Creato da NickPimpkin il 31/08/2006

Pensare nelle nuvole

Parole&Pensieri

 

 

Caro Diario...

Post n°43 pubblicato il 07 Maggio 2008 da NickPimpkin

Padre, occhi gialli e stanchi,
nelle sopracciglia il suo dolore da raccontarmi
Madre, gonna lunga ai fianchi,
nelle sue guance gli anni e i pranzi coi parenti
Non mi senti? O non mi ascolti
mentre piango ad occhi chiusi sotto al letto

Caro Diario, quando ho ascoltato la prima volta questa canzone mi si sono gonfiati gli occhi. Certo ormai è un po' che non si piange, non me lo permetto più. Chissà quando è stata l'ultima volta! Cmq tornando a noi, quelle parole mi hanno riportato agli anni dei pranzi assieme a prenderci in giro, a litigare come ogni famiglia.

Forse la strada che dovevo percorrere è questa, se non mi fossi incamminato forse non avrei fatto tutto quello che ho esperito, oppure avrei fatto bene a non prendere la porta quel giorno, rischiando un po' e volendo contare solo sulle mie spalle. Insomma come al solito come sai faccio mille paranoie su come poteva esssere o sarebbe stato, inutili congetture.

A sentire quella canzone mi vengono in mente tutti i momenti passati assieme, quelli belli e quelli che avremmo sinceramente evitato, ma bisogna metter in conto anche gli imprevisti cattivi nella vita. Mi mancano eppure sono cresciuto senza mai dire niente di importante, niente che facesse capire i miei pensieri, niente che potesse far trasparire la loro importanza per me. Mi mancano tutti, alcune volte più di altre, forse per egoismo vorrei correre verso casa, suonare al citofono e sentire la loro voce chiedere "Si, chi è?", salire le scale di corsa, trovare la porta aperta e correndo dentro vedere che sono tutti lì a portata di mano.

Lei di spalle che traffica coi fornelli, sempre a sminuzzare, tagliare, soffriggere... Ah come mi manca entrare in casa e sentire i profumi dei suoi manicaretti, e dirle magari grazie per questo e quell'altro, finalmente dopo una vita fatta solo di sorrisi o abbracci e quando accadeva di litigi.

Entro in sala e seduto mentre guarda la partita c'è lui, un po' segue la sua squadra, un po' sonnecchia come al solito. Mi viene in mente quando gli ho tirato quel pugno, al mare, "perchè te ne sei andato!Perchè!Non farlòo più." Le colazioni, le sveglie, i compiti alle elementari che per farmeli fare ci voleva tutta la pazienza di è capace. Le partitelle, i piccoli viaggi per consentirmi di essere in un posto o l'altro. I rinforzi, ai quali io non credevo, sono sempre un passo indietro rispetto a quello che so fare perchè non so giudicarmi.

Sentire le tue urla da bambino, i capelli ricci dove saranno finiti? il corricchiare in giro per la tua smania di fare, di vedere di toccare. I giochi, la tua paura dell'acqua del mare, i capricci , le liti, e quel coltello che hai fatto volare sulla mia fronte quella sera dopo il mare. Di sicuro non volevi e per fortuna non mi hai centrato un occhio! Anche a te il primo consiglio giusto solo quando ho capito che non ptevo più essere un bimbo intorverso, vergognoso, silenzioso. Parlare solo di tutto quello che è fuori e non quello che portiamo dentro, se riuscirai nella tua strada, vorrei che un po' fosse anche merito mio, per poter pensare di non essere stato solo un inutile parente.

Caro Diario, le ho dette a te , tu le terrai come un segreto, chissà che un giorno non riesca a smettere di vivere così come un pozzo che risucchia le emozioni.

 
 
 

Santa PAZIENZA...

Post n°42 pubblicato il 05 Maggio 2008 da NickPimpkin
Foto di NickPimpkin

Ho sempre pensato che una delle mie migliori qualità fosse lei: La PAZIENZA!

