Creato da: AlessandroDeGerardis il 11/03/2008
La vita e la storia di Alessandro De Gerardis

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« LA MIA VITALA MIA VITA »

LA MIA VITA

Post n°10 pubblicato il 26 Marzo 2008 da AlessandroDeGerardis

Capitolo X

Le Pignacce

L’estate del 1971 me la ricordero’ sempre, oltre che per essere stata la prima trascorsa in via Podgora, anche per l’abbandono definitivo della spiaggia di Follonica, che mi aveva visto crescere. Ormai da quando abitavamo in citta’ era piu’ facilmente raggiungibile il litorale tra Marina di Grosseto e Principina a Mare. A Follonica andavamo solo nella settimana d’agosto in cui stavamo a casa dei miei nonni materni Guido e Ariella a Ribolla, ma l’usanza stava andando via via a sfumare a causa della salute sempre piu’ precaria di mia nonna, sofferente al cuore. Gia’ dai primi anni 70 infatti la madre di mia madre incomincio’ a fare la spola tra Ribolla e l’Ospedale della Misericordia di Grosseto, situato ancora nella storica sede accanto alla chiesa di San Francesco in centro;

Veduta laterale di San Francesco

poi quando usciva dall’ospedale trascorreva sempre qualche giorno da noi  per riprendersi un po’ prima di ritornare a casa sua. Ma l’abitazione di Ribolla rimaneva sempre piu’ vuota, poiche’ lei aveva frequenti ricadute e spesso tornava di nuovo in ospedale senza passare da Ribolla. Furono anni difficili per lei e pian piano si rese conto che da sola non ce l’avrebbe piu’ potuta fare.

Noi intanto eleggemmo la spiaggia de Le Pignacce come sostituta di quella di Follonica.

Le Pignacce

Si trovava esattamente a meta’ strada tra Marina e Principina ed era raggiungibile tramite una strada sterrata in mezzo alla fitta pineta; arrivati a un certo punto, la macchina andava parcheggiata tra i pini, perche’ la strada si restringeva in un viottolo e gli ultimi 400 metri si percorrevano a piedi portando l’ombrellone, le sdraio e gli asciugamani.  Il posto non offriva altro che natura pura, non c’erano infatti bar, stabilimenti o servizi, eventuali generi alimentari e bevande andavano portati da casa. In compenso nel 1971 c’era pochissima gente, la spiaggia era immensa e l’acqua pulita. La grande differenza rispetto al mare di Follonica era nell’acqua, qui subito alta e mediamente piu’ mossa, ma ormai ero grande, sapevo nuotare e andava bene cosi’.

Spesso effettuavo lunghe passeggiate raggiungendo Marina verso nord o Principina in direzione opposta, poi un bel bagno e di nuovo a casa. Di solito non ci trattenevamo nel pomeriggio, perche’ il mare si agitava troppo e facilmente volava la sabbia, meglio evitare.

Halina super 8

Quell’anno mio padre acquisto’ una cinepresa super 8 Halina, muta,  a fuoco fisso e senza zoom, molto semplice, aveva solo la possibilita’ di inserire o disinserire un filtro ambra interno per la luce diurna, e imparai a usarla subito, mi attirava piu’ della macchina fotografica.

Halina super 8 (spaccato)

Le prime riprese le facemmo proprio al mare, palcoscenico naturale di sicuro effetto e tra i primi cortometraggi ce ne fu uno girato anche nel vicino Monte Argentario a Porto Ercole, con il mare sempre protagonista. Che emozione attendere lo sviluppo della pellicola e poi assistere alla prima facendo frullare il proiettore, rigorosamente senza sonoro, che non riuscivo mai a far girare alla giusta velocita’. Ma il rito era entusiasmante, inimmaginabile per chi e’ nato vent’anni dopo di me! In quegli anni si stava delineando un’altra mia passione, quella delle riprese filmate appunto, che mi porto dietro tuttora, naturalmente con mezzi piu’ evoluti, ma che non darano mai le stesse emozioni… un po’ come le automobili di oggi.

 
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