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« PITTURA FRESCATORNO A CASA – seconda parte »

TORNO A CASA - prima parte

Post n°11 pubblicato il 10 Aprile 2010 da olimpia_80
 

 

Un sedile sformato dalle buste della spesa.Un auto che sosta per metà .Il mio marciapiedi termina scosceso (sempre quando non me ne accorgo) e ne piombo giù per diritto un attimo ,senza un cappello che mi balzi sulla testa.Le mani mi legano la giacca senza bottoni ,mani come quelle di un sassofonista che non vuole separarsi dal suo strumento,finanche quando non lo suona più .
X ha troppo vento in un vestito che la brezza soltanto le assicura alle caviglie.Io la saluto di lontano ,parto.


Il tassista mi da un occhiata :sta commentando con i fantasmi del suo passato il mio vestire da maschiaccio.In uno specchietto ci sono i suoi occhi,in un altro c’è il suo profilo ,una mano è sul volante, l’altra indica arbitrariamente l’inizio e la fine del suo straparlare.Esordisce con una frase con cui potrebbe terminare un discorso incominciato anni fa :-“Non ci sono più le persone di una volta…vero signorina?Persone d’altri tempi siamo…nessuno più come noi”.

Io non ho alcuna intenzione di annuire.Non perché io sia un asociale ,ma perché so che si tratta della solita, triste, mirica :che può sembrare una lirica soltanto a chi non ne conosce la differenza . Poi c’è un sussulto,probabilmente una buca o un dosso sotto l’auto ,che mi dà uno scossone ,ma il tassista lo crede il mio annuirgli.Se ne compiace.


Sono lontani i giorni in cui mi lasciavo cullare dai racconti che D. narrava .La grigia barba che cresceva fin lì e poi più.Gli occhi indefinibili ,che avevano un colore sfocato e che sotto le luci della rivendita divenivano d’agata .


“Boom!”un altro scossone da sotto l’auto…e mi verrebbe da esser Gozzilla per alzarla e vedere cosa c’è!

Il tassista non si scusa nemmeno…evidentemente è abituato a fare motocross ,e per lui è importante solo evitare le buche con le ruote di sinistra …di quelle di destra non sa nemmeno l’esistenza.

Il tassista mi porge la mano,io invece gli do i soldi. Sì,dalle mie parti si paga con i soldi…ma perché, dalle vostre invece?


Sono di nuovo a casa,ma non c’è ombra di X…ah,già,l’ho parcheggiata dai suoi.

Sono sola allora ?

Accendo una voce amica ( perlomeno lo è più del ronzio di una lampadina che vuole fulminarsi nella stanza buia).Fanno il mio serial (telefilm) preferito stasera?Guardo la guida per accertarmene. No,lo fanno solo il martedì (DIAMINE!).

Mi assopisco un attimo…

Ho scritto un vocabolo incomprensibile su di un pizzo ,ma non volevo appuntare la parola priva di significato in sé,piuttosto il fatto che veste vagamente la parola che vorrei fosse …forse a furia di rileggerla me la ricorderà e potrò correggerla.

 

Oggi non ho alcuna calma nel maneggiare il coltello…forse perché ho tenuto troppo tempo l’armonica ad altezza del viso …mi e parso addirittura che questa suonasse come capovolta (il ché non c’entra niente con il fatto del sangue defluito via dalle mie braccia, ne con quanto ho detto fino ad ora (vaneggio?).

Fine prima parte

 
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