padri Costituenti non dovesse essere sufficiente per i clientes di citizen B sarà qui necessario ricordare loro che l'Italia è, non si sa ancora per quanto, una Democrazia Occidentale avanzata per cui il Presidente della Repubblica non è un sovrano che può decidere a suo giudizio esclusivo a chi applicare ed a chi non applicare le pene autonomamente decise dai giudici per un criminale ne il Parlamento, sempre a rigor di Costituzione, si dovrebbe neanche sognare di poter dire l'ultima parola su di una Sentenza Esecutiva di Terzo Grado. Il regime in cui ci si dovrebbe trovare perché una simile ignomigna si potesse verificare non ha nulla a che spartire con la Democrazia, esso sarebbe piuttosto definibile come Impero, dittatura feudale se non addirittura tirannide. Giova qui ricordarci che fu proprio per evitare il  verificarsi di simili schifezze che i Baroni del Regno Unito costrinsero Giovanni Senza Terra ad emanare la Magna Charta nel lontano 1199 . Ma quello che rende diversa la nostra Costituzione dalla Charta del 1199 è che essa tutela tutti i cittadini  per cui nell'Italia del XXI° Secolo non esiste che il Sovrano metta il suo Feudatario di fiducia al di sopra della Legge, essa è uguale per tutti nei diritti che riconosce come nei doveri che implica, compreso quello, per i criminali, di andare in galera.         

MENZOGNA NUMERO TRE : il diritto dei dieci milioni di elettori "di proprietà" di citizen B non viene assolutamente a mancare poiché la Legge e la Costituzione non gli impediscono di dare il loro voto a chi vogliano a patto che costoro posseggano i requisiti minimi di moralità, etica ed onestà che sono richiesti a tutti i Cittadini Italiani. Questi signori che ancora sono fan di una persona che in un paese civile sarebbe stato cacciato a pedate fuori dalla vita politica, si devono mettere l'animo in pace : la Legge è uguale per tutti e citizen B non è più uguale degli altri. Quindi, con buona pace di Gelmini, Carfagna, Brunetta & Co. possiamo sicuramente concludere che Democrazia è la libertà che hanno tutti i cittadini di poter votare per chi desiderino a patto che costoro abbiano quei requisiti minimi di moralità, etica ed onestà che sono gli stessi, tra l'altro, che vengono richiesti a chi fa parte del corpo elettorale : un cittadino può venire eletto solo da suoi pari. Quello che non è sicuramente democratico è dare a chiunque la possibilità di votare un criminale o un mafioso perché da questo voto gli deriveranno certamente favoritismi e privilegi di ogni genere.

MENZOGNA NUMERO QUATTRO : è assolutamente impossibile che a fondamento della costituzione del Governo Letta, per quanto odioso o sgangherato esso possa risultare ci possa essere mai stato l'accordo a non far fare alla Legge il suo corso per lasciare citizen B libero di fare il comodo suo e questo perché se così fosse tre o più persone si sarebbero accordate ed unite per commettere un reato e si configurerebbe quindi nientemeno che il reato di associazione per delinquere a carico di decine tra ministri, sottosegretari e parlamentari. Nonostante la situazione nella quale ci troviamo sia molto degradata questo scenario appare comunque ben poco credibile.       

MENZOGNA NUMERO CINQUE :questa poi è la più grande di tutte : chi viene votato ed eletto può fare ciò che vuole in barba alle leggi ed al di sopra della legge solo perché ha il consenso popolare !!! Questa "democrazia" è la stessa  che ha permesso a stimati leader come Nicolau Sciaucescu, Nursultan Nazarbayev, Saddam Hussein, Enver Hoxa ed altri, dimenticandoci per un attimo che anche un certo Adolf Hitler diede il via alla sua brillante carriera intendendo la democrazia nello stesso modo, di fare carne di porco di libertà e diritti nei loro Paesi. Perfavore, non offendete la nostra intelligenza con queste bestialità, lasciate stare concetti che non vi sono familiari quali libertà, democrazia e rispetto della Costituzione e preparatevi a fare fagotto perché forse, questa volta è vicino il momento che una grande risata vi spazzerà via e di voi si perderà addirittura il ricordo.

