"Memoriando" Zzap!

Viaggio indietro nel mondo del Retrogaming attraverso macchine che hanno segnato la storia del divertimento videoludico casalingo e non

 

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Post N° 6

Post n°6 pubblicato il 20 Settembre 2007 da Zilog_Z80a

Donkey Kong

Ok ragazzi! Visto che questo blog va avanti un po' a singhiozzi per mancanza di tempo cerchero' di iniziare concretamente in qualche modo occupandomi di retrogaming cercando di non scontentare nessuno!

Un commento di Tensaiga83 sul post precedente ha citato, oltre ovviamente ai saluti, un cimelio storico dei video arcade prodotti dalla mitica quanto attuale Nintendo: sto parlando dell'origine del beniamino giapponese nonché l'idraulico piu' famoso del mondo ossia Mario!!!!

L'arcade in questione è lo storico Donkey Kong!  Eh gia! la nostra amica ha fatto bene a citarlo perché questo gioco è stato tra i pionieri che hanno dato varietà e dinamicità ai videogiochi delle successive generazioni.

La storia in realta' è molto semplice.

Un bel giorno King Kong litiga fortemente col produttore durante le riprese del suo ultimo film. Il motivo di tale grave discussione sta nell'aver cambiato, con una piu' economica, la marca di noccioline di cui Kong ne va particolarmente ghiotto delle quali ne divora almeno tre tonnellate al giorno durante le riprese e le accompagna solitamente con due o tre barili di birra alla volta!!!
Tale motivo ha fatto arrabbiare molto il "mite attore" e per cercare di dimenticare l'accaduto, Kong invita Peach a bere una birra in cima alla struttara di un fabbricato in costruzione in ricordo dei bei tempi che furono delle prime riprese del loro glorioso film. Ma Peach vedendo che il "cucciolone" era di pessimo umore e gia mezzo ubriaco cerco di desistere dal gentile invito ma ovviamente Kong non è di facili consensi e cosi' prende Peach e la porta in alto alla costruzione per bere questa birra portando con se pero' anche le grida di disappunto della fanciulla!
Mario che gironzolava da quelle parti (ma guarda un po') sente gli schiamazzi dei due litiganti e si accorge di cio che stava accadendo... ...provo' dapprima con le buone a far ragionare Kong e di farlo scendere ma lo scimmione non ne vuol sapere facendogli pure le linguacce, cosa che Mario odia nella maniera piu' assoluta...gia proprio le linguacce!!! 
Mario decide di salire per andare a salvare la sua fanciulla, ma Kong in preda all'alcool ormai vede l'azione di Mario come se volesse anche lui partecipare alla serata e brindare tutti insieme e mentre il nostro idraulico cerca di salire le travi della costruzione, Kong gli manda giu i barili della sua birra preferita, la Donkey, invitandolo a bere con lui...la situazione è critica e il povero Mario è costretto per raggiungere Peach a saltellare i barili che gli si parano davanti come ostacoli cercando di raggiungere il punto piu' alto, ma Kong vede che Mario è interessato solo alla fanciulla e ancora piu' arrabbiato prende Peach e la porta sempre piu' in alto dove si trovano impalcature e ascensori mobili, fino a raggiungere la vetta piu' alta del grattacielo dove l'unico modo per far scendere lo scimmione una volta per tutte è cercare di allentare i bulloni che saldano tra loro le ultime travi... ...beh! il finale anche se è scontato per molti non voglio dirvelo lo stesso perché dovrete essere voi con la vostra abilita' a riuscire a superare tutti gli ostacoli per salvare Peach e vi assicuro che persino gli smanettomani ritenuti "invincibili" nei giochi moderni 3D avranno serie difficolta a completarlo!

La prima versione arcane vide i bar e le sale games per la prima volta nel 1981 dove i livelli erano solo tre che si susseguivano di volta in volta con una difficoltà sempre maggiore. Poi la Nintendo USA nel 1982 rivide il gioco aggiungendo un livello tra il primo e il secondo per renderlo piu' accattivante di quanto in realta non lo sia gia stato con la sua apparizione!

