Creato da prcgirl il 05/04/2006

GloriaPetrolo

CIRCOLO PRC "ILARIO MACRI'" DI CAULONIA; tinte rosse nazionali, internazionali e pacifiste;

 

 

LA VOCE DI GIOVANNI è ANCHE LA NOSTRA VOCE!!

Post n°51 pubblicato il 11 Gennaio 2007 da prcgirl

È stato detto più volte ma la nostra voce si è alzata soprattutto in seguito alla caduta della giunta Campisi; il percorso che nel nostro paese , ma non solo, ‘ndrangheta e organizzazioni segrete deviate di tipo massonico seguono è fortemente intrecciato. Ci si può perdere in una diatriba in cui vengono analizzate e criticate le modalità amministrative ma non bisogna sottovalutare quei limiti che ostacolano la buona volontà e l’ onestà morale di qualsiasi soggetto politico.

Mi chiedo: “in trent’anni in cui la classe dirigente cauloniese è sempre uguale cosa è stato fatto per arginare simili fenomeni? E poi quali strumenti sono stati adottati per frenare l’ azione massonica così ramificata sul territorio?”

Nulla, mi sembra di poter concludere, se si pensa che ad oggi sul nostro territorio si sente parlare di minacce che arrivano ad un giovane come Giovanni, uno di quelli che si è schierato apertamente contro questo fenomeno combattendolo in ogni modo senza nascondersi dietro i limiti che la paura e la mancanza di coraggio potrebbero imporre. La fine di un’ amministrazione che con il suo operato ha intralciato quegli interessi gestiti dai malaffare deve far riflettere.

Al compagno Giovanni , con il quale condivido il mio percorso politico ma anche umano, esprimo non solo la mia solidarietà e quella di tutto il circolo, ma anche l’ incoraggiamento a continuare perché lo stesso tono della minaccia ricevuta conferma che l’ azione intrapresa è efficace. Gli “amici” e i “fratelli” che si sono sentiti infastiditi dalla nostra azione facciano bene i conti con un dato: sul nostro territorio c’è una generazione stanca e insofferente verso questo stato di cose in cui ‘ndrangheta e massoneria anziché essere l’ “antistato” sono lo “stato”!! C’è una generazione che non ha voglia di chinare il capo e rassegnarsi ma che si indigna e agisce contro  illegalità e ingiustizie territoriali e non.

Giovanni non è solo nel suo cammino!

Ogni forza politica che voglia portare avanti dei progetti seri di amministrazione deve sapere che a Caulonia certi punti sono imprescindibili. Rifondazione Comunista continuerà lungo questo percorso; la lotta ai mafiosi e ai massoni che ci attanagliano ogni giorno oggi è sentita più che mai. La nostra voglia di scendere in campo non è arginata dalle minacce anonime di questi vigliacchi che non fermeranno la nostra voce e le nostre parole. Il tono di denuncia di quanto sta accadendo sarà alto e non saranno solo le passerelle della politica il teatro di queste denunce ma la diffusione capillare di informazioni che spesso non giungono a tutti nel nostro paese.

Nonostante siano state bollate come mere indagini a scopo conoscitivo quelle condotte da Cordova nel 1992, mostrano come il tessuto politico calabrese,  sia attraversato da infiltrazioni massoniche a molti dei suoi livelli. Il lungo elenco di “fra-massoni deviati” redatto da Cordova, per quanto non aggiornato  da molti anni, mette in luce molti nomi che si legano alla politica o alle più nobili professioni locali, Caulonia inclusa, ovviamente!

Ci è possibile avere un’ idea di come questo tipo di illegalità così ben organizzata e strutturata si muova e di come questi poteri occulti agiscano attraverso abusivismi edilizi, riciclaggio di denaro, mazzette e clientelismi vari.

I bersagli della lotta di questa generazione sono noti e con coraggio continueremo nel nostro cammino che è anche il cammino di Giovanni.

