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UNA POESIA DI TRILUSSA
Post n°74 pubblicato il 30 Maggio 2015 da lgcasc
A chi tanto e a chi gnente! Trilussa Da quanno che dà segni de pazzia, povero Meo! fa pena! E' diventato pallido, secco secco, allampanato, che nun se pô guarì: lui s'è affissato d'esse un poeta, d'esse un letterato, ch'è la cosa più peggio che ce sia! - Dice ch'er gran talento è stato quello che j'ha scombussolato un po' la mente pe' via de lo sviluppo der cervello... Povero Meo! Se invece d'esse matto fosse rimasto scemo solamente, chi sa che nome se sarebbe fatto! |
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