Nel periodo che vide la diffuzione delle consolle domestiche, tra la prima metà degli anni '80 ai '90, questo gioco fu trasposto un po' ovunque: consolle come Atari e le stesse Nintendo avevano la loro versione, per non parlare poi degli Home Computer che a quei tempi sfondarono il mercato delle utenze domestiche. Ogni macchina che si rispetti dunque aveva la sua versione, con ovviamente le limitazioni proprie alle capacità delle singole macchine stesse!

Ma in conclusione se vogliamo essere piu' precisi al commento della amica Tensaiga83, il mitico gorillone classico non era sul Super Nintendo ma sul precedente e piu' anzianotto NES Nintendo, pero' per essere giovane vedo che ha ottima memoria...Complimenti! ^^

Come specifiche grafiche, facendo riferimento alla versione arcade e non alle conversioni casalinghe possiamo dire che la grafica era essenziale ma colto carina e colorata, studiando da parte dei programmatori anche i minimi dettagli per lo schema di gioco che ripeto non è assolutamente semplice.

A questo punto vi chiederete "come faccio a provarlo?"....eh! gran bel problema visto che ancora oggi vi sono restrizioni sui diritti d'autore, ma cio che posso fare e darvi l'opportunità di provarlo scaricando l'emulatore NES e la "rom" di Donkey Kong, sperando ke riusciate a farlo funzionare, anche se sostanzialmente è semplicissimo.

Beh! ragazzi io tolgo il disturbo e ci vediamo alla prossima recenzione!!!   Ciao bella gente!!!

 
 
 

Post N° 5

Post n°5 pubblicato il 12 Settembre 2007 da Zilog_Z80a

Giornata impegnativa oggi!!

Buongiorno!!!!

 
 
 

Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 11 Settembre 2007 da Zilog_Z80a

Perché ZZAP?

Il termine “Zzap!” in origine veniva usato dai disegnatori di fumetti per dare “effetti sonori” alle scene più movimentate delle loro storie.

Successivamente parole come Zzap!, Crash, Boing, Stum, ecc. sono state usate anche come elementi pubblicitari e propagandistici per la diffusione e la commercializzazione dei videogames!

Ma ZZAP! È stato anche il nome della rivista di videogame degli anni ’80 più diffusa forse nell’intera Europa!

Si vi sono state altre riviste in italia prima della sua venuta come HC-Home Computer o la famosa per i nostalgici dell’epoca “VideoGiochi”…ma la più significativa e che ha segnato un’epoca è proprio ZZAP!

Nata in principio di origine anglosassone sotto il nome di ZZAP64 nella prima metà degli anni ’80 ebbe la sua prima trasposizione italiana nel maggio del 1985, avendo fra la schiera dei propri “guerrieri” nome anche di un certo calibro come Stefano Gallarini, redattore, conduttore anche di diverse trasmissioni per ragazzi, del canale satellitale Game Network e attuale DJ di PlayRadio, segnando in maniera incisiva il modo di informare i videogiocatori sulle novità del momento e ancora oggi molte delle riviste moderne portano il segno e le basi di quell’epoca che è stata la culla dei cambiamenti.

Essa inizialmente come macchine trattava esclusivamente il mitico e leggendario Commodore 64, riservando di tanto in tanto recensioni relative ad altre macchine Commodore come Vic 20 e C16,

ma il successo e di controparte la critica furono tali da spingere gli editori a recensire giochi anche per altre piattaforme tra cui il “fantasmagorico” ZX Spectrum della Sinclair (EEEHH???  Come non lo conoscete? GGRRRRR!!!), il nipponico MSX(mi brillano gli occhi!!) e l’antagonista Amstrad CPC (eh! Si!...prima i fare macchine per gelati e condizionatori l’Amstrad faceva computer!...mah!)…per poi col tempo occuparsi anche delle svariate console come Atari, Sega e Nintendo (si avete ragione, non leggete Sony proprio perché all’epoca faceva cose più serie!  Hehehehe!!) e delle prime macchine a 16 bit come Commodore Amiga, Atari ST e i primi PC.

