Creato da Maikosboy il 17/02/2010

RallyEvent

Blog relativo alle attività Rallistiche nazionali e internazionali

 

 

Peugeot-Andreucci, prima gara primo ruggito-

Post n°38 pubblicato il 26 Aprile 2010 da Maikosboy

Peugeot-Andreucci, prima gara primo ruggito- 

Paolo Andreucci e la Peugeot 207 Super 2000, campioni italiani in carica, vincono la 34esima edizione del Rally Mille Miglia, prima gara del Campionato Italiano Rally 2010, davanti alla Grande Punto Super 2000 di Luca Rossetti e alle due 207 Super 2000 di Renato Travaglia ed Elwis Chentre. Andreucci-Andreussi, equipaggio ufficiale di Peugeot Italia, sono stati in testa fino dall’inizio del rally, contenendo, prima , gli attacchi degli avversari e incrementando, negli ultimi tratti cronometrati, il vantaggio sui diretti concorrenti. Buono il risultato delle altre Peugeot 207 Super 2000, ben sette nei primi dieci classificati, con  Alessandro Perico (6°), Rudy Michelini (7°), Luca Betti (8°) e Corrado Fontana (9°).

La gara

Un rally difficile, condizionato dall’ incertezza delle condizioni meteo, ben interpretato dai portacolori del Leone sino dalla prima prova speciale di venerdì, la Colle San Zeno di 32,5 km. Infatti, proprio sulle salite e discese della prova, con un fondo stradale reso ancor più insidioso e viscido dalla pioggia caduta, l’equipaggio di Peugeot Italia ha conquistato secondi preziosi di vantaggio nei confronti delle due Punto Super 2000. Secondi poi amministratati con attenzione nel corso dell’intera prima giornata di gara.

Nella seconda tappa sulla prima speciale, la Cavallino, complice la foratura di Basso, Andreucci ha aumentato il proprio vantaggio, consolidandolo nelle successive prove e controllando gli avversari nelle ultime fasi della gara.

L’equipaggio

Paolo Andreucci: « Sono felice. Credo che questo sia il miglior ringraziamento che potessimo fare a Peugeot dopo la riconferma per la stagione 2010. Il Mille Miglia è una gara in cui ho sempre ottenuto risultati positivi, questa è la mia quarta vittoria qui.

La mia gara? Cominciata subito bene dal venerdì anche se, nella prima giornata, ho trovato in alcuni tratti nebbia e molta pioggia che mi hanno costretto ad una condotta di gara non all’attacco per evitare rischi inutili. Partendo poi per quindicesimo, nella PS2 e nella PS7, ho raggiunto avversari più lenti che mi precedevano. Inevitabile accumulare ritardo, la strada in quei tratti era molto stretta e non è stato facile superarli. Ho perso qualche secondo che, non nascondo, mi avrebbe fatto piacere avere in cascina oggi alla partenza della seconda tappa. Questa mattina sono partito con l’intenzione di attaccare subito. Le regolazioni effettuate sulla vettura e le scelte efficaci degli pneumatici Pirelli mi hanno permesso di

staccare subito dei rilievi cronometrici importanti. Le condizioni meteo un po’ incerte non ci hanno fatto stare tranquilli neanche all’ultima assistenza ma le scelte si sono rilevate comunque vincenti».

 Anna Andreussi: « E’ una grande soddisfazione, non ci confrontavamo sui campi di gara da quasi sei mesi. Ci siamo preparati al meglio per il debutto stagionale, consci anche della qualità e del numero degli avversari. Credo che, ancora una volta, il lavoro fatto insieme al team, ai meccanici della Racing Lions ed ai tecnici Pirelli ha pagato. Il Campionato Italiano Rally 2010 sarà molto equilibrato, per noi è importante essere partiti subito con il piede giusto». 

Le classifiche

Classifica finale del 34° Rally 1000 Miglia (provvisoria) 

1. Andreucci – Andreussi (Peugeot 207 S2000) in 2h58’39”; 2. Rossetti – Chiarcossi (Abarth Grande Punto) a 44,6”; 3. Travaglia –  Granai (Peugeot 207 S2000) a 1’43”; 4. Chentre – Pogliano (Peugeot 207 Super 2000) a 3’29”; 5. Basso –Dotta (Abarth Grande Punto) a 3’46”; 6. Perico- Carrara (Peugeot 207 Super 2000) a 4’55”; 7. Michelini – Biondi (Peugeot 207 Super 2000) a 5’33”; 8. Betti – Scalvini (Peugeot 207 Super 2000) a 6’08”;  9. Fontana – Casazza (Peugeot 207 Super 2000) a 6’25”; 10. Kopecky – Strary (Skoda Fabia Super 2000)  a 6’36”.

