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IL SANTO ROSARIO ARMA POTENTE!!

"Il Rosario è la mia preghiera prediletta." (Giovanni Paolo II)

"Dopo la S. Messa, la devozione al Rosario ha fatto scendere nelle anime più grazie che tutte le altre devozioni, e con le sue "Ave Maria" compie più miracoli di ogni altra preghiera." (San Vincenzo De' Paoli)

"Una sola "Ave Maria" ben detta fa tremare l'inferno." (Santo Curato d'Ars)

"Il Rosario è una continuazione di Ave Maria, con le quali si possono battere, vincere, distruggere tutti i demoni dell'inferno." (San Giovanni Bosco)

"Per il potere che il Padre ha dato, in questi ultimi tempi, al Rosario non c'è' problema personale, nè familiare, nè nazionale, nè internazionale, che non si possa risolvere con il Rosario"
(Lucia di Fatima)
 

SONO UNA GOCCIA

 

 
QUELLO CHE FACCIAMO E' SOLO UNA GOCCIA NELL'OCEANO MA SE NON LO FACESSIMO L'OCEANO AVREBBE UNA GOCCIA IN MENO.
 

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SONO DEI GILI DA COGLIERE

sindrome di down non è una malattia.Le persone con la sindrome di down non cercano medicine,vogliono solo essere accettate e trattate come gli altri.Il 93%dei miei contatti non copierà questo messaggio.

 

L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore. Perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore, ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza per sempre. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

 

PREGHIERA A SAN PIO

 

Padre Pio,

tu sei vissuto nel secolo dell’orgoglio:

e sei stato umile.

Padre Pio,

tu sei passato tra noi nell’epoca delle ricchezze

sognate, giocate e adorate:

e sei rimasto povero.

Padre Pio,

accanto a te nessuno sentiva la Voce:

e tu parlavi con Dio;

vicino a te nessuna vedeva la Luce:

e tu vedevi Dio.

Padre Pio,

mentre moi correvamo affannati,

tu restavi in ginocchio

e vedevi l’Amore di Dio inchiodato ad un Legno,

ferito nelle mani, nei piedi e nel cuore:

per sempre!

Padre Pio,

aiutaci a piangere davanti alla Croca,

aiutaci a credere davanti all’Amore,

aiutaci a sentire la Messa come pianto di Dio,

aiutaci a cercare il perdono come abbraccio di pace,

aiutaci ad essere cristiani con le ferite

che versano sangue di carità fedele e silenziosa:

come le ferite di Dio! Amen.

 

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PER IL 29° ANNIVERSARIO DELLE APPARIZIONI

Salve, o Regina,

che dal cielo sei scesa

sull'aspra collina.

Al tuo apparire la gente

ha spezzato le catene

dell'infernale serpente.

Sulla terra appassita

a ricominciato a fiorire

la speranza della vita.

Dai paesi vicini

e poi da tutta la terra

sono accorsi i pellegrini.

Rispondendo alla chiamata

la chiesa universale

con te si è rinnovata.

Sul tuo volto materno

abbiamo contemplato

l'amore pure ed eterno.

La tua dolce tenerezza

ha infuso nei nostri cuori

una nuova fortezza.

Il tuo insegnamento

in questi tempi aridi

è il nostro nutrimento.

Ti ci hai preso per mano

a ci hai condotto al Salvatore

del povero genere umano.

Or che l'umiltà è sul ciglio

dell'abisso infernale

tu ci presenti il Figlio.

O Regina della pace

grazie perchè ci salvi

dal drago vorace.

Vicini al tuo cuore

con te realizzeremo

la civiltà dell'amore.

