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Le colonne sonore

Post n°2 pubblicato il 10 Giugno 2005 da partenopeAA
 

Stamane leggevo un intervento sul forum in riferimento ai film di Dario Argento e ripensavo all'effetto che su di me ebbe la visione di Profondo Rosso, beh in tutta sincerità credo che per il suo genere sia uno dei film più riusciti..ma l'aspetto che volevo sottolineare è che, nei giorni immediatamente successivi alla visione, continuavo a sentire nelle orecchie il motivetto del carillon che l’assassino azionava prima di compiere i suoi delitti. Mi veniva da pensare quanto sia importante la scelta delle musiche in un film e quanto esse possano incidere nei nostri ricordi. Dello stesso film non posso non ricordare il tema dominante che poi negli anni è diventata una delle musiche cult.

Le colonne sonore mitiche sembrano appartenere però ai film del passato, sarà che venivano curati in tutti i particolari, sarà che nel tempo sono state maggiormente riproposte: credo che i western e le musiche di Morricone avranno sempre un posto predominante rispetto alle altre.

Un altro aspetto che tenevo a sottolineare è l’evoluzione che le musiche hanno avuto su di me ma credo sul grande pubblico in seguito alla varietà dell’utilizzo, provo ad approfondire avvalendomi di qualche esempio dimostrativo per rendere con maggiore chiarezza il mio pensiero.

Provate ad ascoltare la colonna sonora di uno dei film più noti della storia del cinema: “Via Col Vento” quale sensazioni prevarranno? L’importanza dell’amore, la prepotenza dei sentimenti, la sofferenza della guerra, l’attaccamento alla propria terra, Tara  o….il disgusto per i politici, il debito pubblico e il contratto con gli italiani?..e nell’ascoltare le musiche de “il Gladiatore” evocherete le gesta di questo eroe, ammirerete nel ricordo la beltà di Russel Crowe o penserete a Tonino Guerra che invita Gianni ad essere ottimista?

..e sulle note del Postino di Luis Bacalov vi lascio alle vostre riflessioni

 

Commenti al Post:
ComeDueCoccodrilli
ComeDueCoccodrilli il 10/06/05 alle 14:00 via WEB
Buongiorno, sono un rappresentante porta a porta di musiche da film, mi sono trovato a passare da qui e ho visto che Voi siete propetamente la persona che fa per me! Vendesi le colonne sonore di: "Quattro battesimi e una comunione" con Hugh Grant, "La Scarica dei 101" (avevano purgato i cagnolini), "La leggenda del pianista sul litorale domiziano" (rivisitazione neomelodica del film di Tornatore), "Purp Fiction" (film in ambiente marino) e tanti tanti altri. Vi faccio prezzi modici e pagamenti dilazionati sino a 72 mesi con mutuo al 43%. Come non approfittarne..?!? Fatevi avanti donneeeeee è arrivatooo l'arrotinoooooooo! cià Partenopè pèrèpèppèppè!
 
partenopeAA
partenopeAA il 10/06/05 alle 21:48 via WEB
..ha dimenticato però la celebre colonna sonora di Casablanca (storia di un uomo che riesce a dare un "taglio netto" al suo passato) ;-)
 
jabawack85
jabawack85 il 11/06/05 alle 02:05 via WEB
tra le colonne sonore più recenti non si può non nominare quelle di pulp fiction, le iene e mission impossible... buonanotte...
 
 
partenopeAA
partenopeAA il 11/06/05 alle 14:57 via WEB
Missione impossible..certo! Tra le recenti è una delle mie preferite..e poi a decretarne il successo è il fatto che sia diventata una delle suonerie più inflazionate.. (che tristezza quanto la musica diventa commercio…)
 
Claudy7
Claudy7 il 11/06/05 alle 09:25 via WEB
Quella che mi piace ancora di più è "il tema di Lara" dal film "dottor Zivago" - mai riuscito a vedere il film per intero, che lagna !!!! - ma la musica è sempieterna !!! - Scusa, ma quale è oggi la "colonna sonora" di una persona Partenopea? - Certamente non più "o sole mio" oppure Munastero e Santa Chiara" - Ciao simpaticona cortese !!!
 
 
partenopeAA
partenopeAA il 11/06/05 alle 14:59 via WEB
Ciao galantuomo del nord, beh..la colonna sonora per una partenopea contemporanea ovvero quella che io scelgo e nella quale mi identifico maggiormente è la stessa riportata alla fine del primo messaggio: Napul’è di Pino Daniele. Pur datata 1977, credo essa riesca a fermare un’immagine di Napoli quanto più vicina a quella che io vivo… e non a caso ho voluto riportare come intro per il mio blog la frase più rappresentativa di questa canzone che mi sembra doveroso tradurre: “Napoli è una passeggiata tra i vicoli, tra la gente. Napoli è nota al mondo intero ma chi non vi è nato e non ci vive non la può conoscere in tutta la sua essenza piena di contraddizioni”
 
   
Claudy7
Claudy7 il 11/06/05 alle 15:47 via WEB
Ciao "Galant-donna" del Sud !!! - ti ringrazio per il complimento!!! - Pino Daniele: le sue melodie mi piacciono, inizio ad ascoltarle, ma poi cambio canale perchè i testi non li capisco. - Ti ringrazio per la traduzione delle frasi del tuo messaggio n° 1, avevo capito che doveva essere una bella frase, ma non l'avevo legata a Pino Daniele, sono parole MOLTO BELLE, certamente scritte, interpretate ed ascoltate da chi vuole molto bene alla sua calorosa terra di origine !!! - Scusa, ma tu sai che legame c'e' tra Napoli ed il personaggio Genovese GABIBBO portato in Tv da Striscia la notizia? - Ciao !!!
 
partenopeAA
partenopeAA il 11/06/05 alle 20:40 via WEB
..non credevo esistesse un legame tra Napoli e il Gabibbo e sarò ben lieta di scoprirlo. Ciao!!
 
 
Claudy7
Claudy7 il 12/06/05 alle 10:52 via WEB
Quella del Gabibbo è una vecchia leggenda che raccontano i vecchi marinai del porto di Genova. - un tempo quando arrivava nel porto una nave, il capitano andava nell'ufficio del porto per chiedere come fare per le varie operazioni di scarico, carico e rifornimenti, alla fine veniva chiesto al capitano: "hai capito?" ed il capitano di solito diceva "CAPITO" - tra i vari capitani c'erano delle persone che - erano sempre allegri - con viso rotondo e simpatico - coi pomelli rossi - con la bocca larga (cioè sempre disponibili a parlare)- sempre disponibili ad aiutare chi in difficoltà - questi capitani venivano tutti dalla città di Napoli, e dicevano "CAPITO" in un certo modo che ai Genovesi del porto gli pareva dicessero "CAPITTO" e con qusta parolina iniziarono a chiamare i capitani provenienti da Napoli, col passare degli degli anni la parolina "Capitto" divenne poi "GABIBBO" - e da secoli per i Genovesi GABIBBO vuol dire Napoletano, in senso positivo, NON dispregiativo come il "terrone" che si usava in Piemonte..... - il papà del Gabibbo di Striscia ha solamente portato alla ribalta TV un personaggio positivo, allegro, con "bocca larga" cioè disponibile a parlare di ogni cosa, disponibile ad aiutare tutti, di grande cuore, come solo i Napoletani lo sono. - Ciao!!!
 
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