A 5 mani

Buongiorno a tutti ci si trovanl pomeriggio :)

Sei una bovara

Grazie altrettanto! :)

E prima c'era l'adulterio ora c'è la navigazione socialiana, vuoi mettere la differenza tra le corna reali con quelle virtuali?!Ma che bel post super attuale Mel!! Buona giornata ;))

Meglio quelle reali fatte di carne, ossa e avorio...(di corno naturalmente);)Sera Eli.

Buongiorno Mel :-)

Sera Gio' ;)

ora ci sono i social che alimentano i bovaristi!!! e quanti cornuti ahahhaah!!! buongiorno Melina! smackkkkkkkkkkk

E vabbe' Tina,invirtual si e' un po' meno cornuti :)

Giusto, condivido...e si creano tutte le scuse ad hoc solo per non dire che non hanno voglia di cambiare le cose, lamentarsi è molto più comodo! baciotto, Mel!

A volte non si possono cambiare le cose pur volendo,dietro ogni storia ci son diverse storie mia cara Phon ;)

Praticamente si costruiscono attorno a se un castello di frottole? occhio che l'imu per la seconda casa ancora non è stata abolita ahahah. Un sorriso Cocò.

Zitt Coco' facciamo finta che sia vero quello che ti dico...(Celentano docet):)

Ce n'è una marea...è un'epidemia...

Tiffola,ma non e' che pure noi siamo un po' bovaristi?Mi sta a veni' un dubbio,sai e' che forse ci crediamo blogger e non lo siamo!Mah!;)

Ogni singola donna ha dentro di sé il potenziale per approdare a versioni di femminilità accettabili, forse non così distanti dalla nozione di felicità che Emma per un attimo sfiora. E', però? necessario un coraggio non indifferente per mettere in discussione i vari aspetti della femminilità, che siamo abituate a considerare parte della nostra personalità, dandoli per scontati. In questa dolorosa analisi del traviamento del nostro spirito è necessario non trascurare neppure i patti faustiani che abbiamo stretto con l'ordine sociale in cui viviamo. Lungo il percorso che sfocerà in una femminilità adulta normale e socialmente accettabile, scartiamo molte possibili forme di esistenza. Anche se non le scegliamo, esse non si cancellano e continuano ad "abitare" la vita che abbiamo deciso di vivere. Qualche volta, come Emma Bovary, immagineremmo che la nostra vera vita sia quella che non abbiamo vissuto. Emozioni senza nome ci scuotono il petto e noi ci domandiamo che cosa possano mai essere. Immaginiamo di aver interpretato, in passato, gli infiniti ruoli della commedia umana, di essere state sincere con noi stesse e di non aver tradito i nostri talenti. Per una donna, oggi come ai tempi di Emma Bovary, espletare ed esprimere la pienezza della propria sensualità, delle proprie ambizioni, capacità emotive e intellettuali, responsabilità sociali, virtù di tenerezza, comporta innumerevoli rischi e una modificazione addirittura rivoluzionaria delle condizioni che la mortificano e la tengono prigioniera. Oppure la nostra eroina può continuare a tentare di trovare il suo posto all'interno del sistema vigente, consegnandosi così, per il resto dei suoi giorni, alla schiavitù di uno stereotipo di normalità femminile o, se preferita, della perversione. Luoise J. Kaplan

Cara Ines,come la volti e come la giri passi dalla padella alla brace! ;) Qualunque cosa possiamo immaginare o vivere e' sempre al di sotto di quel che avevamo immaginato nell'immaginario di un sogno o fantasia ...mado' che ca..ho detto? Insomma,prendilo per buono! ;)

Pure i patti faustiani ci hanno rovinato,mica solo gli psicologi! ;)

Il bovarismo secondo me è il male di tutti i secoli, è sempre esistito, oggi è facilitato dalle connessioni internet e la realtà virtuale. Buona giornata Melì.

Qualcuno ha osato dire che sia patologico,Lory da quando ci sono gli psicologi tutti patologici siamo diventati! :)