PADRE LIVIO

 

 

« MARIA AGATA SIMMA E LE A...CORONCINA PER LE ANIME D... »

ESTRATTI DAL LIBRO OMONIMO DI EDIZIONE SEGNO:MARIA SIMMA

Post n°30 pubblicato il 25 Agosto 2009 da PerlaDelCielo
 

LA VISIONE DEL PURGATORIO

"Il purgatorio si trova in parecchi luoghi", rispose un giorno Maria. "Le anime non vengono mai "fuori" dal purgatorio, ma "con il purgatorio". Maria Simma vide il purgatorio in diverse maniere: una volta in un modo ed un'altra volta in modo diverso. In purgatorio c'è un'immensa folla di anime, è un continuo andirivieni. Ella vide un giorno un gran numero di anime assolutamente a lei sconosciute. Quelle che avevano peccato contro la fede portavano sul cuore una fiamma scura, altre che avevano peccato contro la purezza una fiamma rossa. Poi ella vide le anime in gruppo: preti, religiosi, religiose; vide cattolici, protestanti, pagani. Le anime dei cattolici soffrono più di quelle dei protestanti. I pagani invece hanno un purgatorio ancora più dolce, ma essi ricevono meno soccorsi, e la loro pena dura più a lungo. Icattolici ne ricevono maggiormente e sono liberati più in fretta. Ella vide pure molti religiosi e religiose condannati al purgatorio per la loro tiepidezza di fede e la loro mancanza di carità. Bambini di soli sei anni possono essere costretti a soffrire abbastanza a lungo in purgatorio.

A Maria Simma fu rivelata la meravigliosa armonia che esiste fra l'amore e la giustizia divina. Ogni anima è punita secondo la natura delle sue colpe e il grado d'attaccamento al peccato commesso.

L'intensità delle sofferenze non è la stessa per ogni anima. Alcune devono soffrire come si soffre sulla terra quando si vive una vita dura, e devono aspettare per contemplare Dio. Un giorno di purgatorio rigoroso è più terribile di dieci anni di purgatorio leggero. La durata delle pene è molto varia. Un prete di Colonia restò in purgatorio dal 555 fino alla Ascensione del 1954; e, se non fosse stato liberato dalle sofferenze accettate da Maria Simma, avrebbe dovuto soffrire ancora a lungo ed in modo terribile.

Ci sono pure anime che devono soffrire terribilmente fino alla fine del giudizio universale. Altre hanno solo mezz'ora di sofferenza da sopportare, o meno ancora: non fanno che "attraversare il purgatorio in volo", per così dire.

Il demonio può torturare le anime del purgatorio, soprattutto quelle che sono state la causa della dannazione di altre.Le anime del purgatorio soffrono con una pazienza ammirevole e lodano la misericordia Divina, grazie alla quale sono scampati all'inferno. Esse sanno che hanno meritato di soffrire e deplorano le loro colpe. Supplicano Maria, Madre della Misericordia.

Maria Simma vide pure molte anime che aspettavano il soccorso della Madre di Dio.
Chiunque pensa durante la vita che il purgatorio sia poca cosa e ne approfitta per peccare deve espiarlo duramente.

COME POSSIAMO VENIRE IN AIUTO DELLE ANIME DEL PURGATORIO?

 1) Soprattutto con il sacrifico della Messa, che nulla potrebbe supplire.

2) Con delle sofferenze espiatorie: ogni sofferenza fisica o morale, offerta per le anime.

3) il Rosario è, dopo il Santo Sacrificio della Messa, il mezzo più efficace per aiutare le anime del purgatorio. Porta loro un gran sollievo. Ogni giorno numerose anime sono liberate per mezzo del Rosario, altrimenti avrebbero dovuto soffrire lunghi anni ancora.

4) Anche la Via Crucis può portare loro grande sollievo.

5) Le indulgenze sono di un valore immenso, dicono le anime. Esse sono un'appropriazione della soddisfazione offerta da Gesù Cristo a Dio, Suo Padre. Chiunque, durante la vita terrena, guadagni molte indulgenze per i defunti, riceverà pure, più degli altri nell'ultima ora, la grazia di guadagnare interamente l'indulgenza plenaria accordata ad ogni cristiano in "articulo mortis".E'una crudeltà non mettere a profitto questi tesori della Chiesa per le anime dei defunti. Vediamo! Se ci si trovasse davanti a una montagna piena di monete d'oro e si avesse la possibilità di prendesse a piacimento per soccorrere dei poveretti incapaci di prenderne, non sarebbe crudele rifiutar loro questo servizio? In parecchie località l'uso delle preghiere indulgenziate diminuisce di anno in anno, e così anche nelle nostre regioni. Bisognerebbe esortare maggiormente i fedeli a questa pratica di devozione.

6) Le elemosine e le buone opere, soprattutto i doni in favore delle Missioni, aiutano le anime del purgatorio.

