Creato da littlesparklingstar il 25/05/2007

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post it e fogli sparsi

 

 

Un passo indietro

Post n°242 pubblicato il 14 Dicembre 2008 da littlesparklingstar

 
 
 

Tradirefare #2

Post n°239 pubblicato il 09 Dicembre 2008 da littlesparklingstar

Capita a volte di sentirsi come il tabellone della tombola.
Si sa che entro la fine del gioco ogni casella avrà il suo numero, ma non si sa quando ciò accadrà, se verrà prima il 57 o il 4, se delle file intere resteranno vuote per poi fare il boom improvvisamente, per un gioco del caso.
Capita.
Che la mente vaghi ed il corpo la segua, o forse no.
Che cento amanti dichiarati siano una vittoria ed il sogno di un bacio nascosto sia una sconfitta.
Che quello che fa sanguinare il cuore non si voglia neppure immaginare, e perciò si decide che non esiste.
Capita.
Nella vita di ognuno, anche se si dice di no, arriva il momento di specchiarsi nudi e consapevoli della propria umanità, più animale di quanto si pensi nonostante gli addomesticamenti del sentire.
Tra dire e fare c'è un limite sottile, un prima ed un poi separati da un sì pensato ed agito, non pronunciato, perchè così, nel silenzio, potrebbe non esserci mai stato.
Sì di pensiero, sì di occhi, sì di pelle, assolutamente discreti nel loro plasmare le cose, deflagrazioni mute nel cambiare il corso degli eventi.
Immagina solo per un attimo il rumore che farebbero una volta rivelati.
Quello è il rumore della fine.
Quindi?
Tutto sta a non dire.
Fare ma non dire, mi impegno a non guardare, tu sii discreto nel tuo fare ed amiamoci con la serenità dell'asceta.
Più o meno come fa un piccione
Ma il cuore, in tutto questo, e la coscienza, non produrrebbero effetti collaterali?

(Riflessioni aperte, pensiero in divenire.)

 
 
 

Bau bau

Post n°238 pubblicato il 06 Dicembre 2008 da littlesparklingstar

Mattina, mi sveglio rintronata,  quattro misere ore di sonno si leggono come manifesti pubblicitari sotto ai miei occhi.
Doccia.
Nello stato di  coma vigile in cui verso, sento mia sorella emettere strani versi, a metà tra l'allarmato ed il sorpreso, certo qualcosa che l'ha colta in contropiede.
Avrà trovato una falena morta...? Mi chiedo.
Non faccio in tempo a formulare il pensiero successivo che me la ritrovo davanti alla porta del bagno ad annunciare la presenza di due cuccioli sotto al balcone.
Penso che le poche ore di sonno mi abbiano fatto male, sento cose illogiche...Come due cuccioli sotto al nostro balcone? Chi ce li ha messi? Come ci sono arrivati?
Corri corri,sono piccolissimi!
E' la sola risposta che mi arriva.
In un nanosecondo mi asciugo mi vesto e sono di vedetta a ceracre di capirci qualcosa.
Mi affaccio alla finestra e vedo due cosetti pelosi, più piccoli di un gatto, tutti tremolanti e barcollanti su zampette incerte, che si guardano si annusano si guardano attorno esplorano e si riparano dalla pioggia proprio a qualche metro da me.
Dono divino, secondo  la mia personale visione dell'evento (quiz: voio un cagnolo...se siete assidui lettori saprete dirmi anche il numero del post in cui ho enunciato queste parole per la prima volta)
Catastrofe secondo, nell'ordine, sorella, papà, mamma.
Se fosse stato così semplice convincerli, il cagnolo lo avrei già...no?
Scompiglio in famiglia,come facciamo? Chi li ha lasciati qua?-chiama il canile! -no! portali al ricovero-no non toccarli! se vedono che li ignori vanno via (ahah...illusione pura)...
Dopo un servizio fotografico completo e un ufficioso battesimo (fatto da me per me,data la famiglia in netta contrapposizione) chiamo in soccorso l'amica provvidenziale, che porta periodicamente coperte al rifugio e adora come me tutte le forme di quadrupedi soprattutto se fanno bau.
Mi da il numero di Cuccefelici.
Chiamo.
E qui inizia l'avventura nei meandri della burocrazia.
Loro prendono cani solo se glieli porta la ASL e solo del comune di L'Aquila,non comuni limitrofi (e il mio comune E' LIMITROFO).
La ASL deve essere chiamata SOLO DOPO AVER INOLTRATO UNA SEGNALAZIONE al comune di appartenenza.
Il mio comune di appartenenza è INADEMPIENTE nel senso che non è attrezzato nè con canili nè con spazi o strutture analoghe.
La ASL potrebbe quindi rifiutarsi di portare via i cuccioli in quanto NON SAPREBBERO DOVE PORTARLI.
ORA
HO DUE CUCCIOLI AFFAMATI, INFREDDOLITI E INDIFESI DAVANTI LA PORTA DI CASA,
NON POSSO PRENDERMENE CURA, MA NON SONO UNA PERSONA CHE SI AZZARDEREBBE A MACCHIARSI DELLO STESSO CRIMINE DI COLUI CHE LI HA SCARICATI SOTTO CASA MIA.
VORREI DAR LORO UN RICOVERO,ACCERTARMI CHE ANCHE SE NON NELLE MIE MANI, STIANO BENE
E NON POSSO FARLO PERCHE' FINISCE TUTTO NEL SOLITO CALDERONE DEL "NON DIPENDE DA NOI".
GRRRR!!!



 
 
 

....Quindi?

Post n°237 pubblicato il 01 Dicembre 2008 da littlesparklingstar

"...I wanna start to fight..."
Cantavo sotto la doccia.
In questi giorni mi sono accorta di essere particolarmente rissosa.
Una cosa così.

 
 
 

Post N° 236

Post n°236 pubblicato il 29 Novembre 2008 da littlesparklingstar

Tazzina beige, un cucchiaino di zucchero nel caffè e l'odore di pulito.
Ogni tanto mi mancano un pò di più, anche se so che potrei venire a riprendermi scampoli di quel tempo in pochi minuti, attraversare la strada tappezzata di foglie gialle, volare su per la salita e chiederti di aprire chiamandoti dalla finestra. Attaccarmi al campanello una volta sbarcata al quarto piano, sapendo che scuoterai la testa di fronte alla mia solita bambinesca scampanellata e al saluto di festa.
Ho pensato che non potesse essere più, forse non lo sarà per molto ancora, almeno finchè la vita non smetterà di scombinare i vuoti ed i pieni delle giornate dai tempi in differita. Ho pensato che l'azione del silenzio e della distanza, a volte imposta, altre cercata o inevitabile, avesse levigato il passato fino a renderlo un reperto da tenere sotto una teca di vetro, ormai solo da guardare.
Credo, con sollievo e un pò di sole nel cuore, di aver pensato male, ed anche se non verrò oggi a bussare alla tua porta, anche se passerà altro tempo ed altri silenzi prima del prossimo viaggio in ascensore, so che mi aprirai ugualmente con la stessa espressione di sempre, scuotendo la testa e prendendomi in giro.
Ti lascerò rimproverare le mie dimenticanze e sottolineerò gli errori puerili del saggio, ascolterò le avventure del tuo cuore sempre mai innamorato e tu i racconti del mio, sempre iperattivo, e battibeccando metterai su il caffè.

 
 
 
 

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