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La Aralia o "Fatsia Japonica"

Post n°7 pubblicato il 09 Luglio 2012 da La_Rosa_Di_Jericho
 
Tag: Aralia

 Buon giorno a tutti amici, inizia un'altra settimana a quanto, pare ancora all'insegna del caldo, quindi facciamo una cosa, sediamoci la dove ci sia un po' di fresco (beh sarà difficile, ma troviamo un angolino un po' ventilato nella nostra casa) e gustando una fetta di ananas fresco....

.....leggiamo insieme cosa propone oggi il Blog.

Oggi parleremo di una pianta che si può coltivare sia in giardino che in appartamento la pianta in questione è la Fatsia japonica comunemente conosciuta come Aralia o falso ricino ed appartiene alla famiglia delle Araliaceae, che comprende 68 specie arboree arbustive ed erbacee perenni, a foglie decidue o sempreverdi.
Originaria della Corea del Sud e del Giappone la prima cosa a cui bisogna mostrare molta attenzione, è il freddo.

 

L’Aralia, infatti, non sopporta temperature inferiori ai 4°C e di conseguenza, chi decide di acquistarla pur abitando in luoghi gelidi, dovrà proteggerla dalle basse temperature.
Questa pianta si sviluppa molto rapidamente, tanto che, nel giro di un anno, può raddoppiare la sua altezza.

 

Ha tanti pregi, ma un grande difetto: è spesso soggetta all’attacco di parassiti, fra cui batteri, virus e funghi a cui si aggiungono, soprattutto sulle piante coltivate in terra all’aperto, cocciniglie, lumache, acari ed insetti vari.

La Fatsia oltre ad essere utilizzata come pianta d'appartamento, fiorisce in autunno, ma raramente in appartamento, è anche molto apprezzata per ornare aiuole e giardini per la bellezza delle sue grandi foglie.


E’ caratterizzata da foglie molto grandi, dalla forma palmata e dal colore verde brillante sulla pagina superiore, mentre quella inferiore risulta essere leggermente più chiara e possono raggiungere i 40 cm di ampiezza.

Le infiorescenze, invece, sono molto piccole, verdi o bianche, riunite ad ombrella, e fanno la propria comparsa nel periodo autunnale, dando poi origine a delle bacche nere.

 


Se coltivata in piena terra, la Fatsia japonica può raggiungere i 5 metri di altezza, mentre in vaso la sua crescita sarà abbastanza contenuta, a seconda delle dimensioni del contenitore stesso.
Quando viene posizionata all’interno del vaso, bisogna essere coscienti però che la pianta non riuscirà a superare il metro e mezzo d’altezza.
I suoi fiori sono piccoli e di un bianco delicato raccolti ad ombrelle; solitamente la pianta fiorisce in autunno.


Non richiede cure particolari e può essere coltivata con successo anche da coloro che non hanno molta dimestichezza con l’arte del giardinaggio. La collocazione deve essere quanto più luminosa possibile, ma proteggendo comunque la pianta dai raggi diretti del sole, che potrebbero bruciarne lo splendido fogliame.


Sopporta anche temperature prossime allo zero ed è per questo che può essere coltivata anche all’esterno, purché si proteggano le radici da eventuali gelate. Nelle zone a clima rigido, invece, è bene ricoverare la pianta in casa all’arrivo dei primi freddi.

Le innaffiature devono essere regolari ed abbondanti nel periodo più caldo dell’anno, mantenendo il terreno costantemente umido, ma evitando i ristagni d’acqua che potrebbero creare problemi all’apparato radicale. In inverno invece sarà bene diradare le operazioni di irrigazione, provvedendo solo di tanto in tanto e nebulizzando le foglie in caso di clima secco.

Le concimazioni vanno effettuate in primavera, utilizzando del fertilizzante liquido un paio di volte al mese. E sempre in primavera sarà bene intervenire con il rinvaso, laddove necessario, traslocando la Fatsia in un contenitore più grande del precedente.


Se le foglie iniziano ad ingiallire e successivamente a queste manifestazioni si accartocciano, assumono un aspetto quasi polverulento e cadono. Osservando attentamente si notano anche delle sottili ragnatele soprattutto nella pagina inferiore delle foglie. Con questa sintomatologia siamo molto probalbilmente in presenza di un attacco di ragnetto rosso, un acaro molto fastidioso e dannoso.

 

Rimedi:

Aumentare la frequenza delle nebulizzazioni alla chioma (la mancanza di umidità favorisce la loro prolificazione) ed eventualmente, solo nel caso di infestazioni particolarmente gravi, usare un insetticida specifico. Se la pianta non è particolarmente grande, si può anche provare a pulire le foglie per eliminare meccanicamente il parassita usando un batuffolo di cotone bagnato e insaponato. Dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone.


Se quindi vi mettete di buona lena, a breve potrete iniziare ad ammirare la crescita della vostra Aralia Japonica apprezzando i suoi fiorellini bianchi il prossimo autunno.


Pensate amici a me è cresciuta in giardino da sola, beh insomma si qualche uccellino ha portato un seme e lasciandolo cadere ne è nata una piantina che nel gro di 2 anni è divenuta già alta 1,80 (se risco a far funzionare il mio trabiccolo la fotografo e posto le sue immagini)

 

Ed anche per oggi è tutto, vi lascio in compagnia di un fresco caffè scekerato da gustare in riva al mare (per chi è già in spiaggia )


 

 
 
 
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