Tutti insieme ci troviamo in una selva oscura. Attraversiamo la giornata dentro questa selva oscura. I ragazzi respirano questo buio. Gli adulti censurano questo buio. Noi siamo dentro. Per come concepiamo i rapporti. Per come concepiamo l'affettività e il lavoro. Questo buio irrompe all'alba. C'è un prolungamento della notte. In questo buio emerge tutta la consistenza della persona. Ci adagiamo al buio per non vedere. Ci parliamo senza che il cuore si metta in moto. Maledetta abitudine che ci ha murati vivi. Per uscire dal buio c'è bisogno di alzare lo sguardo. Gli occhi riprendono il loro ruolo nello sguardo. C'è bisogno di alzare lo sguardo. Altrimenti rimaniamo impantanati. Altrimenti il nostro desiderio si spegne. Quante volte sperimentiamo questo lento spegnimento. Quante volte rincasiamo determinati dal nostro buio. Quante volte il nostro male diventa la nostra tomba. L'inferno esiste in questa terra. L'inferno del nostro io ripiegato. L'inferno dove troviamo tutta la gamma dei nostri errori. Possiamo uscire da soli e con le nostre forze da questo inferno? In questo inferno c'è il non senso e lo spegnimento della speranza. Chi non desidera la baldanza? Chi non desidera qualcosa di bello? Chi non desidera essere felice?
Inviato da: sammmyz1981
il 20/06/2012 alle 22:24
Inviato da: angeloluciorossi
il 02/12/2010 alle 19:22
Inviato da: AmmiraglioLanglais
il 01/12/2010 alle 15:43
Inviato da: liber14
il 31/10/2010 alle 16:08
Inviato da: liber14
il 20/08/2010 alle 19:02