Creato da orta0 il 11/07/2007

Il mio tempo libero!

Stare lontano dal male e fare del bene..... nel silenzioso cammino!

 

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Ciò che escludi è la tua salvezza !

Post n°288 pubblicato il 28 Settembre 2010 da orta0

Se fai quello che hai sempre fatto
otterrai quello che hai sempre ottenuto.
Se la tua vita ti piace, perché allora ti lamenti?
Se la tua vita non ti piace, perché fai quello che fai sempre?
Perché la tua vita è nelle tue mani.

 

Quando hai un obiettivo, va avanti con tutto te stesso. Se credi in qualcosa, non farti deviare da niente: vai deciso per la tua strada e perseguitala.

Se qualcosa ti ha fatto vibrare il cuore, ti ha ridato vita, ti fa vivere, non lasciarlo per nessun motivo. L’importante è non abbandonare mai, bisogna dare delle lezioni, bisogna far capire che la destra non deve sapere mai cosa fa la sinistra, sii caritatevole, sii umano ma non lasciare che l’orgoglio si impadronisca di te!

 Non puoi dividere ciò che ti piace da ciò che non ti piace di te. Le parti di te che ami, che apprezzi, le doti belle, ecc. Le parti di te che non ti piacciono, quelle di cui ti vergogni, quelle che rifiuti, quelle che nascondi e che vorresti eliminare. Ma non puoi dividere la tua ricchezza dalla tua povertà, perché se lo fai ti condanni all’infelicità. Entrambe hanno bisogno di vivere dentro di te.  

Se non ascolti i tuoi bisogni, le tue intuizioni, i tuoi sogni, se non ascolti ciò che hai dentro, se fai finta di niente, se non lo vedi, tu ti crei il tuo inferno. La nostra vita dipende da noi, dal coraggio, dall’osare, dal credere a ciò che Dio ha posto in noi.

Tu hai un Bambino dentro di te (sei tu nella tua parte divina, luminosa): se non lo fai nascere, se lo fai morire, se lo lasci là, tu rinunci a vivere, ad essere ciò che puoi essere.

La Vita che c’è in te vuol vivere, vuol uscire, vuol nascere. Tu però, per paura, non la fai nascere: lei però vuol uscire. Per non sentirla tu ti devi anestetizzare, devi diventare sempre più insensibile. Allora lei urla di più perché vuol uscire ma tu cerchi di soffocarla, sempre per paura. E più lei urla e più tu devi diventare sordo: bene, viene un momento in cui non senti più nulla, in cui la crosta che tu hai messo è diventata troppo spessa e diventa insuperabile.

Il troppo tardi si riferisce a questa vita, perché in realtà in Dio nulla è mai troppo tardi. Ma in questa vita a forza di tralasciare e di non ascoltare tu puoi far morire Dio, il Dio in te.

Le perle più preziose e uniche sono non in ciò che conosciamo, in ciò che è accettato da tutti ma proprio in ciò che ci sembra impossibile, in ciò che rifiutiamo, in ciò che noi escludiamo.

 Hai bisogno di tenerezza. La mente dice: “Eh no, tu sei il capofamiglia, tu devi dare, tu non devi ricevere”. Ma cosa succede se per una vita non ricevi mai? Cosa succede se non vieni mai accarezzato? Cosa succede se non sei mai “bambino”? Cosa succede se fai sempre l’adulto che dà?

Hai bisogno di stare da solo. C’è un uomo che era commerciante e aveva sempre vissuto molto tempo lontano da casa. Non è che facesse chissà cosa fuori: ma aveva tempo per stare con sé, per guardare la tv, per stare con i colleghi, ecc. Quand’era a casa lui e sua moglie stavano benissimo e si amavano molto. Lui era felice di tornare e lei era felice di ritrovarlo. Un giorno lui va in pensione e quindi non è più in giro. Dopo un anno, lui fa un tumore al fegato. “Cosa gli manca?”, gli chiede il suo dottore. E lui, ridendo: “Il mio lavoro”. Il medico però lo prende sul serio. Così cambia: decide alcuni giorni la settimana di coltivare il suo orto a cento chilometri da casa: sta via, lavora la sua terra e quando torna a casa lui e sua moglie sono felici di ritrovarsi. Il tumore gli è passato. Non so se sia stato quello, però… Aveva tralasciato un valore, un bisogno (stare da solo), per lui fondamentale. Hai bisogno di essere autonomo.

