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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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La seriosità: malattia letale dello spirito

Post n°68 pubblicato il 30 Gennaio 2006 da Praj
 
Foto di Praj

La mancanza di senso dell'umorismo, l'incapacità di fare autoironia, il prendersi troppo sul serio, per me manifestano nell'uomo un pericoloso atteggiamento che può nuocere.

Io credo che un uomo di spirito, che sia religioso o filosofico, non possa fare a meno di osservare con un senso di apertura, di buon umore, con il sorriso, i lati tragicomici, ambigui, contraddittori, del nostro essere sul palcoscenico della vita e averne amabilmente Compassione. Permettersi la risata verso se stessi e le cose, seppur  spesso terribili, del mondo è un grande toccasana: la medicina per molti disagi della mente, dell'anima.

La rigidità, invece, di certe posizioni, palesemente moralistiche, dottrinalmente schematiche, non indulgenti verso la precarietà delle espressioni umane è, di fatto, la via che porta nel vicolo cieco del dogmatismo, del fanatismo: quindi dell'odio, del rifiuto della diversità, dell'intollenza aggressiva, con le infauste conseguenze che derivano per tutti.

Ognuno troppo sicuro di sè rischia di essere come quel tale che, parlando con un amico, afferma: " Tutte le persone che hanno delle certezze sono degli idioti!"

L'altro gli domanda: " Sei sicuro?"

E lui risponde: "Certamente!".

 
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