 
 
 

Risultatu Magliona Motorsport al Rally del Vermentino

Post n°37 pubblicato il 24 Aprile 2010 da Maikosboy

 

18/04/2010 – GIORGIO MELA E CLAUDIO MARINIO OTTIMI PROTAGONISTI. PIAZZAMENTO PER MANNU – MELA ED ENNESIMO RITIRO PER SOLETTA –FRESU.

Non si è sicuramente intimorito dalla presenza di avversari l’ormai collaudato e affiatato duo composto dai sassaresi Giorgio Mela e Claudio Marino, in gara con la piccola ma pepatissima Citroen C2 del gruppo R2B che nella nona edizione del Rally dei Nuraghi e del Vermentino hanno letteralmente sbaragliato la concorrenza ottenendo soprattutto un risultato “monstre”, ottavi assoluti, primi di classe e secondi di gruppo. Con una guida grintosa, precisa e determinata hanno aggredito gli oltre 70 chilometri di prove speciali della animata corsa Gallurese, fin dalla prima prova speciale, mettendo in chiaro da subito a chiunque volesse ostruirgli il passo, che non c’era veramente nulla da fare. Un ritmo insostenibile, lo dimostrano ampiamente i tempi fatti registrare subito a ridosso di vetture molto più potenti e performanti che non si aspettavano di trovare la “francesina” così avanti e soprattutto così scatenata. Oggi è per me e per il “l’ormai” fido navigatore Claudio Marino, è una di quelle giornate da incorniciare. Mi sento felice afferma Giorgio, ho ricevuto innumerevoli congratulazioni, il fatto di aver avuto in classe degli avversari degni di nota, mi ha sicuramente motivato a esprimermi al meglio, azzardando anche nel finale quando ormai potevamo benissimo amministrare il vantaggio accumulato senza strafare. Il risultato odierno ci ripaga sotto ogni punto di vista. Non è andata come ci si aspettava, invece, per Giuseppe Mannu e Gabriele Mela con la Renault Clio RS di classe N3, perseguitati da innumerevoli problemi e anche abbastanza sfortunati. Rottura della zampa motore nella prima giornata e elettronica bizzarra al secondo giorno, 2° di classe e 16 assoluti, che nonostante tutto hanno portato la vettura sulla pedana d’arrivo situata in piazza del Popolo. Ho trascorso una due giorni negativa, sbotta il giovane driver della  Magliona Motorsport, si è tribolato dall’inizio alla fine, non nascondendo di essere partiti con l’intenzione di rifarci dal ritiro del precedente Rally di Olbia, ma una serie di  problematiche ci ha penalizzato. Nella sfortuna possiamo ritenerci soddisfatti di aver portato a conclusione la gara. E’ partita alquanto guardinga nella prima giornata l’accoppiata Soletta - Fresu, mirando soprattutto a non far danni, ma così purtroppo non è stato in quanto al via della seconda giornata il motore ha ceduto dopo appena 3 chilometri facendo collezionare all’equipaggio,in gara con la piccola Peugeot 106 del gruppo A6, un’altra di quelle giornate no. Non era ciò che mi aspettavo ma la sfortuna sembra in questo periodo essersi accanita contro, prima il ritiro alle ronde dell’Omodeo per e adesso questo per la rottura del propulsore, non è la migliore conclusione. Tenevamo a far bene anche per via del fatto che Francesco, il mio navigatore, è nativo di Berchidda, quindi era come giocare in casa. Se Mela - Marino sono stati i veri e propri protagonisti di questa nona edizione che andrà ad arricchire la bacheca della Magliona Motorsport, per Mannu Mela e Soletta – Fresu non sarà sicuramente uno di quei momenti da ricordare.

