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Tradirefare #2

Post n°239 pubblicato il 09 Dicembre 2008 da littlesparklingstar

Capita a volte di sentirsi come il tabellone della tombola.
Si sa che entro la fine del gioco ogni casella avrà il suo numero, ma non si sa quando ciò accadrà, se verrà prima il 57 o il 4, se delle file intere resteranno vuote per poi fare il boom improvvisamente, per un gioco del caso.
Capita.
Che la mente vaghi ed il corpo la segua, o forse no.
Che cento amanti dichiarati siano una vittoria ed il sogno di un bacio nascosto sia una sconfitta.
Che quello che fa sanguinare il cuore non si voglia neppure immaginare, e perciò si decide che non esiste.
Capita.
Nella vita di ognuno, anche se si dice di no, arriva il momento di specchiarsi nudi e consapevoli della propria umanità, più animale di quanto si pensi nonostante gli addomesticamenti del sentire.
Tra dire e fare c'è un limite sottile, un prima ed un poi separati da un sì pensato ed agito, non pronunciato, perchè così, nel silenzio, potrebbe non esserci mai stato.
Sì di pensiero, sì di occhi, sì di pelle, assolutamente discreti nel loro plasmare le cose, deflagrazioni mute nel cambiare il corso degli eventi.
Immagina solo per un attimo il rumore che farebbero una volta rivelati.
Quello è il rumore della fine.
Quindi?
Tutto sta a non dire.
Fare ma non dire, mi impegno a non guardare, tu sii discreto nel tuo fare ed amiamoci con la serenità dell'asceta.
Più o meno come fa un piccione
Ma il cuore, in tutto questo, e la coscienza, non produrrebbero effetti collaterali?

(Riflessioni aperte, pensiero in divenire.)

 
 
 
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