7) L'ardere delle candele aiuta le anime: prima perché quest'attenzione d'amore dà loro un aiuto morale poi perché le candele sono benedette e rischiarano le tenebre in cui si trovano le anime. Un bambino di undici anni di Kaiser chiese a Maria Simma di pregare per lui. Era in purgatorio per avere, il giorno dei morti, spento al cimitero le candele che bruciavano sulle tombe e per avere rubato la cera per divertimento. Le candele benedette hanno molto valore per le anime. Il giorno della Candelora Maria Simma dovette accendere due candele per un'anima mentre sopportava per essa delle sofferenze espiatorie.

8) Il gettare dell'acqua benedetta mitiga le pene dei defunti. Un giorno, passando, Maria Simma, gettò dell'acqua benedetta per le anime. Una voce le disse: "Ancora!".
MARIA E LE ANIME DEL PURGATORIO

Maria è, per le anime del purgatorio, la Madre della Misericordia. Quando il suo nome echeggia in purgatorio le anime provano una grande gioia. Un'anima disse che Maria alla sua morte aveva domandato a Gesù di liberare tutte le anime che si trovavano nel purgatorio il giorno dell'assunzione, e Gesù aveva esaudito la preghiera di Sua Madre. Il giorno dell'Assunzione queste anime avevano accompagnato Maria in cielo, poiché ella era stata incoronata come Madre di Misericordia e Madre della Grazia Divina. Al purgatorio Maria distribuisce le grazie secondo la Volontà Divina: Ella passa sovente in purgatorio. Ecco ciò che vide Maria Simma.



PERCHE DIO LO PERMETTE?

Molta gente si domanda: "È possibile che Dio permetta ai morti di apparire ai vivi?".
Ammettendo che tutto sia possibile alla Sua Bontà, perché Dio permette delle cose cosi straordinarie? Non è certamente per soddisfare la nostra curiosità: se per la Misericordia di Dio si producono dei fatti fuori dell'ordinario, essi sono tuttavia conformi al piano Divino della salvezza. Questo è il punto di vista nel quale ci si deve mettere per farsi un giudizio e per avere un vantaggio spirituale. Questi fatti sono di grande consolazione per i defunti, perché permettono loro di essere liberati dalle sofferenze, e spronano i vivi a pregare maggiormente per le anime dei purgatorio ed a distaccarsi da tutto ciò che è terreno.
Il grande pericolo di oggi è che le cose vanno materialmente troppo bene. Noi dobbiamo vegliare e preoccuparci maggiormente della vita eterna, poiché essa dura sempre. Non attacchiamo il nostro cuore a ciò che è temporale: di tutto ciò che passa noi non potremo mai portar via nulla. Proprietà, affari, belle case, tutto ciò passa e più presto di quello che pensiamo: noi potremo portar via solo le nostre buone opere. E' evidente che abbiamo bisogno dei beni terreni per vivere, ma si tratta di non attaccarvi il nostro cuore: ecco il problema. 

Questo è il senso e lo scopo delle apparizioni delle anime dei purgatorio, come di tutte le altre rivelazioni private. E': il solo motivo per cui Dio permette tali contatti soprannaturali: il buon Dio Misericordioso si degni di darci la Sua benedizione e la sua Grazia per poterne trarre profitto. Un'anima a cui Dio vuoi dare una grazia particolare possiede già dalla nascita questa grazia, ma non è raro che essa sia accordata più tardi. Le vie dei Signore sono ammirevoli, insondabili. Un gran peccatore può diventare un gran Santo, come lo prova S. Agostino. Saulo è diventato San Paolo, e tutto ad un tratto.


CHE COSA SANNO DI NOI LE ANIME DEL PURGATORIO?

Le anime sanno di noi e di quello che ci capita molto di più di quello che noi crediamo. Sanno, per esempio, chi prende parte alla loro sepoltura, se si prega o se si va semplicemente per fare atto di presenza, senza dire una preghiera, cosa che succede sovente. Esse sanno se si va via dopo l'offertorio, senza assistere alla Messa che sarebbe di gran profitto per loro. Se si assistesse con devozione alla funzione, invece di accompagnare solamente il corpo al cimitero, si aiuterebbero maggiormente i defunti, poiché, altrimenti, si va solo per essere visti, ciò che è di minimo profitto per loro.
Le anime sanno anche tutto ciò che si dice di loro, ciò che si fa per loro; esse sono molto più vicine a noi di quello che crediamo, esse sono vicinissime.