 
 
 

L' ERA VIRTUALE DELLA POLITICA CAULONIESE

Post n°50 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da prcgirl

Girando in rete ho notato come negli ultimi mesi quasi tutti i personaggi politici o interessati alla politica cauloniese si siano messi in rete....dico: bene!!!!...allora qualcosa può cambiare..salvo constatare che in ogni dove e in ogni tempo l' informazione non può essere che di parte...Ovviamente!!!!

La mia constatazione non vuole essere polemica; vorrei solo che in almeno uno di questi canali informativi oltre che giocare al "gioco della politica" e quindi strumentalizzare e a volte criticare anche giustamente l' operato di una classe amministrativa-dirigente si riuscisse anche a superare questo "limite" e si scendesse in campo ad osservare anche le altre cose che non vanno......ovvero i limiti veri che anche una classe dirigente volenterosa e onesta incontra nel suo percorso.

Ho letto critiche sensate e critiche strumentali, giustificazioni di voltabandiera, dichiarazioni di intenti per il futuro eppure non ho trovato nessuno che dicesse che certi poteri oscuri che gestiscono affari illeciti la fanno da padrone nel nostro paese e per capirlo non ci vuole molto.....basterebbe solo guardarsi attorno.

perchè si è sollevato il problema della cattiva gestione dell' ufficio tecnico e nessuno , se non il diretto interessato, ha ritenuto opportuno dibattere sulla questione????

Troppi interessi in ballo e spesso "la politica per il potere" per sopravvivere si allinea a certi fenomeni e li tollera convivendo con essi  in una sorta di limbo del quieto vivere del tipo "io non do fastidio a te e tu non ne dai a me" . Ogni membro di questo paese che si senta in diritto e in obbligo di amministrare per il "bene comune", come tanto ho sentito dire non può esimersi dall' affrontare il problema e il dibattito. Da 30 anni nel nostro paese la classe politica è quasi del tutto rimasta inalterata...sarà anche per via dello scarso interesse verso la tematica o per la quasi totale assenza di personaggi idonei a questo compito...ma io mi chiedo: Questa classe politica che volto nuovo ha dato al nostro paese in tutti questi anni??che speranze ha dato a chi si sente attanagliato dal peso del potere di certi ambienti in cui l' unico ideale è l' illecito arricchimento dei partecipanti? è stato forse dato spiraglio di speranza a quei soggetti, quelle famiglie, che non versano in ottime condizioni economiche, oltre al classico circolo vizioso del clientelismo politico nostrano per cui si riceve qualcosa in cambio della vendita del proprio diritto al voto, del proprio diritto di scelta????

Beh...riflettendoci mi pare di no...da che possa avere ricordi diretti e da quanto la situazione attuale dimostra niente di diverso e di significativo ha toccato questo paese!!!!

Allora perchè queste cose non vengono dette e raccontate da nessuno o da pochi??? Tutto è sottaciuto....si cerca continuamente di spostare l' attenzione su altri versanti. Ma la domanda sorge spontanea: come si può progettare seriamente di amministrare se prima non si tiene in considerazione lo stato dei problemi seri da affrontare?? si può pensare di vincere delle elezioni e ok, può anche accadere; ma l' onestà e la lealtà di una classe dirigente si troverà presto o tardi ad affrontare certi problemi.

La mano invisibile, non quella economica, ma quella di poteri ben organizzati che agiscono in segreto ha radici ben radicate nel nostro territorio........'ndrangheta e massoneria agiscono del tutto indisturbati e chi spesso scende in campo per contrastarle rischia molto! Chi ne parla viene schernito, denigrato e tutto il possibile è fatto per "tappare la bocca" ad una voce coraggiosa e spesso fuori dal coro!!!!!

Chiedo a chiunque si senta interessato e toccato dai problemi di Caulonia di passare anche solo per pochi attimi con il pensiero su questi temi, di realizzare quanto niente cambierà fin quando anche la classe dirigente non prenderà atto di questa situazione e deciderà di affrontare il problema!!!!!

