La casa dell'amore

Qui si trattano tutti gli argomenti più o meno attuali, giochi, ecc... . Per la realizzazione di questo blog devo ringraziare una persona per me molto speciale... Mariella, la quale parteciperà allo sviluppo.

 

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Agevolazioni per i giovani laureati

Post n°13 pubblicato il 27 Gennaio 2008 da Panteras82
 
Tag: Notizie

15 gennaio 2008.

La nuova riforma delle pensioni, operativa dal 1° gennaio di quest’anno, presenta forti vantaggi per i giovani. Infatti cambiano le regole relative al riscatto della laurea, cioè la possibilità di far valere gli anni di studio ai fini pensionistici. Si è infatti stabilito che gli anni passati all’università diventano utili nel calcolo della pensione di anzianità: in pratica, col riscatto si potrà andare in pensione prima, mentre precedentemente la laurea aveva effetto non sul diritto a conseguire la pensione, ma solo ai fini dell’incremento dell’entità della stessa.

Altro vantaggio è dato dalla possibilità di effettuare il riscatto anche se non si ha un posto di lavoro. In questo caso, non essendoci una retribuzione o reddito da utilizzare come base per il calcolo dell'onere da versare, si dovrà pagare per ogni anno il 33% del reddito imponibile dei lavoratori autonomi (per ogni anno di studio l’ammontare è di 4.500 euro circa). Con 5 anni si spenderanno circa 23.000 euro mentre per una laurea breve di tre anni 13.500 circa. Ai fini fiscali, visto che il “nostro” giovane laureato non ha reddito imponibile Irpef, l'onere del riscatto potrà essere detratto dall'imposta dovuta dal genitore che lo ha a carico nella misura del 19%. Invece, nel caso in cui l’interessato abbia un reddito, i contributi potranno essere interamente dedotti dal suo reddito. Infatti per chi lavora l’aliquota del 33% si calcola sulla retribuzione lorda dell’ultimo anno di attività.

Ulteriore vantaggio è dato dalla possibilità di rateizzazione dei contributi in dieci anni (finora solo 5), senza applicazione degli interessi legali. Ai vantaggi suddetti si aggiunge un’altra misura, ossia la possibilità di totalizzazione più ampia. La totalizzazione consente ai lavoratori che hanno svolto attività diverse e sono stati iscritti a più gestioni pensionistiche di ottenere un’unica pensione sommando i diversi periodi contributivi. Tale possibilità, a decorrere dal 1° gennaio, scatta anche in presenza di un periodo assicurativo pari a tre anni, anziché i 6 anni minimo previsti in precedenza.

Da qui

 
 
 

Iraq: al-Qaeda è sempre più isolata

Post n°12 pubblicato il 27 Gennaio 2008 da Panteras82
 
Tag: Notizie

25 gennaio 2008.
La guerra è sempre guerra. Gli iracheni lo sanno da decenni. Solo per parlare degli ultimi 20 anni, la terra che una volta fu simbolo e portatrice di civiltà e prosperità, l’antica Mesopotamia, ha assistito ad almeno tre conflitti armati di grandi proporzioni. Prima venne la disastrosa guerra (1980-1988) con l’Iran; in seguito l’invasione del Kuwait che portò alla Prima Guerra del Golfo (1991), fulminea nei tempi, ma devastante quanto a perdite di vite umane; infine, nel 2003, l’attacco statunitense, la caduta del regime di Saddam Hussein, e lo sprofondamento in un mix di guerra civile e contro l’invasore straniero. Con un nuovo elemento di destabilizzazione: al-Qaeda.


Il 2008 inizia però con qualche novità importante per l’Iraq, novità che fanno sperare in un miglioramento della situazione. In un Paese diviso a metà tra sciiti e sunniti, con i curdi pronti a rivendicare la loro fetta di potere; tra filo-baathisti che non vogliono rassegnarsi ad essere sconfitti egli oppressi di ieri che ora cercano vendetta; tra filo-iraniani e filo-occidentali… In un Paese la cui unità nazionale sembra essere solo di facciata, ma in realtà ridotta ai minimi termini, in cui il terrorismo internazionale di matrice islamica (cioè la galassia di piccoli e grandi movimenti terroristici che, per una banale semplificazione mediatica e politica, va oggi sotto il nome di al-Qaeda) ha trovato uno sfondo ideale per poter operare senza troppe interferenze, qualcosa sta cambiando.