 
 
 

Milko Pini parte bene vincendo al Rally Valle d'Aosta

Post n°36 pubblicato il 24 Aprile 2010 da Maikosboy

Milko Pini parte bene, vincendo al Rally
Valle d'Aosta la prima prova della Suzuki Cup
 
Aosta, 18 aprile 2010
 
Inizia alla grande la Suzuki Cup per Milko Pini. Il pilota parmense di TRT, infatti, si è aggiudicato la gara inaugurale, il Rally Valle d’Aosta-Saint Vincent, prima prova del Trofeo Rally Asfalto.
Un successo beneaugurante per Pini, maturato dopo una prestazione tutta in crescendo, impreziosita da uno scenario incantevole. Sole radioso per tutte e due le giornate di gara. Strade pulite, ma neve tutto intorno a rendere fiabesco il paesaggio montano.
“Ma non era cominciata benissimo”, esordisce Pini.
Nella prima prova speciale di venerdì sera, infatti, il driver di Parma accusava subito un netto ritardo (23”) da Corrado Peloso. Il motivo, però, veniva subito identificato.
“Peloso è un pilota valdostano, conosce le strade del rally a memoria, in particolare quella prima prova speciale, perché lui abita proprio lì. Io, per altro, sono partito molto guardingo, anche perché era necessario trovare una sintonizzazione giusta con il navigatore Gianmaria Marcomini, in quanto non avevo al mio fianco l’abituale Daniele Pellegrini. Sulla prova dopo, infatti, la musica è subito cambiata”.
La PS successiva era San Carlo, una classifica del Valle dì Aosta, dove Pini si imponeva con un secondo di vantaggio sullo stesso Peloso.
La prima giornata di gara finiva lì. Si andava a dormire con Peloso davanti a Pini di 22 secondi.
Il driver di casa ripartiva di nuovo forte il sabato mattina, seconda e conclusiva giornata di gara: nella PS di Sarre dava altri 7” a Pini, portando il suo vantaggio a 29”.
“Come al solito inizio la giornata stando a guardare, poi mi riprendo”, commenta sornione il pilota di TRT.
Difatti nella prova speciale numero 4 (di nuovo San Carlo) Pini è primo tra le Swift, tenendo Peloso a 3”.
Ma il primo scossone alla classifica Pini lo dà nella PS 6, Saint Marcel, dove si impone nettamente: Peloso viene staccato di 13”, Bouvier, il terzo incomodo, di 2”. Inoltre a Peloso vengono inflitti 30” per essere arrivato in ritardo a un controllo orario.  A quel punto, Pini passa in testa al trofeo monomarca della Suzuki con 15” di margine su Bouvier, mentre Peloso perde terreno.
Nella prova successiva, la numero 7 (terzo passaggio della San Carlo), la penultima della corsa, Pini dà la mazzata finale. Stravince. Lascia a 13” Bouvier e chiude il conto. Peloso accusa altri 35” di ritardo e a fine prova si ritira per problemi tecnici.
L’ottava e ultima prova speciale (ancora Sain Marcel) per Pini diventa solo ed esclusivamente una passerella finale.
“Bellissima corsa - chiude lo stesso Pini -, con strade magnifiche. L’avevo detto che questa corsa mi piace molto. Lo confermo. L’asfalto, poi, era più pulito rispetto alle scorse edizioni, per cui mi sono davvero divertito. Fantastici i 18 chilometri di Saint Marcel. Un po’ più sporca delle altre. Velocissima a salire, con tanti tagli nelle curve, poi scende e nella discesa si fa molto tecnica. Lì il minimo errore lo paghi caro. Lì, probabilmente ho fatto la differenza. Stupendi anche i 14 chilometri di Col San Carlo. Una prova da fare tutta in traiettoria. Anche lì mi sono espresso al meglio. Merito della mia macchina, che l’Europa Service ha messo a punto benissimo. Durante lo shake down siamo riusciti a trovare l’assetto giusto e in gara la mia Swift è sempre stata all’altezza della situazione. Io, per altro, non ho ancora il cambio a innesti frontali, una delle migliorie tecniche consentite in questa terza edizione, e questo è penalizzante in salita e nelle ripartenze, anche se poi diversi rivali con questo nuovo cambio hanno accusato dei problemi. Comunque, sono l’unico a non averlo ancora. La mia Swift monta il cambio di serie, quello degli anni scorsi, un cambio che va trattato con molta cura, senza irruenza. Ho trovato anche quest’anno un livello piuttosto alto tra i piloti del trofeo. Non c’è più Roberto Sordi, che era un po’ il riferimento, in compenso ci sono diversi giovani interessanti, alcuni figli d’arte come i fratelli Cinotto e Del Zoppo. Rispetto allo scorso anno, inoltre, saranno i piloti locali ad emergere di corsa in corsa. Qui è stato il turno di Peloso”.
Appena tagliato il traguardo, infine, la vettura di Pini è stata sottoposta a una verifica tecnica che ha superato agevolmente. E adesso?
“Cominciare bene è sempre importante - conclude Pini -. Ma si tratta di un primo tassello in un mosaico piuttosto vasto”.
I prossimi appuntamenti vedranno Milko Pini impegnato al Rally del Taro (1 maggio), una gara non valida per il trofeo, ma che il pilota parmense ama disputare in quanto vicina a casa. Due settimane dopo, la seconda prova della Suzuki Cup: il Rally Città di Torino.
 
