Creato da: diefrogdie il 27/09/2007
Diario politicamete scorretto di un catto-democratico.
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DIEFROGDIE?Perchè DIEFROGDIE? La storia è lunga. La si può sintetizzare nel modo seguente: tutto sembra nascere da un verso di una poesia (l'immortale "Se questo è un uomo" di Primo Levi). Il verso è "Vuoti gli occhi / e freddo il grembo / come una rana d'inverno", verso successivamente ripreso nella poesia di Scardanelli "Canto di Azatoth II" (http://blog.libero.it/scardanelli), nella quale poesia la rana diviene il simbolo della morte, della sconfitta, del tradimento. Allora muori (DIE) rana (FROG) muori (DIE), perchè la vita nonostante tutto deve continuare. Il curatore del blog
Multiculturalismo fallito d'Europa, un requiem
Post n°185 pubblicato il 13 Febbraio 2011 da diefrogdie
Multiculturalismo fallito d'Europa, un requiem È ufficiale, per le cancelliere occidentali il multiculturalismo è una catastrofe. Per dirla con David Cameron, il «multiculturalismo di Stato» ha fallito. Il primo ministro britannico lo ha detto il 5 febbraio, intervenendo alla 46° Conferenza annuale sulla sicurezza di Monaco. Ma è solo l’ultimo, in ordine di tempo, dei capi di governo europei a trarre conclusioni tanto tranchant quanto politicamente scorrette. Colpisce del resto che, per celebrare il funerale del multiculturalismo, Cameron abbia scelto il proscenio internazionale, ma soprattutto la Germania di quell’Angela Merkel che solo il 16 ottobre, a Potsdam, al congresso della Cdu-Csu, pronunciava parole identiche: «il multiculturalismo è definitivamente fallito». Aggiungendo, con riferimento alla cultura giudaico-cristiana su cui si fonda la Germania, che «chi non la accetta, da noi non ha posto». Oggi Cameron rincara la dose: serve «meno della tolleranza passiva degli ultimi anni e più liberalismo attivo e muscoloso». Si è infatti di fronte oggi, ha spiegato il premier britannico, a un inquietante «indebolimento dell’identità nazionale» britannica dovuto al fatto che un numero enorme di giovani musulmani – che in molti casi si trasformano in veri «predicatori di odio» – non si riconosce affatto nei valori fondanti il Paese e quindi non se ne sente cittadino. Parrebbe che Cameron avesse letto il libro Londonistan: How Britain is creating a terror state within (edito da Gibson Square a Londra e da Encounter Books a New York), pubblicato dalla giornalista Melanie Phillips nel 2006 sulla scia degli attentati jihadisti avvenuti nella capitale britannica il 7 luglio 2005. Il punto lo fa bene il giornalista di Avvenire Giorgio Paolucci nel suo recente libro Immigrazione (Viverein, Roma 2010) là dove nota che «il multiculturalismo, che ha trovato realizzazione soprattutto in Gran Bretagna e in Olanda, muove dalla convinzione che ogni comunità etnica o religiosa debba essere libera di organizzarsi a partire dalle proprie regole e tradizioni». Il multiculturalismo produce cioè l’esatto contrario di quel che auspicherebbe, la coesione fra soggetti differenti, e questo poiché alla sua «radice […] sta il relativismo culturale, che genera a sua volta il relativismo giuridico», il quale legittima le diversità, magari persino i «tribunali sharaitici». Il risultato è una mera «giustapposizione delle identità», che istituisce «riserve indiane» autoreferenziali ed etnocentriche a cui consegue solo l’«approfondimento delle divisioni di partenza». […]
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Inviato da: Nicole
il 10/05/2011 alle 21:04
Inviato da: claudio
il 02/03/2011 alle 16:36
Inviato da: Antonio
il 14/01/2011 alle 23:28
Inviato da: luca
il 16/11/2010 alle 21:59
Inviato da: luca
il 26/10/2010 alle 17:24