Il 20 giugno del 2011 ho subito un ordine di servizio di selvaggia gravità.
“Sono il disperato, la parola senza eco,
colui che tutto perse, e colui che tutto ebbe”.
Complici di un complotto hanno aspettato un cambio di guardia, per addossare ad altri ciò che loro escogitavano da tempo a mio danno.
“Ecco la solitudine da dove sei assente.
Piove. Il vento del mare caccia gabbiani erranti”.
Quanta gente orribile che c’è al mondo…senza scrupolii veramente…e pagano gli innocenti…non è giusto tutto questo…non è giusto….
“Passano fuggendo gli uccelli.
Il vento. Il vento.
Io posso lottare solamente contro la forza degli uomini.
Il temporale solleva in turbine foglie oscure
e scioglie tutte le barche che iersera s’ancorarono al cielo”.
Uomini del complotto la pagherete. Oh, sì che la pagherete….
“Tu sei qui. Ah tu non fuggi.
Tu mi risponderai fino all’ultimo grido”.
Pensavate che non me ne accorgessi. Pensavate che dimenticassi. Illusi. Poveri illusi!
“Voglio fare con te
ciò che la primavera fa con i ciliegi”
Mi avete addiruttura consigliato di aderire il più presto possibile all’orrendo diktat, per non incorrere, a vostro dire, in guai peggiori.
“Essere uomo è un mestiere difficile, soltanto pochi ce la fanno”.
Mi avete consigliato di rivolgermi ad un altro complice del vostro misfatto. Machiavellico inganno!
“Dio mi perdonerà: è il suo mestiere”.
Le persone cattive prima o poi avranno quel che si meritano, il male che fai prima o poi ti si ritorce contro…
Inviato da: cassetta2
il 20/08/2019 alle 21:05
Inviato da: mariopulimanti
il 17/02/2017 alle 17:08
Inviato da: amoilmareetu
il 02/02/2016 alle 11:47
Inviato da: gaia_870
il 14/10/2015 alle 09:53
Inviato da: cp2471967
il 14/10/2014 alle 17:03