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FLASH 3 : Una risata lo sommergerà, o almeno dovrebbe.

Post n°18 pubblicato il 19 Settembre 2013 da Herebus
 

 

FLASH 3 : Una risata lo sommergerà

o almeno dovrebbe.


In un vecchio film di Alberto Sordi si vedono lui, neo aggregato a Regina Coeli che viene accompagnato in cella da un secondino con il volto di Aldo Fabrizi. Ad un certo punto si sente la voce di uno dei reclusi salutare l'arrivo del Sordi/neo carcerato con una battuta molto pesante. Sordi si stupisce e si lamenta con il secondino/Fabrizi per la volgarità del recluso e comincia un breve e fulminante scambio di battute che ben descrive sia la scena del film che la nostra situazione attuale :


Sordi : “Ha sentito, superiò ?”

Fabrizi : “Ho sentito, ho sentito ma vedrai che te c'abituerai presto.”

Sordi : “Presto ? No, io so' innocente !”

Fabrizi : “ Sì, sì. Qua dentro siete tutti innocenti !”


Detto questo, e dopo avergli riservato un'occhiata delle sue, Fabrizi richiude la porta della cella alle spalle di Sordi e se ne va. Tutti in sala ridono e il film finisce.


A volte però la realtà supera la finzione e ci si ritrova a che fare con situazioni grottesche che, nonostante siano assolutamente ormai diventate risibili più che ridicole, non sembra che abbiano nessuna intenzione di risolversi ne tantomeno di avere un termine. Ci riferiamo ovviamente all'abominevole messaggio televisivo di citizen B, anche se non staremo qui a discutere delle sue tesi deliranti ed eversive, delle sue indecenti e criminali accuse contro quel che resta dell'Opposizione parlamentare in Italia e contro la Magistratura....mancava solo che dicesse di avere le prove che Ilda Bocassini abbia usato il Sarin contro i suoi amati cactus a villa Certosa. Non parleremo neanche di quanto si debbano ignorare le Leggi e la Costituzione di questo Paese, piuttosto che di quanto collusi si debba essere con i suoi affari per seguire un simile condottiero, no non lo diremo.


Noi chiuderemo i nostri occhi per un attimo e tireremo un lungo e rilassante respiro, una, due, cento volte poi quando i nostri occhi si saranno riaperti un sorriso prima ed una risata poi si dipingerà sul volto di ciascuno di noi e la nostra ilarità e la nostra noncuranza per quest'inutile individuo spazzeranno finalmente via l'aspirante Re e Imperatore di Arcore, Italia ed Albania ed i suoi miseri compagni di merende. O almeno così dovrebbe essere...

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Commenti al Post:
giampi1966
giampi1966 il 20/09/13 alle 09:33 via WEB
L'abbiamo sottovalutato già troppe volte, ricordati che una parte degli italiano sono degli emeriti idioti che ammirano anche i criminali purchè abbiano successo
 
 
Herebus
Herebus il 20/09/13 alle 10:34 via WEB
No, no e chi si sogna di sottovalutarlo ! Solo il PD e quelle menti finissime che lo governano lo hanno potuto sotovalutare per vent'anni !! Per quanto riguarda la lobotomia dilagante degli italiani sono perfettamente daccordo con te e l'ho anche scritto nel pezzo : "Leoni per agnelli" che ti invito a leggere. Grazie mille per il commento e a presto.
 
vivianaciti
vivianaciti il 27/09/13 alle 10:03 via WEB
Se ti riferisci a quel briccone di Berlusconi, io penso che bisognerebbe metterlo in galera e buttare via la chiave... E' scandaloso che quel poveraccio di P. l'amico del mio compagno sia aglia rresti domiciliari per stalking da 6 mesi e invece quel....delinquente di Berlusconi se ne vada in piazza a far comizi nonostante la condanna subita... Questo mi indigna.. Ma la legge non è uguale per tutti?
 
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Un blog di: Herebus
Data di creazione: 13/06/2013
 

 

"MORTE DI UN BRAVO RAGAZZO. L'INCREDIBILE STORIA DI MARIO BIONDO."