Gli anni passano e la tecnologia si sviluppa in maniera smisurata da rendere le pagine di ZZAP! Non riescono a contenere tutto cio che la tecnologia sforna in continuazione decidendo quindi di scindersi in tre diverse testate: ZZAP!, ConsoleMania e TheGamesMachine, le cui ultime due oggi molti giocatori conoscono molto bene!!! Ora avete capito quale origine hanno avuto tali riviste?

Bene questo blog cercherà nella maniera più consona di rimarcare le vie di ZZAP! Mostrando al pubblico moderno quali evoluzioni ha subito il mondo dei videogames e quali capolavori erano in punto di riferimento di noi non più ormai adolescenti.

Vedrete con quanta maestria i programmatori dell’epoca avevano con macchine di gran lunga inferiori ad un attuale telefono cellulare, nel realizzare titoli dalla grafica un po’ grottesca ma accattivante e dalla giocabilità estrema…requisiti per altro non sempre scontati nei videogiochi 3D moderni.

Ne vedremo delle belle ragazzi!

 
 
 

Post N° 3

Post n°3 pubblicato il 08 Agosto 2007 da Zilog_Z80a

Il primo Videogame e...
...la storia!

Parlando di videogiochi non si può fare a meno di constatare l'incredibile evoluzione che essi hanno avuto in questi ultimi anni. Nomi come Pong, PacMan, Donkey Kong, Tetris, Asteroids, Space Invaders e Dragons' Lair fanno ormai parte dei nostri ricordi e di quelli di milioni di persone in tutto il mondo.

 
Il mitico Pong

Ricostruire la storia delle console e quindi dei videogiochi non è un impresa facile. E' impossibile individuare con precisione una persona ed una data di riferimento ma ci sono differenti storie che vengono da tutti considerate l'inizio dell'era dei videogiochi.

Uno dei primi rudimentali videogiochi venne sviluppato nel 1958 da Willy Higinbotham al Brookhaven National Laboratory (Usa). Per attrarre gli studenti che venivano a visitare il laboratorio di elettronica, Higinbotham ed il suo collega Robert V. Dvorak avevano creato mediante un oscilloscopio una specie di tennis in cui un puntino (la pallina) veinva fatto rimbalzare orizzontalmente da un lato all'altro dello schermo.

 
Willy Higinbotham

Mediante una specie di joystick era possibile colpire la pallina ed assegnargli una traiettoria allo scopo di non colpire la rete centrale. Il gioco (che fu battezzato Tennis for Two) fu un successo e gli studenti ne erano fortemente attratti. Ovviamente fu considerato però solamente un curioso passatempo e smontato dopo qualche tempo!

 
"Tennis for Two" e relativo joystick di controllo



Nel 1961 (3 anni dopo "Tennis for two") un gruppo di studenti universitari del MIT capitanati da Steve Russel lavorò alla creazione di un videogioco per mostrare le capacità del nuovissimo mainframe DEC PDP-1 acquistato dall'università.

Nacque Space War, il primo vero e proprio videogioco in cui due astronavi (Wedge e Needle) si sfidavano nello spazio a colpi di missili. La primissima versione del gioco fu arricchita nei mesi successivi con l'introduzione del punteggio e della funzione di "Iperspazio" che permetteva all'astronave di scomparire ed apparire in un punto random dello schermo. Nel 1962 la versione definitiva fu completata ed occupava circa 9 Kbytes.

 
Il famosissimo Space War, il primo vero videogioco della storia

Il gioco ebbe un successo clamoroso e cominciò a circolare in molte altre università americane facendo appassionare migliaia di giovani a questo nuovo mondo dei videogames.

Paradossalmente anche Steve Russel (come Willy Higinbotham con Tennis for two) non pensò di brevettare e commercializzare il suo gioco. Forse pensava che nessuno poteva permettersi un mainframe da 120.000 dollari per giocare !!!!