CIO CHE AIUTA LE ANIME DEL PURGATORIO

Il soccorso più prezioso che possiamo dare alle anime è senza dubbio la Messa, ma nella misura solo in cui i defunti l'hanno stimata da vivi. Anche qui si raccoglierà ciò che è stato seminato. Dei resto non contano solo le Messe dei giorni di precetto (domenica e feste), ma pure quelle dei giorni feriali. Certo, non tutti possono assistere alla Messa durante i giorni di lavoro; ognuno ha le proprie occupazioni professionali, i propri obblighi, e prima di tutto c'è il dovere.

Coloro che pensano ed agiscono così devono aspettare a lungo dopo la morte affinché una Messa sia loro di profitto, poiché durante la loro vita ne hanno fatto poco caso. Se non possiamo andarci, inviamovi di frequente i ragazzi in età scolastica. In molti posti non ci sono più scolari alle Messe celebrate durante i giorni feriali. Se si sapesse qual è il prezzo di una sola Messa per l'eternità le chiese sarebbero piene, anche durante la settimana. Nell'ora della morte le Messe, alle quali abbiamo assistito con devozione durante la nostra vita, sono il nostro maggior tesoro; esse hanno per noi più valore delle Messe che sono celebrate per noi dopo la morte.

 
L'acqua benedetta è preziosa, essa pure, quando si adopera con fede e fiducia. Ma è la stessa cosa aspergerne il suolo con una mano piena o spanderne solo una goccia, accompagnata da una giaculatoria; spesso vai meglio una sola goccia. Peccato che in molte case non ci sia più un'acquasantiera; non c'è quindi occasione di dare dell'acqua benedetta alle anime del purgatorio.


CHE COSA SOFFRONO LE ANIME DEL PURGATORIO?

Esse soffrono in mille modi diversi: ci sono tanti diversi purgatori come ci sono tante anime. Ogni anima ha la nostalgia di Dio, e questo è il più lancinante dei dolori. Inoltre ogni anima è punita in ciò e per ciò che l'ha fatta peccare. Succede, in una certa misura, anche sulla terra quando la punizione segue una cattiva azione: colui che mangia con eccesso soffre di mai di ventre e diventa troppo pesante; colui che fuma troppo è intossicato dalla nicotina ed è in pericolo di prendere un cancro ai polmoni.

Nessun'anima vorrebbe ritornare di nuovo sulla terra per vivere come prima nelle tenebre di questo mondo, poiché conosce cose di cui noi non abbiamo nessuna idea.

Le anime vogliono purificarsi in purgatorio come l'oro nel crogiuolo. Possiamo immaginarci una ragazza che volesse andare al primo ballo in abiti sporchi e spettinata? Un'anima che è in un luogo di purificazione ha una immagine così sfolgorante di Dio, che le è apparso in una bellezza, in una purità così splendida, così abbagliante, che tutte le forze dei cielo, non basterebbero a smuoverla per presentarsi davanti a Dio finché sussiste in essa la minima macchia. Solo un'anima luminosa, perfetta, osa andare verso l'incontro della luce eterna e della perfezione divina per contemplare Dio faccia a faccia.

BISOGNA PERDONARE AL DI LA DELLA TOMBA?

Un contadino venne un giorno a vedermi per lamentarsi: "Sto costruendo una stalla. Ogni volta che il muro arriva ad una certa altezza cade dall'altra parte. Noi abbiamo esaminato la cosa; non ci sono difetti, deve esserci qualcosa di soprannaturale lì dentro. Che si può fare?".

Gli domandai: "Hai forse un defunto che aveva qualcosa contro di te, o che era animato da sentimenti ostili nei tuoi riguardi?".