Classifica finale Suzuki Cup al Rally Valle d’Aosta: 1. Pini-Marcomini in 1h44’33”; 2. Bouvier-Di Tullio in 1h44’57”; 3. Cinotto-Capello in 1h46’01”; 4. Bianco-Barra in 1h48’54”; 5. Del Zoppo-Torlasco in 1h49’36”.

 
 
 

Conto alla rovescia per il S.Martino di Castrozza

Post n°35 pubblicato il 24 Aprile 2010 da Maikosboy
 

San Martino Corse in fibrillazione: tanti progetti per il trentennale della corsa

 

Mancano tre mesi esatti al 30. Rally Internazionale San Martino di Castrozza e Primiero (16/17 luglio) e finalmente si sta sciogliendo la neve. La poesia del bianco mantello è una delle maggiori ricchezze della località turistica, ma per diversi mesi ha impedito di esplorare quello che, sulla carta, sarà il percorso di gara. Soprattutto non ha consentito di transitare sul passo Manghen, punto fermo del tracciato 2010 che vuole celebrare in grande stile il trentennale di una competizione nata nel 1964 grazie all’estro degli avvocati Luigi Stochino e Pietro Bovio. Personaggi mitici del tempo che fu, quando la gara si dipanava lungo la dorsale dolomitica fino al Pian del Cansiglio e in diverse edizioni si estese persino in Friuli, inglobando prove dell’Alpi Orientali e dando la stura a quello che poi sarebbe stato il Giro delle Valli Pordenonesi e quindi il Piancavallo Internazionale. Oggi il San Martino rivendica a buon diritto l’orgoglio di essere stato antesignano della specialità e ancora vuole stupire con effetti speciali la moltitudine degli appassionati. Cominciando dalla prova spettacolo del venerdì sera sul piazzale Rosalpina, troppo breve per selezionare la classifica, ma carica di contenuti agonistici per mettere già pressione ai protagonisti. Sabato 17 luglio il rally vivrà sulle ripetizioni di quattro tratti cronometrati: “Manghen” (15 km), “Val Malene” (oltre 26), “Gobbera” (9) e “Sagron” (8,5). Distanze e tempi ancora da definire in quanto il rally è un cantiere aperto e la San Martino Corse un’officina dove Cristian Marin, Giorgio Taufer e Marco Bancher dirigono i lavori di un’orchestra con tanti progetti sul banco. Ciò che tutti desiderano è “una settimana del rally” con corollario di iniziative fotografiche, enogatronomiche, finanche librarie e culturali, per non ridurre l’appuntamento al solo fine settimana motoristico. Come accadeva una volta, la corsa deve animare la vallata del Primiero e spingersi oltre, abbracciando la Val di Fiemme, Castello Tesino e la Valle del Vanoi, luoghi simbolo di una sfida antica e moderna che non smette di emozionare.

 
 
 

Cinquina per Diomedi-Bosa al Rally dei Nuraghi e del Vermentino

Post n°34 pubblicato il 18 Aprile 2010 da Maikosboy
 
Foto di Maikosboy

 

