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L'Angolo di Nimriel®

bla bla bla... e ancora bla!

 

 

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Insani passatempi

Post n°720 pubblicato il 27 Marzo 2008 da nimriel
 

Non mi capita più spesso di aver voglia di comprare una rivista di moda dopo anni e anni passati a sbirciarne le pagine piene di colori, forme ed immagini, nel tentativo di decifrare i codici nascosti ed ignorare le eterne, costanti, ripetitive cazzate camuffate da perle di saggezza, consigli di vita o di stile.

Il lupo però perde il pelo ma non il vizio e così, ogni tanto, in un momento di umana défaillance, le mie mani raccolgono il tomo di turno, certe che il pesante oggetto potrà quanto meno tornar utile un domani, a fermare una porta che sbatte, in una giornata di vento.

E così stasera, annoiata dall’ennesima pubblicità nel mezzo del tormentone nazionalpopolare settimanale che mi sorbisco ormai diligentemente, perfino volenterosamente, completamente rincitrullita -ammettiamolo pure-, forse dall’età o, forse, dalla monotonia di certe sere piovose che non sembrano passar mai, mi sono ricordata del pesante malloppo che avevo trasportato a casa qualche giorno prima ed ho iniziato a sfogliarlo.

Così. Pigramente, lentamente, un po’ in sordina.

Aria fritta, bla bla bla. Pubblicità, pubblicità. Qualche bella cosa qua e là. Pubblicità, pubblicità.

Certe cose non cambieranno mai, mi sono detta, avvolgendomi meglio nelle tre coperte che ricoprivano il mio corpo intirizzito dal freddo, acciambellato sul divano.
Certe cose non possono cambiare, ho puntualizzato meglio rivolta a me stessa, sistemando meglio il volumone in bilico sulle cosce in pericolosa discesa verso l’ intestino crasso.

Intanto il programma in tv era ripreso ma visto il poco impegno intellettuale necessario a seguirlo, ho continuato a sfogliare la rivistona in grembo.

Poi, all’improvviso, i miei occhi si fanno attenti.
Si soffermano sulle foto di alcuni gioielli, orribili, imbarazzanti nella loro banalità e bruttura, che punteggiano un articolo su di una tipa che ovviamente, dev’ essere la biondina slavata dall’aria cretinetta che campeggia sulla pagina. Titolo dell’articolo: "Ragazza d’oro".
 Non potevo non leggere, a questo punto, le due pagine dedicate all’autrice degli obbrobri ritratti; troppe le cose del passato, molte delle quali quasi sopite, che mi imponevano di farlo.

Leggo.

La stronzetta è una delle enne figlie delle enne dinastie multimegafantastimiliardarie americane. La stronzetta, siccome non c’aveva un cazzo di meglio da fare nella vita, nonostante l’autrice (leccaculo) del testo faccia letteralmente colare la sua sbrodolosa ammirazione per la lodevole intenzione della stronzetta di non starsene a tirar di coca stravaccata ai bordi di una piscina a forma di Oscar in quel della magione familiare, dice che ha sentito il bisogno di esprimere la propria creatività disegnando gioielli ma che prima - o ammirevole modestia-, ha voluto imparare il mestiere da chi di mestiere ne aveva a sufficienza. Chiiii? direte voi, o miei piccoli lettori. Ma che domande sono queste? Ma dalla gavetta, no? Da gentuccia qualsiasi come un Ralph Lauren, un Giorgio Armani e via dicendo. E certo. Come fan tutti, no?
Insomma, fra una chiacchierata col Giorgio e una matitata col Ralph (poi mi spiegate che c’entrano costoro col produrre gioielli, per giunta artigianali; adesso mi spiego le cagate della biondina), la tipa trascorre gioiosamente et proficuamente la sua infanzia professionale.