Il primo successo: Pong

Nolan Bushnell, uno degli studenti che aveva visto e giocato con Space War durante gli anni di università alla University of Utah, aveva in testa un idea vincente. Far diventare Spacewar un gioco accessibile a tutti, rendendolo disponibile non solo su Mainframe.

 
Nolan Bushnell

Cominciò a lavorare su una versione simile chiamata Computer Space e finalmente nel 1971 trovò una società pronta a realizzare il suo progetto: la Nutting Associated che creò il primo videogioco da bar. Si trattava di una macchina futuristica ma che purtroppo ebbe uno scarsissimo successo a causa della difficoltà di gioco di Computer Space che era stato pensato con un numero esagerato di pulsanti di controllo che lo rendevano ingiocabile.

Qualche anno più tardi, nel 1972, Nolan Bushnell ed il suo collega Ted Dabney si licenziarono e crearono una nuova società, la SyZyGy che aveva come obiettivo quello di disegnare e realizzare videogames. Purtroppo il nome scelto era però già stato registrato da una società di soffitti per cui si scelse un nuovo nome : ATARI!

Bastarono pochi mesi alla ATARI per creare il primo rivoluzionario gioco che avrebbe portato alla ribalta i videogames. Nacque PONG, una specie di tennis giocato da due stanghette che dovevano evitare alla pallina di finire fuori dal campo di gioco (lo schermo).

Per giocare si doveva introdure una moneta, come in un flipper. Pong venne proposto ad alcune grandi compagnie ma tutti lo rifiutarono così Bushnell decise di installarlo gratuitamente in un bar per verifircane il riscontro. La sera stessa fu contattato dal responsabile del locale che gli chiedeva di veniva a riprendere quella macchina che non funzionava più. Quando Bushnell arrivò al locale ed esaminò ila macchina si accorse che non si poteva più giocare perchè non si riusciva ad inserire la moneta. Il serbatoio delle monete era strapieno!!!

In quel momento Bushnell decise che l'ATARI avrebbe costruito e distribuito PONG ed in quello stesso anno furono venduti più di 8500 macchine con PONG a circa 1200 dollari e l'ATARI cominciò l'era dei successi.

 
Una delle macchine con PONG


La storia dei videogames e delle console era appena iniziata ed in quegli anni una serie infinita di società e di giochi invase il mercato Americano.

Nel 1972 Steve Jobs (che poi fonderà la Apple Computer) lavorando come tecnico della ATARI insiema al suo inseparabile amico Steve Wozniak costruirà Breakout..

 
Una delle prime versioni di Breakout

Nel 1978, Toshiro Nishikado della Taito crea un altra pietra miliare dei videgiochi in cui un astronave comandata dal giocatore deve difendere la terra dagli alieni. Nasce Space Invaders! Il successo del gioco è tale che in Giappone nel giro di qualche mese diventa impossibile addirittura trovare monete in circolazione. Sono tutte nelle macchine da gioco di Space Invaders. Addirittura il governo deve intervenire quadruplicando la produzione di monete!

 
1978, arriva Space Invaders

Nel 1979 il primo videogioco a colori vede la luce. Si tratta di Galaxian, un semi-clone di space invaders prodotto dalla NAMCO in cui però gli alieni si muovono in formazione e ad ogni livello cambiano le loro caratteristiche.

 
Galaxian, il primo videogioco a colori


Arriviamo al 1980, l'anno di due nuovi successi epici nel mondo dei videogiochi. La NAMCO in Giappone produce PUCKMAN, un simpatico Smile che ha come obiettivo quello di mangiare tutti i puntini in un labirinto senza essere catturato dai fantasmi cattivi.

Lo stesso gioco viene distribuito dalla MIDWAY in America con il nome più familiare di PACMAN ed in pochi mesi viene venduto in più di 100.000 esemplari superando tutti i record di vendita precedenti.