Rispose: "Per questo, sì! Pensavo giustamente che non potesse essere che lui che, anche sotto terra, non mi lasciasse tranquillo". "Chiede solamente" gli dico "che tu gli perdoni, null'altro". "Cosa? perdonargli? a lui che mi ha fatto tanti torti da vivo? perché possa andarsene in Cielo? No, no! Non ha che da espiare". Dovetti calmarlo: "Non se ne andrà subito in cielo; dovrà ben espiare questo torto, ma sopporterà più facilmente la sua pena. Non ti lascerà più riposo finché tu non gli abbia perdonato dal fondo dei cuore".
Non voleva saperne. Gli domandai allora: "Perché dici dunque nel Padre Nostro: "perdona le nostre offese come noi perdoniamo a coloro che ci hanno offeso?" Di fatto tu dici a Dio: "Non mi perdonare, perché anch'io non perdono al mio prossimo".
"Solo adesso capisco veramente", confessò.

Potei ancora indurlo a raccogliere tutte le sue energie per dichiarare: "SI, in nome di Dio, voglio perdonare, affinché Dio mi perdoni".

CI SONO ANCHE BAMBINI IN PURGATORIO?

Sì, anche dei bambini che non vanno ancora a scuola possono andare in purgatorio. Dal momento che un bambino sa che qualcosa non è buona e la fa, commette una colpa.
Naturalmente, per i bambini il purgatorio non è lungo, né doloroso, poiché manca loro il pieno discernimento. Ma non dite che un bambino non capisca ancora! Un bambino capisce più di quello che noi pensiamo, ha una coscienza ben più delicata di un adulto.

QUAL' E IL DESTINO DEI BAMBINI MORTI SENZA BATTESIMO, DEI SUICIDI, etc..?

Questi bambini hanno pure un "cielo"; essi sono felici, ma non hanno la visione di Dio. Tuttavia, ne sanno così poco su questo tema che credono d'aver raggiunto ciò che esiste di più bello. Che ne è dei suicidi? sono dannati? Non tutti, perché, nella maggior parte dei casi, non sono responsabili dei loro atti. Coloro che sono colpevoli d'averli spinti al suicidio portano una responsabilità maggiore.

I membri di un'altra religione vanno pure in purgatorio?
Si, anche coloro che non credono nel purgatorio. Ma non soffrono tanto come i cattolici, poiché non avevano le sorgenti di grazie di cui noi disponiamo; senza dubbio, non hanno la stessa felicità. Le anime dei purgatorio non possono far nulla per se stesse?
No, assolutamente nulla, ma esse possono aiutarci molto se noi glielo chiediamo.

LA DONNA CHE AVEVA IL PURGATORIO PIU TERRIBILE

Un uomo mi scrisse una lettera: sua moglie era morta da un anno; da allora ogni notte sentiva bussare alla porta della sua camera. Mi chiese di andare a vedere cosa succedeva. Vi andai dopo avergli detto che non ero sicura di poter sapere qualcosa. Forse sua moglie non poteva ancora annunciarsi. Era necessario, in questo caso, abbandonare tutto nelle mani della Provvidenza. Dormii in quella camera. Verso le 23, 30 circa incominciò il rumore. Domandai subito: "Cosa vuoi? Che devo fare?". Non vidi nessuno e non ricevetti risposta alcuna. Pensai che quella donna non potesse ancora parlare. Dopo cinque minuti circa, intesi uno scalpitare spaventoso; arrivò un grosso animale, cosa che non mi era ancora capitata. Era un ippopotamo. Gettai subito dell'acqua benedetta e chiesi: 

"Come posso aiutarti?". Nessuna risposta: era preoccupante. Allora venne il demonio, sotto forma di un orribile serpente gigantesco che strinse l'animale... per strangolarlo. Poi, improvvisamente, scomparve. Mi misi a fare dei ragionamenti tristi. Tuttavia, quella donna non doveva essere dannata. Poco dopo venne un'anima con un'apparenza umana, come vengono sempre da me; mi consolò: "Non temere: questa donna non è dannata, ma subisce il più terribile purgatorio che esista". E mi disse la causa. Costei era vissuta, per decine d'anni, in inimicizia con un'altra donna: inimicizia di cui ella era la causa. La sua nemica aveva voluto sovente fare la pace, ma ella si era rifiutata: anche durante la sua ultima malattia aveva rifiutato le sue richieste con sgarbo, ed era morta così.