Un'amica instancabile, una presenza rassicurante, un appiglio a cui aggrapparsi forte, il mordente da stringere quando il dolore è troppo forte... Insomma a volte una cara amica, che ti sostiene e altre invece una presenza troppo pesante da sopportare. Ma lei è stata sempre lì, io aprivo la mano e lei me la stringeva dandomi quel filo di sicurezza quel leggero senso di speranza.

La PAZIENZA, a volte sembrerebbe troppa, altre troppo poca, a volte non esiste, altre è tantissima che ci manda su di nervi. Quante volte è capitato di stizzirsi perchè la persona che avevamo vicino ne aveva a valanga e mentre noi eravamo assillanti, nervosi, preoccupati l'altro limpido, senza neanche un velo di tensione, nemmeno una goccia di sudore. Noi giù con l'elenco dei santi, fiori che escono dalla bocca, defunti che si torcono nelle tombe, quello invece splendido come un fiore fresco di campo.

Io sono abbastanza emotivo, quelli che hanno le mani spugnose, che diventano rossi se vengono colti nel segno, quelli che sudano quando ci sono emozioni forti (quelle derivanti da situazioni di ansia ). Insomma non uno col sangue di ghiaccio, ma ho avuto forse più negli ultimi anni moooltissima pazienza, che mi ha fatto vincere e quando ho perso, perdere con un po' di filosofia e tenendo a mente gli errori come promemoria per non sbagliare più. Santa , benedetta PAZIENZA, meno male che esiste. COme avrei fatto senza lei in quelle occasioni in cui l'unica cosa che mi veniva per la testa era mollare tutto, mandare al diavolo anche i risultati parziali, magari quelli giusti, quelli da cui ripartire. Invece dopo il momentaneo elenco fatto leggendo il calendario ogni volta quella vocina mi sussurrava di non preder troppo male la situazione ma cercare di razionalizzare e .... PAZIENTARE!!!

Chissà se tutti fossimo sempre un po' più pazienti come sarebbe il mondo. Come sarebbe la nostra vita se  fossimo solo un po' meno impulsivi o corresimo di meno... come la natura chiede tempo per i suoi gustosi frutti così la vita chiede tempo per regalare attimi indimenticabili.

 
 
 

Rubin "Hurricane" Carter

Post n°41 pubblicato il 29 Aprile 2008 da NickPimpkin

Pistol shots ring out in the barroom night
Enter patty valentine from the upper hall.
She sees the bartender in a pool of blood,
Cries out, my god, they killed them all!
Here comes the story of the hurricane,
The man the authorities came to blame
For somethin that he never done.
Put in a prison cell, but one time he could-a been
The champion of the world.

Three bodies lyin there does patty see
And another man named bello, movin around mysteriously.
I didnt do it, he says, and he throws up his hands
I was only robbin the register, I hope you understand.
I saw them leavin, he says, and he stops
One of us had better call up the cops.
And so patty calls the cops
And they arrive on the scene with their red lights flashin
In the hot new jersey night.

Meanwhile, far away in another part of town
Rubin carter and a couple of friends are drivin around.
Number one contender for the middleweight crown
Had no idea what kinda shit was about to go down
When a cop pulled him over to the side of the road
Just like the time before and the time before that.
In paterson thats just the way things go.
If youre black you might as well not show up on the street
less you wanna draw the heat.

Alfred bello had a partner and he had a rap for the cops.
Him and arthur dexter bradley were just out prowlin around
He said, I saw two men runnin out, they looked like middleweights
They jumped into a white car with out-of-state plates.
And miss patty valentine just nodded her head.
Cop said, wait a minute, boys, this ones not dead
So they took him to the infirmary
And though this man could hardly see
They told him that he could identify the guilty men.