La Repubblica - Palermo, 13 Novembre 2018


La morte di Biondo un giallo lungo cinque anni na «storia incredibile» di misteri e di archiviazioni, indagata in un libro-dossier che prova a ricostruire, tra memorie private, perizie mediche e documenti d'archivio, il caso di Mario Biondo, il cameramen palermitano trovato morto cinque anni fa a Madrid. È una favola nera raccontata con la precisione di un cronista, il libro di Paolo Gentili, "Morte di un bravo ragazzo" (Sovera Edizioni): un contributo a una verità mancata a cui l'autore, con il contributo della madre della vittima, Santina Biondo, tenta di avvicinarsi, ricostruendo la vita privata del giovane con la moglie giornalista Raquel, più volte interrogata sui fatti, e le incongruenze di quattro armi di indagini, tra sms e dati estratti dal computer del giovane, poi compendiate in un atto scritto dai magistrati inquirenti, dove la vicenda Biondo resta ancora una storia irrisolta. Serve, allora, alla memoria capace di farsi domanda, anche la più semplice operazione letteraria su un giallo di cronaca. Perché di morte di può morire due volte, la seconda è quando si viene dimenticati.


 

 

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ULTIMO LIBRO PUBBLICATO DA PAOLO GENTILI

SOL INVICTUS : Una nuova alba.

 

Pensiamo veramente che ciò che finora abbiamo dato per scontato sia la realtà ? Siamo pronti a scommettere che la Storia che stiamo vivendo sia proprio quello che Dio abbia pensato e desiderato per noi ? L'Uomo moderno è così sicuro di se e del suo potere tecnologico da non riuscire a vedere la verità che gli sta davanti, dietro lo schermo del suo egoismo. Questo romanzo è il primo di una trilogia. Correndo lungo le tortuose strade della Storia dell'Uomo, prende spunto dalle Profezie sugli Ultimi Tempi, proprie di tutte le grandi Religioni della Terra e ci porta d'un balzo a vivere in prima persona il disegno che Dio ha pensato duemila anni fa, per mostrare all'Uomo il Suo vero volto. In una narrazione avvincente e ricca di colpi di scena, che nel primo volume prende le mosse dal 1976, scopriremo come l'Uomo da secoli si sia attrezzato per ostacolare il disegno divino. Ai nostri giorni utilizza l'Associazione maggiormente ramificata, pericolosa e segreta, nata nel cuore della più potente Nazione della Terra, con tentacoli nel nostro Paese ed in altre nazioni occidentali.

 

www.soveraedizioni.it

www.ibs.it


 

HANNO DETTO DI : "SOL INVICTUS : UNA NUOVA ALBA"

" Sol Invictus è un romanzo colto e ben scritto che ripropone tematiche non certo inedite ma comunque stimolanti per chi ama i thriller fantapolitici venati di misticismo millenaristico. "


" Nel tempo dell'inganno chi dice la verità è un rivoluzionario. " Questo il leit motiv del libro, mutuato dal pensiero di George Orwell in 1984. Un testo che posso considerare un saggio camuffato da romanzo.

 

Da Roma a Yale nel Connecticut, dagli archivi segreti del Vaticano alle stanze asettiche della Cia, dalla Buenos Aires della "sporca guerra" dei desaparecidos alla quiete irreale di Salò sul Garda e di Sherbrook nel Quebec, dalle birrerie di Monaco di Baviera ai monasteri benedettini di Subiaco a Roma. Attraverso i dialoghi incalzanti fra chi complotta per imporre sull'intera umanità il dominio satanico della Confraternita della Morte (che ha come motto "Guerra, Sangue e Miseria") e chi invece, nel nome dell'umanesimo di matrice cristiana, tenta di opporsi a questa infernale macchinazione, si snoda l'ingranaggio narrativo costruito da Paolo Gentili, che, mediante una prosa di forte impatto giornalistico, tesse la sua ragnatela di cospirazioni ad alto livello.

 
 

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