Le due principali fazioni sciite, lo SCIRI di al-Hakim e le brigate al-Mahdi di Muqtada al-Sadr, entrambe dotate di consistenti eserciti armati e spesso in lotta –tra di loro da un lato e contro la controparte sunnita dall’altro- hanno annunciato di voler unire gli sforzi. Non solo: insieme alla maggioranza sciita si schiera anche il movimento degli “Awakening Councils”, formato dai capi tribù sunniti e con più di 80 mila membri. Obiettivo: sconfiggere una volta per tutte il terrorismo di matrice sunnita, con l’ausilio delle Forze statunitensi, e camminare insieme verso una ambita stabilizzazione. Se prima i sunniti iracheni erano accusati di appoggiare il terrorismo in chiave anti-sciita, uccidendo i fratelli e connazionali sciiti in una atroce guerra intestina, adesso si è intrapresa la via dell’unità. Certo, in un teatro come quello iracheno è d’obbligo il condizionale e tutto va trattato con le pinze, ma la notizia ha davvero del sensazionale. Dall’inizio del conflitto non si era mai arrivati ad una simile visione di vedute unitaria.

Qualcosa sta cambiando, forse si torna verso processi di democratizzazione concreti. Movimenti terroristici di varia natura cercano di lasciare il Paese nel caos, ma adesso sarà più difficile. Dall’unità mostrata in queste settimane potrebbe davvero prendere piede una svolta per uscire dal pantano.

Tratto da qui

 
 
 

Quali sono le città amiche dei bimbi? Torino, Modena, Roma e Ravenna

Post n°10 pubblicato il 19 Gennaio 2008 da Panteras82
 
Tag: Notizie

Secondo l’annuale rapporto “Ecosistema Bambino” presentato da Legambiente, Torino, pur avendo vinto il titolo di città dei piccoli, necessiterebbe dei servizi di Modena, Roma e Ravenna per essere davvero un paradiso del fanciullo. Fondendo le sigle delle diverse città, otteniamo ToMoRoRa: una città ideale dove gli efficienti uffici comunali di Torino - con i molti servizi rivolti ai ragazzi - si uniscono all’impegno di Ravenna per promuovere la sostenibilità tra i più giovani, alla variegata offerta culturale romana e all’impegno e alla continuità di Modena nel proporre progetti per i ragazzi. Maglia nera, invece per Novara che non ha fornito dati sufficienti alla valutazione e anche per Agrigento e Crotone che si piazzano ultime.

Ma non lasciatevi ingannare: quest’anno il divario tra nord e sud – per ciò che riguarda “le cose dei bambini” è solo apparente. Come fa sapere il rapporto, infatti, ad una minore efficienza nell’erogazione dei servizi al Sud corrisponde una maggiore a scelte più innovative e partecipative sul terreno delle relazioni tra bambini e città.

I parametri presi in esame dall’undicesimo rapporto sulle politiche a favore dei più piccoli, vanno dagli strumenti che le amministrazioni hanno realizzato per coinvolgere gli under 14 (come ad esempio consulte giovanili o consigli comunali dei ragazzi) all’ampiezza dell’offerta culturale (musei, biblioteche, ludoteche a misura di bambino).

Quanto siano importanti i bambini nella nostra società – da ciò che emerge dal rapporto - dovremmo chiedercelo più spesso e lavorare costantemente per offrire, tutto l’anno ascolto, spazi di gioco e città sicure. Lo ribadisce anche la convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, ratificata in Italia nel 1997 e divenuta effettiva con la legge n.176: il bambino ha diritto ad essere informato e ad esprimere le proprie opinioni. Oggi tv e giornali parlano di bambini quando i piccoli diventano vittime di fatti violenti, a scuola, in famiglia o per la strada. “Manca l'attenzione al ruolo attivo che i bambini possono esercitare nella societa', alla loro capacità di essere i primi suggeritori nelle scelte a loro destinate - ha detto Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente - occorre che le citta' italiane, e i loro sindaci, siano protagoniste di una riscossa culturale che metta al centro le giovani generazioni, puntando su loro coinvolgimento e sulla loro partecipazione".

Il decimo rapporto dell’associazione ambientalista ha voluto anche tirare le somme di dieci anni di indagine: fondamentale, per aggiudicarsi la palma doro dei bambini, la continuità delle politiche. Nell’ultimo decennio si sono distinte anche Cuneo e Verbania. I ragazzi verbanesi, infatti, oltre all’ufficio per l’infanzia dispongono di un consiglio comunale, di numerose iniziative e strumenti culturali ad hoc come la guida dei piccoli per conoscere la città.

Francesca Farina

 
 
 

Altra tecnica contro i virus

Post n°9 pubblicato il 19 Gennaio 2008 da Panteras82
 
Tag: Salute

New Haven (Connecticut, USA), 5 dicembre 2007.
La nuova ipotesi proposta da due team di ricercatori statunitensi della Yale University e della University of Massachusetts Medical School a Worcester potrebbe rivoluzionare il mondo della medicina. Secondo gli studiosi americani, la solita linea di combattimento per uccidere i virus attraverso farmaci potrebbe essere superata da una tecnica molto più sofisticata ed efficace. L’idea è quella di tendere una “trappola chimica”, un piccolo inganno molecolare che indurrebbe i virus ad entrare in “cellule esca” nelle quali verrebbero imprigionati definitivamente. Il virus entrando nelle cellule sbagliate non troverebbe le strutture necessarie alla sua replicazione e quindi alla sua sopravvivenza.