Ma se non ci si ama, se si scappa da sé, che vita si può fare fuori di sé?

Se quando vedi questa cosa, ti fa male, ti fa soffrire, pensi che perché non la vedi, non ti faccia male? Mi chiedo: cosa accadrà nel tempo, negli anni, se tu sorvoli sempre dal guardarti dentro? Cosa accadrà se certe cose non vuoi affrontarle?

Cosa accadrà se non vuoi ascoltare le tue emozioni antiche, sepolte, lontane?

Cosa accadrà se non vuoi vedere che tu sei aggressivo, che a volte ferisci e che devi cambiare?

Cosa accadrà se pensi di essere così, che questo è il tuo carattere, che tu sei così?

Cosa accadrà se fai finta che siano tutte “stupidaggini” tutto ciò che sappiamo dell’animo e dello spirito, e non ti verifichi e non ti fai aiutare e non sviluppi e non evolvi?

Sai cosa accadrà. Accadrà che farai la fine del ricco.

Accadrà che tu, giorno dopo giorno, ti sarai creato il tuo inferno. E verrà un giorno in cui non ti sarà più possibile uscire, perché la crosta sarà così grossa e spessa che sarà invalicabile. Allora inizierai a dire: “Com’è duro vivere! Nessuno ti regala niente! L’amore: tutto finisce e tutto passa, poi! Sì, sì, belle parole, ma la realtà è un’altra!”.

 “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, diceva Fabrizio De Andrè.

C’era un uomo (di nome Ezechiele e che abitava a Cracovia) che faceva almeno una volta la settimana questo sogno: sognava che sotto il ponte del palazzo del re di Praga si trovava un tesoro nascosto. Ma lui abitava a Cracovia. Siccome però il sogno era ricorrente tutte le settimane, decise di andarci. Quando arrivò, scoprì con sgomento che il ponte era sorvegliato dai soldati giorno e notte. Sarebbe stato impossibile scavarvi la buca per trovare l’eventuale tesoro (ammesso che ci fosse, poi!). Tutte le mattine andava a vedere… ma non c’era niente da fare. Il capitano dei soldati, vedendolo per molte mattine, gli chiese che cosa facesse tutte le mattine lì. Il capitano quando sentì il racconto dell’uomo e del suo sogno, si fece una grande risata: “Ma lei crede a questi sogni? Ma come si può essere così stupidi? Pensi che anch’io ogni settimana sogno che vi è un tesoro sotto la stufa nella casa di un certo Ezechiele, che abita a Cracovia! Ma sarebbe stupido che lo seguissi, non gli pare! Tanto poi che metà degli uomini di Cracovia si chiama Ezechiele”. L’uomo ringraziò il capitano, tornò di corsa a casa sua, scavò sotto la sua stufa e, effettivamente, lì c’era un incredibile tesoro.

La differenza dove stà ? Credere ai propri sogni. Credere all’impossibile.
Credere in sé e al Tesoro che c’è dentro di sé.
M.P.

 

 
 
 
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Quando il saggio indica la luna
lo stolto guarda il dito.
La religione serve per portarti a Dio.
Altrimenti non ti serve.

 

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L'ANGELO

La sera quando i pensieri, i ricordi
Si fanno più intensi
Accendi una candela
Sarà la luce del tuo Angelo.
Nella penombra,Egli saprà farsi sentire
Saprà farsi ascoltare.
In quei momenti non avrai freddo
Ma sentirai la pelle d’oca,
sentirai nel tremolio della fiamma
il volteggiare delle Sue ali,
sentirai nel calore della fiamma
il Suo alito baciare il tuo viso.
Egli sorriderà hai tuoi sogni
E veglierà il tuo sonno.!
( michael)

 

 

ORME

Orme di piedi
sfiorano fili d'erba.
Orme in scia
alla ricerca del tempo
trascinano un ricamo
su quel prato decorato di fiori.
Petali riflessi nella notte
oscurano le stelle,
leggeri desideri sfiorano
la luminosità dell'anima.

 

 

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