Four in the mornin and they haul rubin in,
Take him to the hospital and they bring him upstairs.
The wounded man looks up through his one dyin eye
Says, whad you bring him in here for? he aint the guy!
Yes, heres the story of the hurricane,
The man the authorities came to blame
For somethin that he never done.
Put in a prison cell, but one time he could-a been
The champion of the world.

Four months later, the ghettos are in flame,
Rubins in south america, fightin for his name
While arthur dexter bradleys still in the robbery game
And the cops are puttin the screws to him, lookin for somebody to blame.
Remember that murder that happened in a bar?
Remember you said you saw the getaway car?
You think youd like to play ball with the law?
Think it might-a been that fighter that you saw runnin that night?
Dont forget that you are white.

Arthur dexter bradley said, Im really not sure.
Cops said, a poor boy like you could use a break
We got you for the motel job and were talkin to your friend bello
Now you dont wanta have to go back to jail, be a nice fellow.
Youll be doin society a favor.
That sonofabitch is brave and gettin braver.
We want to put his ass in stir
We want to pin this triple murder on him
He aint no gentleman jim.

Rubin could take a man out with just one punch
But he never did like to talk about it all that much.
Its my work, hed say, and I do it for pay
And when its over Id just as soon go on my way
Up to some paradise
Where the trout streams flow and the air is nice
And ride a horse along a trail.
But then they took him to the jailhouse
Where they try to turn a man into a mouse.

All of rubins cards were marked in advance
The trial was a pig-circus, he never had a chance.
The judge made rubins witnesses drunkards from the slums
To the white folks who watched he was a revolutionary bum
And to the black folks he was just a crazy nigger.
No one doubted that he pulled the trigger.
And though they could not produce the gun,
The d.a. said he was the one who did the deed
And the all-white jury agreed.

Rubin carter was falsely tried.
The crime was murder one, guess who testified?
Bello and bradley and they both baldly lied
And the newspapers, they all went along for the ride.
How can the life of such a man
Be in the palm of some fools hand?
To see him obviously framed
Couldnt help but make me feel ashamed to live in a land
Where justice is a game.

Now all the criminals in their coats and their ties
Are free to drink martinis and watch the sun rise
While rubin sits like buddha in a ten-foot cell
An innocent man in a living hell.
Thats the story of the hurricane,
But it wont be over till they clear his name
And give him back the time hes done.
Put in a prison cell, but one time he could-a been
The champion of the world.

 
 
 

Caro Diario

Post n°39 pubblicato il 29 Aprile 2008 da NickPimpkin
Foto di NickPimpkin

Un giorno mi sveglierò, il sole dal tendaggio rosso mi farà cenno che è finalmente ora. Stando seduto sul bordo del lettone, penserò all'ultima cosa che mi ha accompagnato prima che sopraggiungesse il sonno, sorriderò perchè sarò consapevole finalmente.

Poggiando i piedi sul caldo legno scuro che che copre il pavimento, sentirò vive le gambe, piene di forza, nuove energie. Allora senza sapere nè giorno nè ora andrò verso l'altra stanza e comincerò a vestirmi. Sentirò gli abiti sfiorare la pelle, come mai avevo sentito, infilerò quelle scarpe. Le mie scarpe, quelle che non ho mai usato, quelle che ho sempre nascosto, a tutti. Uscendo chiuderò l'ultima volta la porta di casa, controllando di averlo fatto con sapienza ed equilibrio.

Lasciando dietro di me i rimpianti e rimorsi, sarò libero di cominciare il mio viaggio. Quello preparato da una vita, quello che ognuno di noi ha dentro, quello che per ognuno di noi è stato già scelto fin dall'inizio  e quello che non possiamo rimandare. Inizierò il viaggio come l'ho sempre sognato. Il sole sarà testimone dei miei passi e la mia ombra sarà lì incollata alle mie scarpe, io sentirò l'aria rinfrescare il viso e mi scoprirò a sorridere pensando alla gioia di quel momento.

Vedrò il mondo come non l'ho mai potuto vedere e lo sentirò pulsare come il corpo di un gigante, vedrò coi suoi occhi e respirerò la sua aria.