I ricercatori hanno effettuato molti studi ed esperimenti dai quali è emerso che i globuli rossi potrebbero risultare un’efficace e rapida trappola naturale.

In natura esistono già meccanismi difensivi di questo tipo. Si tratta delle cosiddette “trappole ecologiche”. Un esempio classico di trappola ecologica è quello in cui cade una specie particolare di mosca, che solitamente depone le uova sulle superfici degli stagni. Il riflesso della luce sulla superficie dell'asfalto crea un'immagine che le mosche non riescono a distinguere dalla superficie dell'acqua. Così esse depongono le uova sulle strade, senza riuscire così a riprodursi.

Secondo Turner, ricercatore di Yale, la brillante strategia potrebbe essere utilizzata, in futuro, nella lotta a virus come l'HIV.
Gli scienziati sono dunque fiduciosi sui risvolti positivi che potrebbe apportare questo studio. La strada più semplice, per ora, sembra comunque quella di sviluppare nanoparticelle ricoperte con recettori per i virus che possano essere prodotte velocemente e in grande quantità, abbandonando temporaneamente l’idea di trappole naturali (globuli rossi) a favore di strutture sintetiche.

L’idea è semplice ed efficace e in futuro virus come l’HIV potrebbero essere combattuti molto più facilmente.

 
 
 

Meningite. C'è da preoccuparsi?

Post n°8 pubblicato il 16 Gennaio 2008 da Panteras82
 
Tag: Salute

Milano, 16 gennaio 2008.
Gli allarmismi, quando si parla di salute, fanno sempre notizia e purtroppo spesso alimentano forme di psicosi nella popolazione. Non che si possano sottacere i recenti casi di meningite comparsi ormai in tutta Italia, con il conseguente sospetto che si tratti di piccole epidemie definite cluster, nel caso in cui si verifichino almeno due casi in 30 giorni in un raggio di 50 km. Si tratta comunque di una situazione sotto controllo e anche il Ministero della Salute ha affermato che i dati sono nella norma.

Ma vediamo di capirne un pò di più. La meningite è una infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale, le meningi appunto. Ne esistono varie forme: di tipo batterico, virale o micotico. Le forme batteriche sono dovute soprattutto allo streptococco pneumoniae, all’haemophilus influenzae di tipo B e al menginococco. Si tratta di una malattia di origine infettiva e la sua presenza è endemica , cioè sempre presente, sul territorio.

I casi più pericolosi rimangono quelli causati dal meningococco. Si possono calcolare almeno un 10% di portatori sani di meningococco e solo in rari casi si sviluppa la malattia, come è successo di recente in provincia di Treviso. Ogni anno quindi si riscontrano casi fisiologici di decessi a causa della meningite. Il germe si trasmette per via respiratoria, ma non sono ancora stati riscontrati casi dovuti a infezione per via alimentare.

Purtroppo, anche se è vero che la stampa ha dato un eccessivo risalto a quanto sta accadendo, come nel caso della SARS (l’acronimo di Severe Acute Respiratory Syndrome, grave sindrome respiratoria acuta) non possiamo non ascoltare l’allarme lanciato da Walter Pasini, Direttore del Centro OMS Medicina del Turismo, il quale afferma che "la circolazione in Italia di un elevato numero di africani provenienti dalla cosiddetta cintura menginococcica (senegalesi, ivoriani, etiopi, somali) pone il rischio anche da meningite A, Y e W135" contro i quali esiste un vaccino che conferisce un’immunità di soli 3 anni. Anche nel caso del menginococco del gruppo C è disponibile il vaccino, mentre per quello del gruppo B non esiste ed è quindi letale.

Il problema più grave, dovuto al notevole flusso di immigrati irregolari che sfuggono ai controlli sanitari, è determinato da tutta una serie di malattie trasmesse per via alimentare, dalle malattie a trasmissione sessuale, ma soprattutto dalla tubercolosi che sta aumentando ogni anno e che miete più vittime persino dell’AIDS in tutta Europa, presentando delle pericolose forme antibiotico-resistenti.

Tratto da qui

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: Panteras82
Data di creazione: 05/01/2008
 

GLI OCCHI DELL'AMORE






























Un giorno incontrai un bimbo cieco che mi chiese di descrivergli il cielo e io glielo descrissi, mi chiese di descrivergli il mare e io glielo descrissi, mi chiese di descrivergli il mondo e io piangendo me lo inventai...
 

PER MARIELLA

Vorrei poter volare fino a te, amore mio, per farti sentire tutto l'amore che stò custodendo per te! Abbracciarti, baciarti, coccolarti, fino a fondermi totalmente con te in una cosa unica... Mi manchi, mi mancano i tuoi occhi dove vorrei perdermi, inebriarmi, leggendo l'amore che essi esprimono... nel guardare i miei...
 

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