La scala era perfettamente sicura,fissata a rotaie in alto e in basso,ma io la tenevo con entrambe le mani,per nessun altro motivo se non quello che istintivamente ti spinge a tenere una scala quando qualcuno ci sale.Feci anche un'altra cosa istintivamente,senza pensarci.Guardai.Quello che vidi non l'avevo mai visto prima,non in quel modo.Il suo posteriore,due pani dorati e tondi,un solco mozzafiato tra loro,e un ciuffo di peli che sembravano truciolato di ottone.Per tutta la vita mi ero soffermato a rimuginare e a ponderare sulla deprimente bruttezza di quella zona,avendola intravista soltanto sotto i vestiti di mia madre e delle mie zie,spaventosa come un nido di topi,scialba come i rifiuti che l'aspirapolvere risucchia,oscena ma obbligatoria,terribile confronto al quale prima o poi doveva sottomettersi ogni uomo.Non c'era da meravigliarsi che fosse un peccato guardarla,un peccato desiderarla,e un peccato ancora piu' grave penetrarla a meno di non essere sposato.Eppure eccola li' sulla scala,a un metro e mezzo sopra di me,una nuvola bronzea che fluttuava nella tenda della gonna,con la luce del sole che la colpiva attraverso i vetri sottili della finestra come se fosse stata elettrica,e io ne ero ipnotizzato.Poi sentii la sua voce:<<E' l'espressione piu' stupida che abbia mai visto in vita mia>>.Guardava in basso verso di me con un sorriso letale.Mi sentii pieno di vergogna ed ebbi un attacco di panico.Volevo correre fuori nella strada.Scese,e io indietreggiai tenendo gli occhi bassi.
Inviato da: johnfante1975
il 02/11/2010 alle 23:32
Inviato da: sara.princess1987
il 22/07/2010 alle 14:04
Inviato da: qualchevoltasuccede
il 24/11/2009 alle 19:15
Inviato da: sara.princess1987
il 12/09/2009 alle 16:05
Inviato da: sara.princess1987
il 31/05/2009 alle 13:42