Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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« L'autoesameESSERE INTERI, ESSERE VERI »

Vivere senza riserve la realtà di fatto, così com'è, presenti nel momento in cui accade

Post n°582 pubblicato il 13 Febbraio 2009 da Praj

Arriva sempre il momento di una riflessione che ci può indicare la svolta di fronte al nostro modo di affrontare le problematiche che ci complicano l'esistenza.
Allora guardiamo come viviamo la nostra quotidianità. Si potrebbe dire che non facciamo altro che fuggire dalla realtà dei fatti, e proprio per questo soffriamo e ci creiamo ogni genere di disagio. Da ciò nasce il tentativo di trovare conforto o consolazione nella ricerca spirituale o nella adesione ad una credenza religiosa, ideologica, filosofica. Incredibilmente non siamo capaci di comprendere che non potremo mai sottrarci alla realtà delle cose che stiamo vivendo nel momento presente. Nonostante gli innumerevoli ed estenuanti tentativi di sottrarci alle svariate situazioni che sono in atto, noi non ce la faremo. Paure, gioie, dolori, noia, entusiasmi... ci accompagneranno sempre. Non c'è via d'uscita perché è nella natura della realtà contenere gli opposti. Non ci resta che confrontarci con questa realtà: capire profondamente che è inevitabile avere a che fare con queste espressioni contraddittorie della vita. Dobbiamo accettarle perché necessarie.
La vita stessa, per manifestarsi, implica le polarità, le opposizioni in connessione fra loro, continuamente. Dobbiamo prenderne atto definitivamente. Non ci possono essere solo le polarità che ci piacciono, che troviamo gradevoli. Dobbiamo accogliere tutto e il contrario di tutto.
Prendere solo un aspetto e volere scartarne l'altro che sta all'opposto ci porta necessariamente al conflitto, alla sofferenza, alla frustrazione. Non si può invocare un “come dovrebbero essere le cose” piuttosto che accettare come sono. Questa attitudine al volere solo ciò che ci aggrada è il viatico che conduce alla infelicità. Questo va compreso fino in fondo. E' inutile resistere al gioco degli opposti esistenziale.
Perciò è sensato e saggio, a mio modesto parere, lasciare essere ogni momento che la vita ci offre... meglio se con gratitudine.
Basta accoglierlo, osservarlo senza alcuna riserva, non cercare di negarlo, lasciarlo fluire...
E' sicuramente destinato a passare. E' la natura di ogni fenomeno.
La Vita stessa è un divenire interminabile di momenti che cambiano. Ciò che non può cambiare mai è la Pura Consapevolezza che li osserva scorrere.
Allora il punto è accettare con serenità l'ordinarietà del vivere quotidiano... questo è il passaggio più difficile per il ricercatore spirituale ambizioso e speranzoso. L'ego bisognoso di conquiste lo aborre.
Ciò che non si vuole abbandonare è l'acquisita identità del ricercatore che si ostina a volere altro da ciò che è. Questi non riesce mai a rilassarsi in profondità. Spera sempre in un qualcosa... domani, chissà?
Non c'è niente da rifiutare nel ciò che è; c'è solo da dargli il benvenuto, dirgli un grande "Sì", comunque sia, anche quando si esprime con il "no" momentaneo. Allora vediamo che il conflitto si spegne, s'indebolisce, perché ogni cosa va seguendo il suo corso... comprese le occasionali insofferenze, gli strani momenti... che ci accadono.
E' ciò, piaccia o non piaccia all'ego, è la vita che merita sempre di essere vissuta.

