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Salerno, 27.12.08
Sono le 9.40 quando scendo dal mezzo ATACS e mi reco verso il Palazzo della Provincia. La giornata è fredda, l'aria pungente, ma c'è un bel sole. I residui del giorno di Natale e Santo Stefano si fanno sentire, e, ancora mezzo morto di sonno, faccio quei pochi passi tra la fermata del bus e il grande portone d'ingresso del palazzo, avanti al quale sostano una macchina epoque ed un bus della Regione Campania, vuoti.
Entro, e l'usciere, cui chiedo dove si tiene la riunione dell' MPA (Movimento per l' Autonomia), mi risponde: " secondo piano, a sinistra". Salgo a piedi, e sull'uscio incrocio l'on. Gagliano che, indaffarato, mi rivolge un cortese cenno di saluto, e va velocemente via.
Ore 10. Puntualissimo, entro nel salone della riunione, ancora vuoto; mi chiedo se per caso abbia sbagliato a capire, ma un gruppetto di quattro persone che parlano tra loro nel vestibolo, mi convince che la riunione è proprio lì. Mi siedo, faccio una telefonata a mio figlio dicendogli che ha tutto il tempo di venire, e, chiudendo il cellulare, quasi mi pento di aver aderito all'invito di un amico a partecipare a questa riunione, che si profila purtroppo come tante altre di questi ultimi anni di scarso sentire politico. Mi sistemo meglio sulla poltrona, un'occhiata al grande e bellissimo quadro sulla sinistra, e mi appisolo.
Vengo svegliato da lì a poco da un gruppetto vociante di persone che entrano. Allora, decido di seguire l'esempio di una persona che vicino al balcone si sta godendo una sfera di sole e la vista della bella piazza antistante, sullo sfondo un mare azzurrissimo, lievemente increspato. Cominciamo a parlare. Si chiama Antonio, è anche lui un chimico come me, che però non si interessa di web... peccato! Però, scopro che abbiamo parecchie idee ed interessi in comune.
Poi, sono circa le 11, la scena cambia. Assieme al gruppo di testa dei parlamentari, entrano nel salone moltissime persone. Antonio mi chiede di andare a salutare l' On. Brusco, che lui conosce, e anch'io gli stringo la mano. Alla fine della riunione, restituisco la cortesia presentando lui ed il figlio Andrea al Senatore e amico Gaetano Fasolino, eletto ufficialmente e unanimamente coordinatore dell' MPA per la Campania all'inizio della stessa riunione.
Il Salone è gremito, ormai nessun posto all' inpiedi, nè in fondo al salone, e nemmeno su entrambi i lati; registro un segno di saluto di mio figlio, che mi segnala la sua presenza dal lato sinistro. Poi concentro la mia attenzione sui vari interventi.
Non intendo fare alcun resoconto, nemmeno un abstract, dei contenuti dei vari interventi. Per questo, ci sono i giornali (p.m., riportare segnalazione o link!); e poi, mi sembra prematuro. Piuttosto, desidero scrivere qualche rigo su alcune notazioni che, anche se personali, tuttavia hanno per me una grande importanza.
Dopo tanto tempo, in seguito alle cose ascoltate alla riunione, ho percepito in me stesso un cambiamento benefico.
Con questo MPA ritrovo un barlume di sogno politico, un revival minore di quello che provai quando Berlusconi apparve sulla scena politica italiana. Credo proprio che ridurrò il tempo dedicato al mio hobby culturale (leggi web, e siti dinamici), per seguire l'evoluzione di questo MPA con un approccio particolare. Penso che quando una persona è giunta all' età di avere dei nipotini, ed i giochi ormai sono fatti, se proprio vuol seguire da cittadino kantiano la politica, dovrebbe farlo con senso pragmatico e di grande verità verso se stesso e gli altri, come persona indipendente e autonoma, originale e libera, alla riscoperta e riaffermazione dei propri doveri e diritti non solo di cittadino italiano ma anche di persona del Sud, che vuole solo ristabilire un corretto e giusto equilibrio nella sua appartenenza al comune suolo patrio. Ma per carità, bando ai vecchi approcci sulla questione meridionale del passato, anche se nobilissimi, ispirati e di grande spessore intellettuale.
A mio parere, questo MPA vuole semplicemente un rearrangement dello status del cittadino del Sud a maggior beneficio di tutti i cittadini italiani; e ciò, esclusivamente con corretti strumenti politici, resi efficienti da una più concreta e illuminata visione politica, ma restando compatti nel più grande sistema politico del Popolo delle Libertà. In tal senso, la cosa mi interessa, e credo che ritornerò sull'argomento quando si discuterà in Parlamento del varo della nuova legge sul federalismo fiscale (vedi precedente articolo).
Per me, questo sarà il banco di prova dell'MPA.
Se non succederà nulla, e ancora voglio illudermi e sperare di no, vorrà dire che l'MPA andrà per la sua strada, ed io per la mia; tutto sommato, guadagnerò più tempo per i miei interessi, e fare una bella pagina web dinamica aiuta a non pensare.
Cicerone80
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