Riporto per inciso delle considerazioni di Cordova al libro "Oltre la cupola. Massoneria mafia politica": 

  "Eppure i risultati conseguiti, pur tra tante difficoltà, avevano consentito di riferire alla Commissione parlamentare antimafia che la massoneria deviata è il tessuto connettivo della gestione del potere, e ciò sia per la natura  che per il numero delle attività illecite e degli interessi accertati, sia per la qualità e il numero dei personaggi coinvolti, tutti occupanti appunto posti di potere , e costituenti un enorme partito trasversale ramificato non solo in tutto il territorio nazionale, ma collegato con corrispondenti o analoghe organizzazioni in tutto il mondo. Situazione tanto più preoccupante quanto, per l’attuale crisi delle istituzioni e dei partiti, la massoneria deviata occuperà, ed occultamente, anche gli spazi lasciati liberi da essi.

   In conclusione, come ho ripetutamente affermato in ogni occasione, ritengo che la società italiana sia nelle mani di inesplorati gruppi occulti di potere e di altre consociazioni e congregazioni e che solo di tanto in tanto, e unicamente in occasione di vicende eclatanti, se ne renda conto. Per dimenticarsene immediatamente dopo, spesso perché l’attenzione è subito distolta o sviata da altre vicende: come abitualmente avviene nel nostro Paese, in cui la memoria è corta e non si va oltre l’episodio contingente".  

  PS: Spero di meritare un titolo meno estremista a queste mie considerazioni se verranno riportate sul sito dell' associazione Airone!!!!

   

 
 
 

DAL TRASFORMISMO ALLA MANO INVISIBILE DEI POTERI MAFIOSI!!!

Post n°49 pubblicato il 17 Dicembre 2006 da prcgirl

COSA ACCADE IN UN PAESE QUANDO LE SCELTE AMMINISTRATIVE VOLTE AL CAMBIAMENTO TOCCANO INTERESSI DI UOMINI CHE DA ANNI GESTISCONO CON UN POTERE CHE NON è POLITICO NELLA FORMA ........

SUCCEDE CHE OGNI SPERANZA DI CAMBIAMENTO SVANISCE E IL TUTTO CON IL BENEPLACITO DI QUANTI IN QUESTA SITUAZIONE CI SGUAZZANO COMPIACIUTI NELL' OTTENERE UN POSTO AL SOLE CHE ALTRIMENTI NON AVREBBERO PIù AVUTO......

SUCCEDE CHE CHI DA ALTRI EMISFERI DELLA POLITICA CHE ESULANO DA QUELLA MERAMENTE CAULONIESE, HANNO LA POSSIBILITà DI BLOCCARE CERTE MANOVRE DICHIARINO SEMPLICEMENTE DI NON VOLERNE SAPERE NIENTE E DI PREFERIRE CHE SI GIOCHI UN' ALTRA PARTITA...MAGARI ASPETTANDO DI OTTENERE IL POTERE DI SCELTA DI UN CANDIDATO A SINDACO...CHE SIA MAGARI IL TROMBATO DI PRECEDENTI ELEZIONI PROVINCIALI O IL FANTOCCIO DI ANNI DI AMMINISTRAZIONE PASSATI.....

SUCCEDE CHE I VIGLIACCHI, I VENDUTI DI TURNO ESISTONO SEMPRE E DI QUESTO QUEI POTERI FORTI CHE NECESSITANO DI SBOCCHI NEI LORO AFFARI, NE TRAGGONO VANTAGGIO ...E UNA VOLTA INDIVIDUATO L' ANELLO DEBOLE DI UNA CATENA ...PPPPAAA...IL GIOCO è FATTO.....LE MANOVRE RIESCONO!!!!

Il primo termine che mi è venuto in mente stamattina una volta sveglia è stato quello di rivoluzione!! Ho sognato fino ad oggi che qualcosa sarebbe cambiato a caulonia e nell’ ambito delle amministrazioni pubbliche in generale e poi stamattina, alla luce di quanto è avvenuto ieri, mi sono svegliata da un sogno che avrei voluto vedere realtà se avesse sortito l’ effetto desiderato. Un sogno in cui la ribellione generale di tanti avrebbe scoperchiato le varie scatole nere di quegli ambiti in cui la gattopardesca visione della vita la fa da padrone.