L’articolo prosegue.
La stronzetta, per conto della sua ormai gocciolante intervistatrice, dispensa a tutti noi, poveri idioti senza palle né fantasia, perle di saggezza, raccontando delle muse ispiratrici le sue prime collezioni e che, a sentir lei, la accompagneranno anche in quelle future (che culo): le foglie.
OoOOoo, mia grandissima genia innovativa! Son tutta un brivido, mi dico, e io che quando facevo le mie, di foglie, non avevo realizzato affatto la sottile ma superba potenza del loro intrinseco simbolismo mistico.

Lo vedi, la differenza fra una come me e le vitaminizzate, ben più smart, ben più trendy, figlie d’oltreoceano? Adesso tutto mi è più chiaro.
E soprattutto, continuando a leggere, m’illumino d’immenso e capisco infine il segreto del mio insuccesso professionale: diamine… non ho sufficientemente pubblicizzato i miei gioielli!!!! Caspita, il marketing, ho scordato il marketiiiiing...
E d'altronde, leggendo fra righe di quel che dice la genia, che ci vorrà mai? Basta sborsare qualche milioncino di qui e di là,  trovare i capitali giusti e se proprio proprio si ha anche un pizzico di fortuna, qualche attrice, qualche simpatica zuzzurellona (tanto si sa che quelle di cervello ce n’hanno poco, che vuoi ci capiscano di gioielli, l’importante è che siano stati disegnati da qualche stronzetta figlia di quelli che, toh che strano, guarda caso, finanziano i suoi film) s’invaghirà dei tuoi gioielli, indossandoli così, per sport e divertimento, magari per fare la spesa o a qualche prima.

Infine, l’articolo si conclude con la stronzetta che accenna al marito, lo sconosciuto qualsiasi che ha fatto Spiderman, che tanto la ama e tanto la appoggia nelle sue ardite scelte professionali ed, et voilà, arrivano i fuochi d’artificio finali, davvero degni di nota che, ormai in pieno trip, trascrivo letteralmente, giusto con qualche commento mio qua e là:

Intevistatrice sbrodolante: “La sua linea è nata pochi mesi prima di sua figlia (‘sti stracazzi, direi.) E’ entrata nel secondo anno e già aveva raddoppiato il budget… ( budget di che?)

Replica modestina ma giustamente fiera ed orgogliosa dell' insipida stronzetta:Cerco di non stabilire in partenza risultati da raggiungere ( eh, certo, così si ragiona!!!! Sei una grande! Pianificazione? Strategie? Piani imprenditoriali? ‘sti stracazzi!!!!!! Pensiamo naive! Siamo tutti creativi,yeeeee!). Il mio motto rimane “creare ed espandere”. E quando dico espandere intendo soprattutto la mia spiritualità e creatività, non soltanto il successo in affari. (e certo! I soldi? Ma che ce ne frega a noiiiiiiiiiiiiii. Siam tutti creativi, yeeeeee!!! E anzi, ooooooohhhmmmmm) Mi piacerebbe essere considerata un’ispirazione per altre giovani donne che abbiano voglia di osare investendo sulle proprie idee. ( con che coraggio?!?)Ma certo se potessi raddoppiare ogni anno il budget precedente non sarebbe affatto male.(ah ecco, l'unica cosa sensata detta)”.

Diciamo che è tardi, adesso. Diciamo che se continuo a commentare come mi verrebbe spontaneo fare, forse questo post andrebbe cancellato e la sua proprietaria doverosamente bannata. Diciamo che certe cose proprio non dovrei leggerle. Diciamo che certi tomi proprio dovrei lasciarli in mezzo agli scaffali dove sono riposti. Diciamo che la mia pazienza si è esaurita e che continuo a dirmi che se la gente davvero si fa affascinare o peggio crede ciecamente, acriticamente, nelle stronzate che riempiono le riviste, siano esse di moda, di gossip o a volte pure serie o pseudoscientifiche o religiose o quel che più vi piace, alla tv, ai blog insulsi di gente scema come me, a internet, ma sì, esageriamo va, è tardi e sono stanca, a TUTTO quel che ci propinano a destra e sinistra, allora davvero avrà quel che si merita.
Forse.

 
 
 
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