Abbiamo qui una prova della severità con la quale Dio punisce coloro che si comportano in una maniera ostile riguardo al prossimo, poiché questo è un atteggiamento diametralmente opposto alla carità. Nella vita si arriva sovente a dispute, ma bisogna cercare di rimettere a posto, al più presto, ogni cosa: perdonare subito. La carità oltrepassa tutto; non si ripete abbastanza il valore della sua forza. Essa copre una moltitudine di peccati.

ESORTAZIONI DATE DALLE ANIME DEL PURGATORIO

Sovente ho ricevuto, da parte delle anime, comunicazioni, esortazioni e consigli pratici. Ne cito brevemente alcuni:
Il Santissimo Sacramento non è più onorato come dovrebbe essere. In molte chiese moderne non è più al centro della chiesa.

Sovente si fanno statue e quadri che scherniscono ciò che dovrebbero rappresentare. Anche il fatto di comunicarsi in piedi senza nessuna genuflessione è una mancanza di rispetto e di umiltà.

Il Rosario dovrebbe essere tenuto in maggiore onore. La preghiera dei Rosario ha una grande potenza: Maria è il soccorso dei cristiani.

Ovunque offendo la gente dicendo, per ordine delle anime dei purgatorio, che gli abiti immodesti come le minigonne spingono all'immoralità. Bisogna prendere le cose seriamente: le donne hanno su questo punto una grande responsabilità.

Le anime desiderano che si faccia il testamento in tempo. Quante querele nascono e si continuano per generazioni perché o non si è fatto testa, mento, o non si è fatto secondo giustizia.

È necessario che ciascuno contribuisca all'avvento dei Regno di Cristo. I genitori hanno una grande responsabilità quando non lasciano lavorare attivamente i loro ragazzi. La gioventù si rende colpevole quando, per amore dei propri comodi, tralascia di compiere una buona azione.


TU DEVI SANTIFICARE LA DOMENICA

Un'anima mi ha incaricato di menzionare sempre la santificazione della festa quando tengo delle conferenze. Infatti in questo giorno si fa del lavoro inutile, che non è assolutamente necessario.

Inoltre si deve assistere la domenica alla S. Messa, e non il sabato. La S. Messa dei sabato è stata introdotta solo per coloro che non hanno la possibilità di ascoltarla la domenica. Quando dei giovani vogliono fare una escursione, allora vanno a Messa il sabato. Ciò è permesso. Ma non è permesso farlo per abitudine: io vado il sabato, così la domenica non sono obbligata ad andarci. Così non si può fare. Davanti a Dio questo non vale! Le anime dei purgatorio dicono che il rito latino deve restare vicino a quello nella lingua materna, affinché anche i fedeli che parlano altre lingue possano partecipare con raccoglimento alla celebrazione festiva. Così desidera anche il Papa.


Eppure la confessione prima di ricevere la prima comunione è tanto necessaria, proprio per la formazione della coscienza dei fanciulli. Molti innovatori non hanno seguito gli insegnamenti dei Vescovi, ed hanno caparbiamente rinnovato tutto di sana pianta. Ora essi devono constatare che i fedeli, ma soprattutto i bambini, non li ubbidiscono più.

PURGATORIO

Coloro che muoiono nella grazia e nell'amicizia di Dio, ma sono imperfettamente purificati, sebbene siano certi della loro salvezza eterna, vengono però sottoposti, dopo la loro morte, ad una purificazione, al fine di ottenere la santità necessaria per entrare nella gioia del cielo. La Chiesa chiama "Purgatorio" questa purificazione finale degli eletti, che è tutt'altra cosa dal castigo dei dannati. La Chiesa ha formulato la dottrina della fede relativa al Purgatorio soprattutto nei Concilii di Firenze e di Trento. La Tradizione della Chiesa, rifacendosi a certi passi della Scrittura, parla di un fuoco purificatore (Mt. 12, 31). Questo insegnamento poggia anche sulla pratica della preghiera per i defunti di cui la Sacra Scrittura già parla: "Perciò [Giuda Maccabeo] fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato (2 Mac 12, 46). Fin dai primi tempi, la Chiesa ha onorato la memoria dei defunti e ha offerto per loro suffragi, in particolare il sacrificio eucaristico, affinché, purificati, possano giungere alla visione beatifica di Dio. La Chiesa raccomanda anche le elemosine, le indulgenze e le opere di penitenza a favore dei defunti. 

 
 
 
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