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Post n°1746 pubblicato il 31 Marzo 2015 da melen.me
Forse questa ce la potevamo risparmiare. FORSE! Michela Vittoria Brambilla ha proposto una legge per riconoscere al coniglio lo status di animale da affezione. Niente più coniglio in padella, o al forno con le patate, ma in casa con i padroni: le statistiche rivelano infatti che l’animaletto è al terzo posto dopo cani e gatti, come animale domestico scelto dagli italiani. “I conigli – ha dichiarato la Brambilla -meritano le stesse tutele di tutti gli altri animali che vivono nelle nostre case o che comunque sono inseriti nel contesto familiare”. Di conseguenza la carne e la pelliccia dell’animale non potranno più essere commercializzati. La proposta della deputata forzista si affianca alla petizione promossa dalla Federazione italiana diritti degli animali e l’Associazione Aaeconigli, che ha raccolto più di 10mila firme, e introduce un regime sanzionatorio da quattro mesi a due anni di carcere, e una multa da 1.000 a 5.000 euro per animale, per chiunque “allevi, esporti, importi, sfrutti economicamente o detenga, trasporti, ceda o riceva a qualunque titolo conigli al fine della macellazione, o commercializzi le loro carni”. Si introdurrebbe anche il controllo demografico sulla popolazione attraverso il microchip e l’istituzione di un’anagrafe tenuta dalle aziende sanitarie locali, in cui far confluire la sigla di riconoscimento di ogni coniglio domestico. Le infrazioni, in questo caso, verranno sanzionate con 75 euro per chi non iscrive il proprio coniglio all’anagrafe e 50 per chi lo iscrive senza dotarlo di microchip. Bisognerà anche garantire un habitat adeguato alla creatura, che necessita di una gabbia di almeno un metro per 70 o un metro e 20 per 50, con un nascondiglio, del cibo, il beverino, una cassetta igienica e dei tubi in cui entrare. Per almeno tre o quattro ore al giorno, poi, il coniglio deve poter andare in giro, camminare, esplorare, avere compagnia. Se ha una stanza tutta per sé è senza dubbio una buona cosa, ma non può rimanervi rinchiuso, dicono gli esperti, perché ha bisogno di comunicare con gli altri esseri viventi. Su questo post c'e' poco da commentare... saltatelo in padella e passate a commentare qui:
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Ne ho adottate due da oltre 10 anni che tratto come fossero figlie mie.
Alla signora Brambilla, come a quegli animalisti fanatici ed estremisti, direi che forse sarebbe meglio occuparsi delle sofferenze degli esseri umani, non solo degli animali, e se possibile amare un po' di più le persone che ci sono attorno.
Cani, gatti, conigli, galline e quant'altro non me ne vorranno, ma almeno questi ultimi due, non essendo un vegano, preferisco averli sul piatto che portarli al guinzaglio. Sono crudele? Forse, ma secondo me sono molto più crudeli quelli che ammazzano le mogli e i figli o che fanno loro violenza fisica e psicologica, sono più crudeli quelli che ammazzano il vicino di casa o avversari politici o fanno strage di persone che esprimo una religione diversa o che appartengono ad un altra etnia.
Del resto neanche gli animalisti amano le zanzare, le formiche, i ragni o i topi, non è che si affezionano a duna vespa o a dun calabrone, né ad un verme, certo nopn li mangiano ma non è che gli fanno tante coccole^____^.
Quindi o gli animali sono tutti uguali e quindi da tutelare anche fossero schifosi e pericolosi, oppure restano animali, con i quali siamo in competitizione per la sopravvivenza della specie, e quindi, quando lo riteniamo opportuno e necessario li mangiamo. Se hanno un' anima tanto non c'è problema, mica mangiamo anche quella:-)))).
Ciao...CARLO.