In questo contesto oggi non è solo il nostro paese ad essere sconfitto e a dover scontare per chissà quanti anni il peso di quanto sta succedendo ma anche la politica perde quasi ogni sua valenza e credibilità di azione. Quando finalmente una pietra miliare stava per essere messa nel processo di cambiamento amministrativo dei meccanismi che non credo di poter definire politici si sono messi in gioco per fermare il tutto. Se si fosse trattato di una mera ridefinizione degli equilibri politici forse sarebbe stato anche accettabile pur se non condivisibile; come del resto è avvenuto anche nei mesi scorsi. Ma ad oggi in un quadro in cui i soggetti politici di questa amministrazione, coloro che si identificano in un partito, sono rimasti al loro posto i cambiamenti dove si sono registrati? Sono andati a depositarsi in qualche altro contesto; in quei contesti in cui la democrazia  c’ entra ben poco, o meglio entra in gioco solo al momento della conta dei numeri.

È avvilente registrare la sconfitta della democrazia e della politica. La pagina di storia cauloniese oggi si ferma a riflettere su una sconfitta i cui effetti si ripercuoteranno sulla vita del paese e dei cittadini per molti anni……ma soprattutto sulle coscienze di chi ha contribuito con le sue posizioni ad oscurare le speranze di un’ alternativa necessaria e dovuta per Caulonia.

Non mi va di accettare silenziosamente quanto sta avvenendo e di rassegnarmi pacatamente al pensiero che un domani migliore non ci sarà!!! Nonostante probabilmente si tratterà di un confronto impari e prolungato nel tempo la nostra voglia di batterci non si è esaurita e ogni via legale che possa portare alla luce la verità verrà perseguita!!!!

 
 
 

Post N° 48

Post n°48 pubblicato il 14 Novembre 2006 da prcgirl

Per quanto concerne la polemica innescata in questo ultimo mese nella politica locale cauloniese il pensiero che mi sento di esternare può per il momento sintetizzarsi con una sola espressione:

TRASFORMISMO!!!!

Questo è quello che spesso è stato scritto nelle pagine della nostra storia politica nazionale, regionale, provinciale e perchè mai Caulonia avrebbe dovuto astenersi dal farlo?? era un calabrese come noi a scrivere che si cambia tutto per non cambiare niente in questa nostra terra, e anche se connaturata ad un forte senso pessimistico che non serve per sanare i problemi, questa frase racchiude l' essenza di quella che è la storia politica di molte figure del nostro tempo.

 
 
 

Post N° 47

Post n°47 pubblicato il 14 Novembre 2006 da prcgirl

ECCO L' ORDINE DEL GIORNO APPROVATO IN SENO AL CONSIGLIO COMUNALE

 

Al Presidente del Consiglio Comunale




Oggetto: Ordine del Giorno sulla soppressione dei treni a lunga percorrenza

IL CONSIGLIO COMUNALE DI CAULONIA

PREMESSO che:
· A decorrere dal 9 dicembre 2006 Trenitalia sopprime tutti i treni a lunga percorrenza per Milano, Roma e Torino;
· In particolare la soppressione riguarderebbe il treno n. 750 Reggio Calabria - Milano e n. 766 Reggio Calabria -Torino e, comunque, qualora non dovessero essere completamente soppressi verrebbero considerati periodico, cioè le ferrovie decideranno se e qundo metterli in servizio nel corso dell´anno;
· Verrà, inoltre, cancellato ili treno n. 890 Reggio Calabria - Roma, mentre il n. 895 Roma Termini - Reggio Calabria verrà completamente abolito;
· Per arrivare sulla fascia jonica si dovrà prendere il treno Espresso da Roma Tiburtina per Villa San Giovanni, da Villa San Giovanni prendere il treno regionale n. 3663 fino a Reggio Calabria e da Reggio Calabria prendere il treno regionale n. 3744 con direzione Monasterace - Stilo;
· Tale scelta comporterebbe che si raggiunga Monasterace alle ore 10,47, partendo alle ore 23,28 da Roma Tiburtina (non più da Tremini) impiegando quasi 12 ore di viaggio;
· Sarebbero previsti anche tagli per molti treni regionali ed in particolare per quelli in partenza da Monasterace e diretti a Reggio Calabria ed a Lamezia Terme;
· Tali scelte comporteranno la chiusura definitiva della linea ferroviaria jonica con la conseguente negazione del diritto civile e sociale alla mobilità, il definitivo isolamento di questa parte del territorio calabrese, tenendo anche in considerazione le già disastrose condizioni della SS 106, ed il definitivo blocco di qualsiasi ipotesi di sviluppo e di crescita;