 
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Commenti al Post:
atisha0
atisha0 il 13/02/09 alle 14:58 via WEB
ooohhh praj.. bel satsang da blog :) m'inchino alla visione.. alla visione finale che dovrà accompagnare il vecchio ricercatore .. un saluto.. doppio smack!
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 13/02/09 alle 18:42 via WEB
... è il compimento circolare che unisce l'inizio con la fine; però con una nuova consapevolezza, un rilassamento esistenziale. Un salutone e un altrettanto doppio smack! ;-)
(Rispondi)
eckhart.noor
eckhart.noor il 13/02/09 alle 17:34 via WEB
Sì..un inchino alla Resa Finale del ricercatore che muore a se stesso..Namastè :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 13/02/09 alle 18:44 via WEB
Sì, la Resa Finale del ricercatore... è l'inizio di una splendida e luminosa ordinarietà. Namastè, caro Amico. :-)
(Rispondi)
incantodivenere
incantodivenere il 13/02/09 alle 17:38 via WEB
non identificazione e unità con il tutto così il ricercatore el'oggetto della ricerca sono una cosa sola.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 13/02/09 alle 18:52 via WEB
Quando ciò diventa Realizzazione, non ci manca più nulla e siamo in sintonia e armonia con il Tutto. Un sorriso :-)
(Rispondi)
joiyce
joiyce il 13/02/09 alle 18:32 via WEB
ciao :), dobbiamo essere come un fiume che scorre...
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 13/02/09 alle 18:49 via WEB
Arrendendoci fiduciosi al Ciò che E', è proprio questo che accade: si fluisce con la realtà accadente e ci si dimentica il cosa "dovrebbe essere". Allora l'energia può realmente fluire, senza tensioni... e si vive bene, in pace, sereni e gioiosi. Ciao! :-)
(Rispondi)
aristide76
aristide76 il 13/02/09 alle 18:44 via WEB
grazie Praj...
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 13/02/09 alle 18:53 via WEB
Grazie a Te, Ari. Namastè! ;-)
(Rispondi)
antonella.2009
antonella.2009 il 13/02/09 alle 19:10 via WEB
Grazie Praj! NAMASTE'
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 13/02/09 alle 19:31 via WEB
Ciao Antonella, vedo che sei partita con il piede giusto nel tuo nuovo blog. In semplicità, passo dopo passo... la vita è proprio questo semplice cammino... fatto senza confronti egoici, competizione alcuna. Namastè! :-)
(Rispondi)
Tipharet
Tipharet il 13/02/09 alle 19:19 via WEB
Se posso…vorrei dirTi:Grazie… anche per… le volte in cui, passo ma, rimango silente. Buona serata :)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 13/02/09 alle 19:34 via WEB
Grazie a Te... del tuo silenzioso passaggio. Anche questo è un dono energetico che fa piacere. Un sorriso :-)
(Rispondi)
shadia3
shadia3 il 13/02/09 alle 22:18 via WEB
quel che deve essere sarà comunque.si fa prima a non avere riserve e a non ostacolare il corso naturale delle cose
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 14/02/09 alle 10:04 via WEB
Sono d'accordo. Le riserve impediscono la totalità dell'espressione genuina che sorge al momento. Sono sempre elementi del passato che riaffiorano e che condizionano il sempre fresco fluire dell'attimo presente. Un sorriso :-)
(Rispondi)
anna6262
anna6262 il 14/02/09 alle 01:35 via WEB
...complimenti per quello che hai scritto..mi piace e condivido tutto..ho una domanda...che atteggiamento adottare di fronte a una grande gioia?? meglio manifestare senza pensare al dopo...o meglio comunque un atteggiamento distaccato di osservazione ?..grazie buona notte
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 14/02/09 alle 10:15 via WEB
Grazie... Proverò a risponderti: se sorge una grande gioia, manifestala totalmente. Non pensare al dopo: sii lì ed esprimila. Poi, quando sarà passata, accetta e da il benvenuto all'emozione che accompagna il nuovo momento. In sostanza, accetta la vita in tutte le sue sfaccettature, sapendo però che sono impermanenti e non attaccarti ad esse. Godi di ognuna per quello che è. Ogni momento va vissuto nella sua pienezza, senza confrontarlo con il passato e senza aspettative per il futuro. Buona giornata, Anna! :-)
(Rispondi)
graziano2008
graziano2008 il 15/02/09 alle 08:30 via WEB
Non smettere mai di indicare la via caro Praj.Namaste' e buona domenica.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 15/02/09 alle 09:37 via WEB
... ah ah ah! Come hai fatto, caro Graziano, a sentire che volevo smettere? In effetti, ci stavo proprio pensando... Sei sensibile, leggi tra le righe. Forse il tuo è un segno invece che devo continuare...? Vedremo. Buona domenica anche a Te, Amico. Namastè! :-)
(Rispondi)
graziano2008
graziano2008 il 15/02/09 alle 10:59 via WEB
Caro Praj la mia era un' esclamazione !! non smettere mai perchè questa tua saggezza non vada sprecata... ;-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 15/02/09 alle 11:57 via WEB
Ah, grazie... Ti abbraccio ;-)
(Rispondi)
atisha0
atisha0 il 16/02/09 alle 09:09 via WEB
buongiorno! :)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 16/02/09 alle 09:59 via WEB
Buon giorno e felice settimana anche a Te, cara Ati. :-)
(Rispondi)
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