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LEONI PER AGNELLI

Post n°191 pubblicato il 12 Aprile 2011 da rosarioforino

Ho visto alcuni bei film di recente,di quelli dove il divertimento non è fine a sè stesso, ma coincide con la presa di coscienza di un punto di vista diverso,che costringe in un certo senso a porsi delle domande.Sono fatto così...
Comincio dal più recente e tempo permettendo posterò tutti gli altri post che ho scritto.

Un film molto parlato,ma che non annoia mai,anche perché i dialoghi sono tra i più profondi e intelligenti scritti per il cinema negli ultimi anni.Questo,lo dico io...
C'è un senatore repubblicano,impersonato da Tom Cruise,che concede un'intervista lunga un'ora ad una giornalista(Meryl Streep)che nutre molti dubbi sull'opportunità di continuare la guerra in Afghanistan a sei anni dall'11 settembre.
Il senatore spera nell'appoggio della stampa,e quindi del popolo americano,per attuare una nuova strategia che garantisca la vittoria di(almeno)una battaglia.l'invio di piccole truppe sparse.La giornalista ci riflette su mentre torna alla sede del giornale per cui lavora e decide di non scrivere l'articolo.La strategia è già stata attuata in Vietnam,e con scarso successo.In pratica,le piccole truppe devono fare da esca.La giornalista inoltre trova assurda la ricerca di vittorie del genere dopo sei anni di guerra,buone solo a salvare la faccia e ottenere l'approvazione del popolo per prolungare il conflitto,facendo ancora leva sul sentimento di vendetta e indignazione che ispirò anche gli arruolamenti all'indomani di Pearl Harbor,tanto per dirne una.Il senatore,inoltre,dice che per motivi tecnici nessun giornalista partirà assieme alle truppe fresche,quindi la giornalista(e i suoi colleghi)dovrebbero scrivere solo ciò che gli vien detto e non più ciò che han visto.
Durante la stessa ora,un docente di scienze politiche,impersonato da Robert Redford, ha un colloquio con uno studente che ha cominciato a disertare le sue lezioni.Il ragazzo confessa di aver perso interesse per la materia.Si è reso conto che la sola cosa scientifica della politica è l'abilità di farsi eleggere,per poi disattendere tutte le promesse fatte in campagna elettorale.Lo studente ha così maturato un forte disprezzo verso la classe politica in genere,e vuole godersi la vita.Il prof è quasi d'accordo con l'analisi fatta,ma gli fa anche notare che questa sua nuova filosofia ha il difetto di non avere cuore,ossia esperienza.Cos'ha fatto lui oltre a studiare?Non è stato nemmeno portaborse né ha fatto un po'di propaganda,per poter dire che l'ambiente è marcio.Dunque come spera di cambiare le cose se nemmeno ci prova?Magari non risucirà,ma almeno ci avrà provato.Avrà fatto qualcosa.La classe politica, infatti,conta proprio sull'ignoranza e l'apatia del popolo per fare il proprio comodo.A questo propostito gli pone l'esempio di due suoi allievi,uno nero e uno messicano, partiti per l'Afghanistan con l'intenzione,una volta congedati,di fare attivismo politico.
L'arruolamento doveva servire a prevenire le accuse di inesperienza e antipatriottismo.Il prof apre una parentesi sul dato di fatto che i primi ad andare in guerra provengono spesso da minoranze etniche discriminate in patria.Il prof cercò a lungo di dissuaderli da tale proposito,ma ne ammira le motivazioni.Non sta chiedendo allo studente cui ora sta parlando di arruolarsi a sua volta,ma di lavorare dal di dentro per evitare che altri giovani vengano spediti al massacro,e il primo passo consiste nel frequentare i suoi corsi,finendo gli studi.
Durante la II guerra mondiale,racconta,i generali nazisti scrivevano poesie sul coraggio dei soldati inglesi,guidati da pavidi capi che restavano nelle retrovie.Erano leoni al servizio di agnelli,dice,e lui sa bene(ma teme)che la storie si ripete.
Il film si chiude con la morte dei due studenti in Afghanistan,prime vittime della nuova strategia del senatore repubblicano. 

Un film che consiglio di vedere.Spero che la mia prosa non funga invece da deterrente. 

 
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