Cinquina per Diomedi-Bosa al Rally dei Nuraghi e del Vermentino

Anche la nona edizione del Rally dei Nuraghi e del Vermentino va in archivio, a prevalere nella gara gallurese del 2010 è stato il ricomposto duo Diomedi-Bosa su Peugeot 207 S2000 che porta a cinque il numero di vittorie nella gara berchiddese, il loro è stato un dominio pressoché assoluto, 8 prove speciali su otto vinte. La loro galoppata vincente è cominciata sabato quando, con decisione , hanno scavato un discreto margine dai diretti concorrenti ; solo l’equipaggio Biosa-Chiodino su Renault Clio S. 1600 è riuscito a contenere i margini di distacco fino alla settima prova durante la quale è incappato in una foratura che ha fatto perdere circa un minuto relegandolo al quarto posto della classifica finale. Sul secondo gradino del podio, a 1’00.9 è giunto l’equipaggio Riccardi-Contini, per la prima volta su Mitsubishi Lancer Evo 9, contento per il risultato e per la presa di confidenza con il mezzo il pilota di Novara ripete la prestazione della passata edizione. Al terzo posto a 1’19.7 un felicissimo Claudio Addis coadiuvato alle note da Davide Panu su Peugeot 207 S. 2000, nelle sue dichiarazioni tutta la soddisfazione per un risultato conseguito alla seconda gara su questo tipo di vettura e dopo la rottura nel precedente Rally città di Olbia. Al quinto posto, staccato di 2’36.0, l’equipaggio tutto Tempiese Musselli-Musselli su Peugeot 207 S. 2000, soddisfatto della prestazione. Sesti al traguardo, a 3’03.3, e primi di Classe R3C Cocco-Turchi su Renault Clio R3: per loro una gara costantemente in lotta con l’equipaggio Fresi-Orrù su Renault Clio RS. Solo sulla settima prova Simone Fresi e Antonio Orrù hanno ceduto il passo dopo un’escursione dalla sede stradale che gli ha fatto perdere la posizione fino a quel momento occupata portandoli al 7° posto assoluto e primi di Classe N3. Gran bella prestazione per Giorgio Mela e Claudio Marino su Citroen C2 R2 che si sono classificati all’ottavo posto assoluto e primi di Classe R2. Porta a casa una bella prestazione anche la coppia Barbero-Barbero su Renault Clio R3, padre e figlia hanno preso il passo e hanno chiuso in crescendo chiudendo con un buon nono posto assoluto. Al decimo posto assoluto e primi di Classe A7 la coppia Deiana-Pitturru sulla datata ma sempre valida Peugeot 306 s16 di Colombi. Primi di Classe A6 e undicesimi assoluti Piras-Cozzula su Peugeot 106. In Classe N2 l’olbiese Giorgio Deiana navigato da Marco Vargiu su Citroen Saxo ha colto il primo posto di classe e la quattordicesima posizione assoluta. In R3T bella prestazione e prima posizione per l’esordiente Fiat Cinquecento Abarth di Spano-Boero. La classe FA7 ha visto prevalere il giovane pilota Olbiese Thomas Carboni navigato da Gianluca Serreri su Renault Clio Williams. In FN3 l’equipaggio locale Colla-Colla su Renault Clio Williams, ha conquistato la classe e il 18° posto assoluto. Sempre brillante l’equipaggio Santin-Galletti su Fiat 600, che ha portato a casa il primo posto di classe e lasciato alle proprie spalle vetture ben piu’ performanti. Primo di FA6 l’equipaggio di casa Sanna-Craba su Opel Corsa GSI, in classe R3D l’unica vettura Diesel presente era la Grande Punto di Addis-Meloni. A primeggiare nella A5 Palmieri-Vellutini su Rover MG105R; infine in Classe FA5 primo posto per l’equipaggio Satta-Pinducciu su Peugeot 106 Rally.
Tanti gli abbandoni a causa di varie rotture meccaniche, semiassi e cambi i piu’ sollecitati, da rimarcare gli abbandoni di Donisi-Casalloni su Clio S. 1600 per noie all’alternatore, quando occupavano le posizioni di rincalzo. Anche il sindaco volante Cenzo Ledda ha dovuto abbandonare per problemi alla turbina della sua Mitsubishi Lancer Evo, abbandono anche per Sebastiano Putzu e la sua Clio S. 1600 per rottura meccanica quando occupava le prime posizioni. Coppa Scuderia per la Portocervo Racing Team, seguita dalla SL Racing Club e dalla Magliona Motorsport.
Una bella edizione, il sole ha accompagnato i due giorni di gara e ha consentito al folto pubblico assiepato ai lati della strada, di godere anche delle evoluzioni del Bergamasco Marco Noris, su Mitsubishi Lancer. navigato da Mauro Atzei, ha offerto, senza lesinare, spettacolo e adrenalina . Anche l’emiliano Paolo Diana sulla Fiat 131 Abarth con i suoi “traversi” ha regalato momenti di puro spettacolo.

 
 
 

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