PRESENZA

LA GUERRA QUOTIDIANA

Le immagini di guerra arrivano nelle nostre case e ci interrogano concretamente sul destino dell'umanità. Ogni guerra ci riguarda, ci interpella, ci scuote , ci giudica. Soprattutto la "polveriera mediorientale" ci costringe a prendere una posizione. E' difficile dare un giudizio su quello che sta succedendo se ci sfuggono i termini della questione arabo-israeliana. Senza tenere conto della storia si rischia la smemoratezza. Nelle piazze si bruciano le bandiere con la stella di Davide e uno si immagina che si tratti di estremisti. Poi parli con quelli che non vanno in piazza e senti dire cose orribili e sconce. Qualcuno arriva a equiparare ebrei e nazisti. Poveri noi. L'opinione pubblica è abbagliata dai bambini che spesso i terroristi di Hamas usano come bersagli. Bambini trascinati in una sporca guerra che vuole cancellare Israele. Il dramma è che tra gli opinionisti non trovi uno che descrive con realismo la faccia di Hamas che è un'organizzazione terrorististica, che ha fatto un colpo di stato contro l'Autorità palestinese eliminando i moderati palestinesi. E' difficile trattare con un'organizzazione che ha come obiettivo primario l'eliminazione di Israele. Questo non significa giustificare operazioni di pulizia contro i terroristi che arrivino a coinvolgere i civili. Hamas voleva e vuole una guerra permanente altrimenti non avrebbe lanciato missili a ripetizione sugli ebrei. La risposta di Israele è naturale. Non possiamo giustificare vittime e obiettivi civili, ma non possiamo accettare la logica teroristica che vuole cancellare Israele nel Medioriente. Spesso si ha la sensazione che si voglia distruggere Israele ed impedire nello stesso tempo la nascita dello stato palestinese.