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Il Dittamondo (6-12)

Post n°1204 pubblicato il 17 Febbraio 2015 da valerio.sampieri
 

Il Dittamondo
di Fazio degli Uberti

LIBRO SESTO

CAPITOLO XII

"Giovane, forte, bel, sicuro e destro
era David, al tempo che guardava
le bestie sue e che vivea campestro. 

Gigante fu Golia, lo quale stava 
acerbo e fiero a modo d’un villano 5 
sopra l’oste di Saul e minacciava. 
Giunto David con la frombola in mano 
nel campo, proveduto su e giú, 
vide il gigante ch’era sconcio e strano. 
Subitamente, che non vi fu piú, 10 
si combatteo in quella forma propia 
con lui, che Orlando fe’ con Ferragú, 
lo qual, secondo che, Turpin fa copia, 
per tema stava con le pietre al monte, 
fuggendo per non darli di sé copia. 15 
David ferí Golia ne la fronte 
da lungi, con la frombola, sí forte, 
che ruppe l’osso e feceli una fonte, 
cosí seguendo, con le braccia accorte, 
d’un’altra pietra in quel loco stesso; 
poi, con la terza, li diede la morte. 
Per questo e per piú cose venne adesso 
in tanta grazia di Saul, che a sposa 
Micol li diede, sua figliola, apresso. 
In questo modo da poi non riposa 25 
che, Amaleche sopra Besor fiume 
vincendo, tolse ai suoi ciascuna cosa. 
E sí come ora s’usa per costume 
cantar gli onor de’ gran signor, cosí 
s’usava allora e metteasi in volume. 30 
Per che cantare in quel tempo s’udí 
che Saul mille ne sconfisse e prese 
e diece milia n’ha vinto Daví. 
Tanta invidia per questo s’accese 
nel cuore di Saul, che, come ho detto, 35 
piú volte e piú a la sua morte intese. 
Qui passo come David venne al letto 
dove Saul dormia e l’arme tolse, 
chiamando, poi, per trarlo di sospetto. 
Qui passo a dire come il giunse e colse 40 
in monte Engaddi in una spelonca 
e come volontier la pace volse. 
Qui puoi vedere sí come Dio tronca 
la voglia di colui, c’ha mala fè: 
Saul, cacciando, cadde ne la conca. 45 
Morto costui e David fatto re, 
mandò suoi messi a confortare Anon, 
ai quai mezza la barba rader fe’. 
Di Bersabea nacque Salamon 
dopo li tre peccati; ma non dico 50 
quel mal che per Tamar fe’ Ansalon. 
Né qui di ricordarti m’affatico 
come fe’ guerra al padre né il consiglio 
d’Achitofel, ch’i’ biasmo e maledico. 
Né qui di farti chiaro non m’impiglio 55 
come Ansalon fu morto e chi l’uccise, 
quando a la treccia il ramo dié di piglio. 
Per li peccati che David commise, 
Iddio li volse dar la penetenza 
e, de’ tre, l’un partito a prender mise: 60 
fame sett’anni o che desse potenza 
tre mesi a’ suoi nemici aver vittoria 
sopra di lui o tre dí pistolenza. 
Usanza è de’ signor, quanto han piú gloria, 
che piú accecan gli occhi de la mente 65 
e men curan di Dio o fan memoria. 
E però spesso, se tu pon ben mente, 
per modi assai e diversi ne paga, 
né lassa al fine di punir niente. 
Li tre dí prese: e non fu gente smaga 70 
per morbo mai o per rompere in mare, 
come ’l suo popol crudelmente piaga. 
Io non ti posso per ordin contare 
le sue grandi opre; ma poi che il lin venne 
a Cloto meno e a Lachesi il filare, 75 
l’officio suo del tutto far convenne 
ad Atropos; ma giá era sí sene, 
che ’n bianco trasformate avea le penne. 
Quaranta anni regnò; ma or convene 
dir del figliuolo Salamon, lo quale 80 
tenne poi il regno e governollo bene. 
Io non ti dico se fe’ bene o male 
far morire Adonias, che a sposa chiese 
Abisag, ch’era suo fratel carnale. 
Costui Ioab, poi che ’l regno prese, 85 
condusse a morte; ma qui non t’indizio 
il dove né il perché, tanto l’offese. 
Bello è a sapere a’ signori il giudizio 
che fece del fanciul, tra quelle due 
ch’eran dormite dentro a uno ospizio, 90 
Savio quanto alcun altro, o ancor piue, 
pognam che da la legge sua disvia 
e che lussurioso troppo fue. 
Per lo gran senno, che di lui s’udia, 
Saba reina di lontana parte 95 
venne a lui con ricca compagnia. 
Costui, come si legge in molte carte, 
sacrificava, onde Dio l’ebbe in ira, 
fanum Chamos, Moloch e dea Astarte. 
Mille femine truova, chi ben mira, 100 
ch’avea tra spose e concubine; dico 
regnato avea, quando a morte spira,
anni quaranta ed era assai antico".
 
 
 
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