Ieri ho comprato il libro di Pierluigi Battista sui conformisti. Nella prefazione si legge: "Gli intellettuali "irregolari", in fondo, sostengono cose molte semplici e lineari: anche per questo non esercitano molta attrazione e suscitano poco entusiasmo.I conformisti sanno addobbare i loro discorsi con l'enfasi della profondità...". Tra gli irregolari cita George Orwell,Albert Camus, Georges Bernanos. Tra i conformisti cita Bertolt Brecht che di fronte alla mattanza degli anni staliniani afferma: "Più innocenti sono, più meritano una pallottola in testa". Invece Orwell sfidò la sordità degli intellettuali del suo tempo che potevano ma non volevano vedere il Gulag che imperversava nella patria del socialismo realizzato. Persino il conformista Italo Calvino descriveva Orwell come "un libellista di second'ordine" e rimproverò aspramente l'amico Geno Pampaloni, colpevole di aver recensito favorevolmente 1984, dimostrando così inappellabilmente di non essersi "premunito dal'infezione di uno dei mali più tristi e triti della nostra epoca:l'anticomunismo". Mi fermo qui. E' amara la constatazione sulla cultura di sinistra che ha smesso di pensare e quella di destra che non riesce nemmeno a cominciare...E' arrivato il tempo di una ripresa di responsabilità culturale nelle scuole e nelle nostre città. Presenza solo presenza attraverso minoranze creative.
Inviato da: sammmyz1981
il 20/06/2012 alle 22:24
Inviato da: angeloluciorossi
il 02/12/2010 alle 19:22
Inviato da: AmmiraglioLanglais
il 01/12/2010 alle 15:43
Inviato da: liber14
il 31/10/2010 alle 16:08
Inviato da: liber14
il 20/08/2010 alle 19:02