TUTTO CIO´ PREMESSO E CONSIDERATO

CHIEDE

al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dei Trasporti, al Presidente della Giunta Regionale ed all´Assessore Regionale ai Trasporti di intervenire nei confronti di Trenitalia S.p.A. per impedire la soppressione dei treni in premessa indicati.

 

Caulonia

13 novembre 2006

 

 
 
 

Post N° 46

Post n°46 pubblicato il 14 Novembre 2006 da prcgirl

Partito della Rifondazione Comunista

 

 

Circolo “Ilario Macrì” – Caulonia , Reggio Calabria

 

 

Comunicato Stampa

Caulonia    14 novembre 2006

 

Siamo stati abituati negli ultimi anni a sentir parlare spesso della necessità di “grandi opere” che permettano al meridione, ed in  particolar modo alla nostra regione di intraprendere un più serio percorso di sviluppo economico; allo stesso modo da anni sentiamo stridere fortemente tali visioni con quelle che sono le reali necessità del nostro territorio che più che di un “Ponte sullo Stretto” ha bisogno di una rete stradale statale che non venga più definita come una strada della morte e di un ammodernamento della rete ferroviaria che specie sulla costa jonica sconta oggi forti ritardi.

Negli ultimi anni nulla è stato fatto per la messa in sicurezza della strada statale jonica 106  e di recente si sta anche cercando, tramite strategie lente ma chiare nel loro intento, di eliminare dei collegamenti ferroviari necessari  al fine di spergiurare uno stato di isolamento della fascia jonica calabrese.

 

Stante infatti le notizie disponibili dal prossimo mese di dicembre Trenitalia sopprimerà tutti i treni a lunga percorrenza per Milano, Roma e Torino con conseguente allungamento della durata media di un viaggio per raggiungere la fascia jonica; e comunque nella  più rosea delle ipotesi, la stessa si riserverà la facoltà di garantirne solo la loro periodicità minando dunque un fondamentale diritto civile e sociale alla mobilità di ogni singolo individuo. Progetti dunque che non possono in alcun caso porsi come motori di sviluppo o di crescita per il nostro territorio.

 

È per queste ragioni che Rifondazione Comunista ha ritenuto opportuno di presentare attraverso il proprio portavoce in seno al consiglio comunale, l’ assessore Giovanni Maiolo, un ordine del giorno, votato all’ unanimità, per la richiesta al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dei Trasporti, al Presidente della Giunta Regionale ed all’ Assessore Regionale ai Trasporti di intervenire nei confronti di Trenitalia S.p.A. per impedire la soppressione dei treni indicati.

Il Segretario di Circolo

Gloria Petrolo           

 

 
 
 

Post N° 45

Post n°45 pubblicato il 07 Novembre 2006 da prcgirl

PER I CURIOSI E PER GLI ATTENTI OSSERVATORI DELLA POLITICA CAULONIESE SI INVITA AD UNA INTERESSANTE LETTURA DEL COMMENTO DEL 26 MAGGIO 2004 SUL SITO WWW.CAULONIA2000.IT 

 
 
 

REPLICA AI PROGRESSISTI

Post n°44 pubblicato il 07 Novembre 2006 da prcgirl

CAULONIA: DELLE MAGNIFICHE SORTI E PROGRESSISTE

 