 
Pacman

PACMAN divenne un classico tra i videogiochi e per anni continueranno ad uscire nuove avventure del genere come Super Pac-Man, Baby Pac-Man, Jr. Pac-Man, Professor Pac-Man, Pac & Pal, Pac-Land e Pac-Mania.

Sempre in quegli anni escono Donkey Kong (1981) e Mario Bros (1983), due grandi successi della Nintendo America a cui seguiranno altri della serie come Donkey-Kong Junior e Super Mario Bros.

     
Donkey Kong e Mario Bros, due successi epici

Un altro successo decreta in quegli anni (1982) l'ascesa sul mercato di una nuova casa di videogiochi destinata in pochi anni a dominare la scena. Stiamo parlando di Zaxxon e della SEGA.

 
Zaxxon


Il 1983 è l'anno di Dragon's Lair, il primo videogame creato da Magicom/Cinematronics ad utilizzare il laserdisc. La grafica del gioco era la migliore mai vista in quegli anni e la musica era stereofonica. L'unica cosa negativa era rappresentata dalla giocabilità che limitava il giocatore a poche mosse solamente.

Il successo fu comunque enorme tanto che l'anno successivo gli stessi autori crearono Space Ace, un avventura che usava gli stessi principi grafici di Dragon's Lair.

 
Dragon's Lair

Nel 1985-86 è la volta di un altro videogioco epico che verrà in breve tempo conosciuto in tutto il mondo. Alexey Pajitnov e Dmitry Pavlovsky, due ingegneri russi creano Tetris. La loro idea iniziale è quella di commerciare questo nuovo gioco su cui ripongono molte aspettative ma sfortunatamente non trovano nessuno in Russia disposto ad investire su di un videogioco.

Finisce così che Tetris viene usato da Pajitnov e Pavlovsky insieme ai loro amici a cui regalano volentieri una copia. I loro amici cominciano a farlo circolare in giro ed in breve tempo Tetris esce dai confini Russi e una società europea contatta Pavlovsky per registrare ufficialmente il gioco. Nasce così la versione ufficiale di Tetris che invaderà mezzo mondo e verrà riprodotto da tutte le case di videogiochi in brevissimo tempo.

 
La schermata principale di Tetris

Nel 1991 la Capcom crea Street Fighter II dove per la prima volta è possibile giocare scegliendo il proprio personaggio tra i molti disponibili. Il successo del gioco fu tale che solo per il Super Nintendo ne furono acquistate più di 15 milioni di copie.

 
Street Fighter II

Il 1993 è un anno particolare per i videogames. La SEGA mette in commercio Virtual Racing, il primo gioco multiutente, con grafica poligonale di altissimo livello e con il force-feedback sul volante che permette di "sentire" la strada aumentando così il realismo del gioco.

 
Virtual Racing



L'incredibile livello grafico raggiuntodai moderni videogames

Se guardiamo ai giochi degli anni passati e li mettiamo a confronto con quelli moderni ovviamente il confronto sembra improponibile. L'evoluzione delle schede grafiche e dei processori ha permesso la concezione di videogames sempre più perfetti e realistici che sono differenti anni luce dal primo Pong (che oggi sinceramente non riuscirebbe ad entusiasmare nessuno).

Nonostante questo però bisogna ammettere che l'era pionieristica dei videogames aveva un fascino differente dovuto forse al fatto che le risorse tecniche erano limitate e bisognava puntare più sulla fantasia e sulla genialità delle idee.

Non a caso infatti personaggi come Toshiro Nishikado (il creatore di Space Invaders) o Dmitry Pavlovsky (uno degli autori di tetris) vengono ricordati ancora oggi al contrario dei nuovi giochi che praticamente non hanno una paternità.

