Reticolistorici
evenementistica storica in un incrocio di reti - a cura di Oscar Brambani
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"[...] l'uomo che legge è in rapida caduta, sia che si tratti di lettore di libri come del lettore di giornali. In Italia un adulto su due non legge nemmeno un libro all'anno. Negli Stati Uniti tra il 1970 e il 1993 i quotidiani hanno perduto quasi un quarto dei loro lettori. Per quanto si voglia sostenere che la colpa di questo precipitoso calo sia della cattiva qualità o dello sbagliato adattamento dei giornali alla concorrenza televisiva, questa spiegazione non spiega abbastanza. Spiega molto di più constatare che se negli Stati Uniti l'ascolto televisivo nei nuclei familiari è cresciuto dalle tre alle quattro ore quotidiane del 1954 a più di sette ore quotidiane nel 1994, allora non resta alcun tempo, fuori dal lavoro, per altro. Sette ore di televisione, più nove ore di lavoro (includendo i tragitti), più sei-sette ore per dormire, pulirsi e mangiare, fanno ventiquattro ore: la giornata è completa" (G. SARTORI, Homo videns, Ed. Laterza, pagg. 26-27).
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