Cari cittadini,

con sincero disorientamento, e non senza una punta di pruriginoso fastidio, replichiamo al manifesto dei nostri, ahinoi non più, collaboratori amministrativi, affetti da una misura così sovrabbondante di illuminato progressismo, che la metà sarebbe bastata. Replichiamo non tanto per una nostra personale allergia alle menzogne gratuite, e neanche perché, disinteressandoci con spassosa spigliatezza alla pulizia del paese, ai lavori del Centro Storico, alla realizzazione di importanti opere pubbliche, al governo dei dipendenti comunali, nonché alla prevenzione del secondo dissesto, ci resti un congruo numero di ore libere, ma semplicemente perché siamo dei galantuomini, e la nostra nobiltà d’animo ci impone di afferrare il polso di chi ce lo porge. Specie se si tratta di un polso così elegante e progressista.

Dunque veniamo a sapere da un manifesto autografo che i Progressisti sono caduti dal pero e si sono fatti male. Al coccigee (osso sacro), per la precisione. 

Pare che i Progressisti abbiano tanto lavorato per questa Amministrazione, sperando in una gestione efficiente, democratica e popolare del paese, ma che quando si siano resi conto che essa era ben altra cosa e che, per di più, aveva un piglio padronale, l’abbiano prima invitata a cambiare metodi, poi criticata apertamente, alla fine siano passati all’opposizione, per ricongiungersi finalmente all’altra metà del cielo, da cui si erano separati troppo prematuramente. Un comportamento chiaro, lineare, senza ambiguità. E, udite udite, sapete chi ha spinto a questo fatale e definitivo passo gli sprovveduti Progressisti? Quei mascalzoni comunistacci di Rifondazione.

Nonostante l’endemica carenza di fosforo, ricordiamo distintamente che due anni fa il gruppo indipendente dei Progressisti si è tanto prodigato per la costruzione della lista civica “Alternativa per Caulonia”, impegnandosi per la realizzazione di un serio cambiamento nel nostro paese che sarebbe dovuto passare attraverso la “messa fuori gioco” dallo scenario politico, di un cosiddetto “comitato  d’affari” (parole usate dai Progressisti in uno degli ultimi comizi elettorali delle passate comunali e negli ultimi anni di opposizione) che per anni ha governato il paese secondo “regole utilitaristiche e clientelari”.

Di fronte alla necessità di sconfiggere tale comitato i Progressisti si sono resi promotori di una lista civica e dinanzi alle ritrosie manifestate dal nostro partito ad aderirvi, si sono prodigati senza tregua per convincerci della necessità di fronteggiare compatti l’egemonia di questi pericolosi nuovi padroni chiedendoci di rinunciare a qualsiasi appartenenza politica “per il bene del paese”. Fu difficile convincerci ma alla fine cedemmo ed assecondammo le giuste osservazioni dei Progressisti, perché il comitato d’affari impauriva anche noi, ed il paese esigeva comportamenti responsabili.

Ora i Progressisti non temono più il comitato d’affari, ma anzi lo lusingano, e precipitati fragorosamente dal pero, urlano alla luna, chiedendo ai “compagni di Rifondazione” perché li abbiano sedotti ed abbandonati, spingendoli ad accelerare la loro uscita dall’Amministrazione. Ma d’altra parte, la pubblicazione di un manifesto del genere si spiega da sé: dopo aver completamente ribaltato la propria linea politica nel giro di pochi mesi e sconfessato pubblicamente le alleanze elettorali, e conseguentemente, il mandato dei cittadini, a dispetto di ostentati proclami di “fedeltà al paese”, i Progressisti annaspano in acque impervie, e si ritrovano in evidente difficoltà, e le consolazioni dei loro amici del comitato d’affari sembrano non sortire alcune effetto sull’animo progressista.