Un giorno mi sveglierò, il sole dirà che è il giorno che attendevo. Allora non mi mancherà il coraggio e sarà l'ultima occassione per seguire il richiamo di quel viaggio a cui il destino mi ha legato. Prenderò finalmente le mie scarpe,  comincerò a correre e sarò felice.

 
 
 

Il caffè al ginseng.....

Post n°38 pubblicato il 24 Aprile 2008 da NickPimpkin
Foto di NickPimpkin

Ho scoperto il caffè al ginseng a causa del lavoro. No non sono un rivenditore di distributori di bevande, nè un viveur o accompagnatore notturno. Lavoro di giorno come la maggior parte della gente, solo che il mio lavoro come molti altri implica relazioni, ore passate nei luoghi più disparati, quindi anche bar.

Ecco chi fa il commerciale sa che a fine giornata o è ubriaco oppure , e non so cosa è meglio, ha i nervi a fior di pelle per gli ettolitri di caffè ingerito. Per mia fortuna riesco a non annegare nel caffè che è il fil rouge delle giornate di lavoro. In mio soccorso è arrivato il mitico CAFFE' AL GINSENG. Una serie di goduriosi attimi che passi a sorseggiare lentamente una gustosa bevanda con il leggero retrogusto di nocciola. Quando si trova il bar giusto ti viene servita nella tazza una cremosa, profumata, fumeggiante, e corposa bevanda. (oddio sfioro l'orgasmo a livello dello stomaco, finirò di scrivere e andrò a berne uno...)

Purtroppo il momento di idillio si rompe, non riesci a trovare sempre un buon caffè al ginseng. No, soprattutto se sei sempre in posti diversi e non conosci i bar dove sarai in quel momento preciso. Ecco che quando ti appoggiano la tazzina o tazzona sul banco davanti agli occhi, bleah, orrore! Ho visto caffè al ginseng che sembravano acquitrini dopo una giornata di intensa pioggia, altri che avevano tutto un altro sapore. Ah che "AMAREZZA" come direbbe Fassari ( lo zio dei Cesaroni). Poi c'è il momento di magia assoluto, ormai ho imparato. Entro nel bar, mi dirigo con fare felino davanti al bancone per avere una migliore visione globale degli strumenti da lavoro del barista. Passo in rassegna tutto, cerco di vedere se ci sono più macinini, se hanno solo la macchina da espresso tradizionale, se c'è la macchina per l'orzo o ginseng spresso.... Bingo trovata, oggi potrò gustarmi un caffè come si deve.

Diffidate di chi prepara il caffè al ginseng svuotando una bustina in una tazza d'acqua calda, non è buono per nulla... anzi potrebbe disgustarvi.

Ecco anche stavolta ho cercato di rendere partecipe il piccolo pubblico di questo piccolo blog di una delle mie fantasticherie giornaliere. Tralaltro ho appena letto le innumerevoli buone proprietà del caffè al ginseng, ovviamente derivanti da queste radici che hanno come nome anche Panax, che  dal greco significa "Cura per tutto" (vi prego non linciatemi se commetto errori) e che in cinese è pianta dell'uomo. Insomma leggo da wikipedia e altri siti in cui si cita questa bevanda o la radice da cui è estratta che oltre a tanti effetti benefici ha anche quello di accelerare il recupero fisico nonchè quella di essere un afrodisiaco (dicono).

Un saluto a tutti e buon caffè al ginseng.... meglio se fatto da una macchinetta per l'orzo (o ginseng espresso) di una nota marca che produceva L'orzo bimbo.

 
 
 
Successivi »
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

ULTIME VISITE AL BLOG

stefaniacarottironfZZZronfsalento.82ctrebinimarcus18coco12miccoli.ortodonziatoncezbariani.rosellaniki.olbiavilladesanctisninokenya1II11gottardoguido100aniellomareschi
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963