L'Angolo di Nimriel®

Geometria applicata

Non si può dire che alle superiori fossi l'Einstein della classe  in matematica, (geometria, fisica e pispoli vari annessi) ma un concetto ancora mi rimbalza in capo: due rette parallele non si incontrano, MAI. Che poi, quando siamo sui banchi di scuola e stiamo lì a tremare e sudare freddo e fischiettare  facendo finta di non esserci mentre il prof. sta sfogliando il registro in cerca di una vittima sacrificale, ditino fetido che scende lungo l'elenco, il mio cognome inizia con la V, e malediciamo il nostro triste destino e ci diciamo che 'zzo! A che 'zzo mi servirà mai sapere che due rette del 'zzo non si incontrano mai, che il buon Dio lo stramaledica, ecco è qui che ci si sbaglia: tutto nella vita serve, tutto, stiamone certi.
Questa storia delle rette, ad esempio. Calza a pennello per descrivere l'universo femminile e quello maschile e non lo dico io, eh, che son nessuno. Non mi invento niente, uso citando o cito usando, come più mi pare. Posso infatti affermare con certezza che io ed il mio coniuge siamo proprio due di quelle rette.
Facciamo un esempio, a caso, (io a caso non faccio  mai nulla): il mio compleanno, evento annuale, con cadenza fissa, celebrato, riconosciuto e santificato nel calendario allargato della famiglia Ucci, e non solo. Ci si aspetta un gentil cadeau, in quel dì, e non perchè io sia una smorfiosa, avida, assatanata ingorda, diciamo che è un usanza generalmente praticata perfino dalle popolazioni amazzoniche. Fra l'altro, se ci si pensa bene, fare un regalo è un'attività salutare, anche per chi lo fa: necessita un dispendio calorico (pensare, procurare, blabla), mantiene in attività le cellule cerebrali, è una sana attività socio-economica. Nel fare un regalo, normalmente, si prendono in considerazionei gusti ed eventuali necessità del soggetto, poi si lascia dire l'ultima parola alla dura legge della domanda-offerta ed, infine, si agisce.

Ebbene, 'ndo 'zzo è il MIO dannatissimo regalo?!?

Sono passati ben due mesi. Forse è in atto una distorsione spazio temporale, sono infilata in una piega cosmica che sta sovvertendo il calendario Ucciano facendo sì che il coniuge postponga la profferta del cadeau perchè, via, è molto più da Nim il Non Compleanno che il semplice, banale, un po' scontato Compleanno.
Se si indaga, però, la risposta è: non so cosa comprarti. O al massimo: cosa vuoi?

Ecco, un'affermazione del genere può farmi seriamente meditare.
Non sono una maniaca dello shopping, lo giuro!, ma mi si può regalare pressochè tutto quello che il nostro stramaledetto mondo consumistico può offrirci e comunque NON è questo il punto. 

Nella mia mente vibrano, ondeggiano, si allungano, dilatano, dipanano le immagini di due lunghe, lunghissime rette. Sembrano due serpenti ma ancor più due corde sinuose, che ballano al suono del flauto di un fachiro.
Si avvicinano, si sfiorano ma non si incontrano. Simili ma diverse. Distinte. Non coincidenti.

'Fanculo alla trigonometria!

lineaorizzontalelineaorizzontalelineaorizzontalelineaorizzontalelinea

(...non sono impazzita, è che questo imbecille di blog non mi fa inserire le linee orizzontali...)

Ad esempio:
un coniuge premuroso ed attento, avrebbe colto al volo l'occasione della mia recente operazione agli occhietti belli per regalarmi quegli splendidi occhiali che vedete nella foto. Per la cronaca: me li sono AUTOREGALATI, chi fa da sè fa per tre, e a buon intenditore poche parole (ma parecchi improperi e bonfonchiamenti vari).