Noi, aspettando che cali il sipario, applaudiamo rapiti ed estasiati, e vorremmo alzarci in piedi e chiedere il bis, nonostante l’ingente tasso alcolico (roba da cirrosi epatica) del loro manifesto. Prendiamo atto, ad ogni modo, dell’enorme influenza che Rifondazione esercita sulle scelte politiche dei Progressisti, ed anzi cogliamo l’occasione per scusarci con la cittadinanza tutta perché avremmo potuto e dovuto influenzarli meglio: meno chiacchiere e manifesti, di cui si dimostrano inarrivabili maestri, e più concretezza amministrativa.

I Progressisti si riuniscano e decidano liberamente cosa vogliono fare da grandi. Poi ci facciano sapere. Magari ci mandino un messaggino, ci scrivano una mail. Impazienti, attenderemo questa loro ennesima esuberante illuminazione. E poi, sommersi dalla nostra festante approvazione con tanto di lazzi e pacche sulle spalle, accompagnati da tanta contagiosa ilarità, si facciano da parte. Chè l’amministrazione di una città così sfortunata come Caulonia, assolutamente non bisognosa di egoismi e schizofrenie, è cosa diversa. Nel frattempo, giusto per ingannare l’attesa, possono disputare qualche partita a “padrone e sotto” col comitato d’affari.

 

CIRCOLO PRC “ILARIO MACRI’”

 
 
 

POLEMICA NELLA POLITICA CAULONIESE

Post n°43 pubblicato il 07 Novembre 2006 da prcgirl

CAULONIA:

UN COMUNE CON UNA CATTIVA AMMINISTRAZIONE

 

Cittadini,

il paese non si pulisce, i lavori del Centro Storico sono abbandonati a se stessi, importanti opere pubbliche, che potrebbero essere realizzate subito, sono state dimenticate, i dipendenti comunali non sono governati, il secondo dissesto potrebbe esplodere da un giorno all’altro. A fronteggiare questa situazione vi è un gruppo di uomini che si è trovato il Comune nelle mani senza avere svolto, nei cinque anni precedenti, tranne che negli ultimissimi mesi, alcun lavoro politico per farsi delle idee sul governo del paese.

Il nostro giudizio critico sull’attuale Amministrazione è rafforzato dall’insensibilità politica che noi riscontriamo in qualcuno degli uomini della maggioranza che governa il Comune in virtù di una vittoria elettorale conseguita con il lavoro ed il credito politico di altri e va avanti come se nulla fosse. E’ difficile, riandando indietro con la memoria, trovare a Caulonia una situazione così ambigua.

Tutti dovremmo rifletterci meglio, anche i compagni di Rifondazione Comunista, l’unica forza di sinistra radicale ed antagonista che c’è a Caulonia. Con essi vorremmo riflettere su questo paradosso, e su altri aspetti della nostra vicenda politica. Anzitutto sulla circostanza che l’attuale Amministrazione Comunale, sin dal primo minuto, egemonizzata da una cultura di destra, elitaria, antipopolare e antidemocratica, rappresentata non tanto dall’assessore di Alleanza Nazionale, che pure ha il suo peso, ma dagli ambienti intorno a cui ruota la Giunta. L’uscita dalla maggioranza dei Progressisti ha, giocoforza, spostato gli equilibri politici ancora più a destra. C’è una domanda che vorremmo rivolgere ai compagni di Rifondazione Comunista: perché, prima ci hanno spinto ad uscire dalla maggioranza e poi, dopo che ne siamo usciti, hanno ribaltato la loro linea politica diventando la componente più fedele alle scelte del Sindaco?

Noi saremmo usciti in ogni caso, ma perché ci hanno premuti ad affrettare questa decisione se avevano in mente di muoversi in una direzione completamente opposta? Un’altra domanda ancora: vista l’impopolarità di questa Amministrazione, non rischiano, identificandosi totalmente con essa, di gettare un’ombra su tutta la sinistra a Caulonia, essendo Rifondazione Comunista, non una forza qualsiasi ma una fondamentale componente della sinistra italiana?