 

 

 
 
 
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Un blog di: Herebus
Data di creazione: 13/06/2013
 

 

"MORTE DI UN BRAVO RAGAZZO. L'INCREDIBILE STORIA DI MARIO BIONDO."

La Repubblica - Palermo, 13 Novembre 2018


La morte di Biondo un giallo lungo cinque anni na «storia incredibile» di misteri e di archiviazioni, indagata in un libro-dossier che prova a ricostruire, tra memorie private, perizie mediche e documenti d'archivio, il caso di Mario Biondo, il cameramen palermitano trovato morto cinque anni fa a Madrid. È una favola nera raccontata con la precisione di un cronista, il libro di Paolo Gentili, "Morte di un bravo ragazzo" (Sovera Edizioni): un contributo a una verità mancata a cui l'autore, con il contributo della madre della vittima, Santina Biondo, tenta di avvicinarsi, ricostruendo la vita privata del giovane con la moglie giornalista Raquel, più volte interrogata sui fatti, e le incongruenze di quattro armi di indagini, tra sms e dati estratti dal computer del giovane, poi compendiate in un atto scritto dai magistrati inquirenti, dove la vicenda Biondo resta ancora una storia irrisolta. Serve, allora, alla memoria capace di farsi domanda, anche la più semplice operazione letteraria su un giallo di cronaca. Perché di morte di può morire due volte, la seconda è quando si viene dimenticati.


 

 

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ULTIMO LIBRO PUBBLICATO DA PAOLO GENTILI

SOL INVICTUS : Una nuova alba.

 

Pensiamo veramente che ciò che finora abbiamo dato per scontato sia la realtà ? Siamo pronti a scommettere che la Storia che stiamo vivendo sia proprio quello che Dio abbia pensato e desiderato per noi ? L'Uomo moderno è così sicuro di se e del suo potere tecnologico da non riuscire a vedere la verità che gli sta davanti, dietro lo schermo del suo egoismo. Questo romanzo è il primo di una trilogia. Correndo lungo le tortuose strade della Storia dell'Uomo, prende spunto dalle Profezie sugli Ultimi Tempi, proprie di tutte le grandi Religioni della Terra e ci porta d'un balzo a vivere in prima persona il disegno che Dio ha pensato duemila anni fa, per mostrare all'Uomo il Suo vero volto. In una narrazione avvincente e ricca di colpi di scena, che nel primo volume prende le mosse dal 1976, scopriremo come l'Uomo da secoli si sia attrezzato per ostacolare il disegno divino. Ai nostri giorni utilizza l'Associazione maggiormente ramificata, pericolosa e segreta, nata nel cuore della più potente Nazione della Terra, con tentacoli nel nostro Paese ed in altre nazioni occidentali.

 

www.soveraedizioni.it

www.ibs.it


 

HANNO DETTO DI : "SOL INVICTUS : UNA NUOVA ALBA"

" Sol Invictus è un romanzo colto e ben scritto che ripropone tematiche non certo inedite ma comunque stimolanti per chi ama i thriller fantapolitici venati di misticismo millenaristico. "


" Nel tempo dell'inganno chi dice la verità è un rivoluzionario. " Questo il leit motiv del libro, mutuato dal pensiero di George Orwell in 1984. Un testo che posso considerare un saggio camuffato da romanzo.

 

Da Roma a Yale nel Connecticut, dagli archivi segreti del Vaticano alle stanze asettiche della Cia, dalla Buenos Aires della "sporca guerra" dei desaparecidos alla quiete irreale di Salò sul Garda e di Sherbrook nel Quebec, dalle birrerie di Monaco di Baviera ai monasteri benedettini di Subiaco a Roma. Attraverso i dialoghi incalzanti fra chi complotta per imporre sull'intera umanità il dominio satanico della Confraternita della Morte (che ha come motto "Guerra, Sangue e Miseria") e chi invece, nel nome dell'umanesimo di matrice cristiana, tenta di opporsi a questa infernale macchinazione, si snoda l'ingranaggio narrativo costruito da Paolo Gentili, che, mediante una prosa di forte impatto giornalistico, tesse la sua ragnatela di cospirazioni ad alto livello.

 
 

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