 
 
 

Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 05 Agosto 2007 da Zilog_Z80a

Il vero

RETROGAMING
La parola "retrogaming" a primo tono per chi non lo sapesse puo' sembrare un termine strano se non addirittura "a luci rosse"...we maniaci non è cosi!!!... Ci sono molti hobbies di collezionismo di cose di tempi passati come l'antiquariato, auto d'epoca, francobolli, ecc. ...manie che bene o male tutti conosciamo. Ma esiste un altro hobby di collezionismo: quello delle vecchie consolle e computers che sono appartenuti per lo piu' agli anni 80-90 e si chiama appunto RETROGAMING ossia gioco al passato!!
La mania di aggiornare la propria videoteca ludica oggi, è sempre crescente. I vari utenti di PC, Xbox, Playstatio, Nintendo e compari si fanno la lotta fra loro a chi possiede la macchina più aggiornata e sporattutto la più ricca dotazione di software, alla faccia dei risparmi racimolati nel corso di qualche lavoro d’estate o durante l’anno per le feste natalizie. Oggi il prezzo medio di una console varia dalle 99€ a 600€ circa, e non tutti sanno (o si ricordano perché forse troppo piccoli), che questi erano i prezzi delle vecchie console o home computers degli anni ‘80-’90; macchine dette ad 8 bit proprio in virtù del fatto che montavano processori ad 8 bit...! Cos’è? Al giorno d’oggi vi sembra a ssurdo che tali tecnologie potessero, all’epoca, far divertire milioni di video giocatori casalinghi , quando il più semplice cellulare odierno con tecnologia java funziona con un chip a 16 bit?

Ebbene si! I video games java che oggi potrete trovare, o meglio scaricare, sui cellulari odierni, erano in realtà, ciò con cui si divertiva il pubblico di quegli anni, con macchine delle dimensioni pressapoco come quelle dei portatili di oggi. Tale "delizie" erano rappresentate da esemplari come il mitico Commodere 64, che solo negli anni ‘80 vantava una quantità di unità vendute di oltre quattro milioni(altro che Xbox e PS2), oppure come i suoi acerrimi rivali quali Spectrum della Sinclair e il suggestivo CPC dell’Amstrad; anche il Giappone fece la sua parte con i sistemi MSX, le cui carateristiche si identificavano in varie versioni, dal MSX1 e il Turbo R800 Dos MSX (era abbreviato con MSX TRD!). Quest’ultimo non vantava una grande diffusione in Europa, dovuto anche alla scarsa importazione di software dal sol levante, mentre quello occidentale si limitava a conversioni dallo Spectrum(ne parleremo più avanti) e soprattutto agli indecifrabili ideogrammi giapponesi che costellavano le informazioni all’interno dei videogames, ma chi ha avuto l’onore di conoscere tale macchina sa che aveva potenzialità del tutto dignitose e singolari a partire dal MSX1.

E non è tutto c’è una larga fetta coperta proprio dalle case costruttrici ancora oggi operative, come la SEGA, la Nintendo ed anche la meno ricordata ATARI, le quali sfornarono console di tuto rispetto come Famicom e SuperFamicom, i primi Game Boy (cui oggi siamo giunti alla versione Advance), Sega Master System e Mega Drive, dove questultimo , insieme al Super Famicom della Nintendo, misero le fondamenta per i giochi con grafica a 16 Bit, e non dimentichiamoci della legendaria Atari con i suoi XE ed ST, rispettivamente 8 e 16 bit; anche la Commodore seguì la scia dei 16 bit immettendo sul mercato il famigerato Amiga, di cui molti possessori esistono ancora oggi, ma da qui diventa un altro capitolo che apre la strada ai sistemi odierni.

Questo blog solchera' proprio la storia del video game e dei vecchi Home-Computer di quel periodo florido per far rivivere nostalgiche ma sorridenti emozioni a chi come me ha vissuto quegli anni e destare fascino e curiosit' ai giovanissimi che non hanno conosciuto altro che la grafica virtuale 3D e non hanno idea di quando si parlava di Kbyte con la stessa "fluidita'" dei GByte!

Ne vedremo delle bella ragazzi!!!

 
 
 
 
 

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Un blog di: Zilog_Z80a
Data di creazione: 29/06/2007
 

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