Noi Progressisti abbiamo tanto lavorato per questa Amministrazione, sperando in una gestione efficiente, democratica e popolare del paese. Quando ci siamo resi conto che essa era ben altra cosa e che, per di più, aveva un piglio padronale, l’abbiamo prima invitata a cambiare metodi, poi abbiamo cominciato a criticarla apertamente, alla fine siamo passati all’opposizione. Un comportamento chiaro, lineare, senza ambiguità.

Qualcuno pensava che, avendo noi fatto l’opposizione intransigente all’Amministrazione Lia, saremmo stati accomodanti con l’attuale. Niente e nessuno ci può allontanare da una linea di fedeltà al parse, l’unica fedeltà che conosciamo. Altri uomini della maggioranza nutrono le stesse nostre convinzioni, ma non riescono a trarre tutte le conseguenze. Non ci rimane che aspettare.

 

Caulonia, 24 ottobre 2006                                                                   I Progressisti

 
 
 

IL PIU' GRANDE ASSESSORE DELLA STORIA

Post n°42 pubblicato il 04 Novembre 2006 da prcgirl

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Don Chisciotte: Sancho ascoltami, ti prego, sono stato anch'io un realista,
ma ormai oggi me ne frego e, anche se ho una buona vista,
l'apparenza delle cose come vedi non m'inganna,
preferisco le sorprese di quest'anima tiranna
che trasforma coi suoi trucchi la realtà che hai lì davanti,
ma ti apre nuovi occhi e ti accende i sentimenti.
Prima d'oggi mi annoiavo e volevo anche morire,
ma ora sono un uomo nuovo che non teme di soffrire... 

Sancho Panza: Mio Signore, io purtoppo sono un povero ignorante
e del suo discorso astratto ci ho capito poco o niente,
ma anche ammesso che il coraggio mi cancelli la pigrizia,
riusciremo noi da soli a riportare la giustizia ?
In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre,
dove regna il "capitale", oggi più spietatamente,
riuscirà con questo brocco e questo inutile scudiero
al "potere" dare scacco e salvare il mondo intero ?

Don Chisciotte:Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro ?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà ?

Il "potere" è l'immondizia della storia degli umani
e, anche se siamo soltanto due romantici rottami,
sputeremo il cuore in faccia all'ingiustizia giorno e notte:
siamo i "Grandi della Mancha",
Sancho Panza... e Don Chisciotte !

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CARA COMPAGNA

immagine Il Partito è un uragano denso
di voci flebili e sottili
e alle sue raffiche
crollano i fortilizi del nemico.
La sciagura è sull' uomo solitario,
la sciagura è nell' uomo quando è solo.
L' uomo solo
non è un invincibile guerriero.
Di lui ha ragione il più forte
anche da solo,
hanno ragione i deboli
se si mettono in due. Ma quando
dentro il Partito si uniscono i deboli
di tutta la terra
arrenditi, nemico, muori e giaci.
Il Partito è una mano che ha milioni di dita
strette in un unico pugno.
L' uomo ch' è solo
è una facile preda,
anche se vale
non alzerà una semplice trave,
ne tanto meno una casa a cinque piani.
Ma il Partito è milioni di spalle,
spalle vicine le une alle altre
e queste portano al cielo
le costruzioni del socialismo.
lì Partito è la spina dorsale
della classe operaia.
Il Partito è l' immortalità
del nostro lavoro.
Majakoskij

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Non saremo stretti parenti ma se lei è capace di tremare di  indignazione per ogni ingiustizia compiuta al mondo allora saremo compagni...il che è più importante.

 

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Dalla "Gazzetta del Sud" del 20 maggio 2007:

Prendiamo atto di quanto affermato e che la candidata della lista ... non si sarebbe ritirata dalla competizione  elettorale, pur avendo chiesto e ottenuto  che il suo nome e la sua foto "sparissero" dai manifesti, come da noi documentato. Una candidata che rifiuta la pubblicità: messa così sembra una sceneggiatura, degna di Camilleri. La classica pseudorealtà che supera la fantasia. Si, sorridiamo, che è meglio.

 
 

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