Creato da mwinani il 10/03/2006
Idee in cattività
 

Area personale

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

PARTENZA

Citazioni nei Blog Amici: 9
 

Ultime visite al Blog

flying63mariomancino.mstef_2011mwinanicassetta2ts.studioconsulenzea.ligdodgeram2500Frediani.Amilcaremephistopheles1xglaciusxmaxdic1171perticauyubincada0
 

Ultimi commenti

Ahahaha!
Inviato da: mwinani
il 16/02/2021 alle 16:59
 
Ciao, scusa leggo solo ora. No era la moto dei miei 17...
Inviato da: mwinani
il 16/02/2021 alle 16:59
 
Il modo migliore per tenere i figli a casa la sera è creare...
Inviato da: cassetta2
il 27/08/2019 alle 13:14
 
ciao,sono iteressato alla moto del profilo Aprilia Etx...
Inviato da: giovanni
il 09/11/2018 alle 09:28
 
Avete sentito di questo expolitico? Forse ci...
Inviato da: giammaffa
il 16/12/2014 alle 12:42
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Una gamba qua, una gamba là....

 

 

 

FWN

Colui che finalmente si accorge quanto e quanto a lungo fu preso in giro, abbraccia per dispetto anche la più odiosa delle realtà; cosicché, considerando il corso del mondo nel suo complesso, la realtà ebbe sempre in sorte gli amanti migliori, poiché i migliori furono sempre e più a lungo burlati. (da Il Viandante e la sua ombra-wikiquote)

 

 

 

« OGNUNO PARASSITA A MODO SUOMittel Europa (con un pi... »

Daunsaitzing

Post n°600 pubblicato il 22 Agosto 2011 da mwinani
 

A volte e in alcuni luoghi ad agosto fa un caldo terribile.

Il caldo spesso provoca irritazione.

Poi si abbina volentieri ad altri fattori.

Gli insetti.

Loro vivono benissimo al caldo e invece di essere grati alla natura godendo di questa calda fortuna

si dilettano a rompere il cazzo a chi di rotture farebbe volentieri a meno.

Poi c'è il sudore che cola,

il traffico che, nei posti dove in tanti preferiscono andare, cresce a dismisura fino a superare gli stessi luoghi che si sono lasciati alla ricerca di un po' di relax.

Il rumore, particolarmente fastidioso non schermato dalle finestre obbligatoriamente aperte.

Altri fattori soggettivi e oggettivi portano all'aumento dell'irascibilità al salire della temperatua.

Talvolta perfino io m'adiro.

In particolare non sopporto la folla. Tutta quella massa di gente senza cervello che, come fosse una cosa unica si accinge a fare le cose più stupide del mondo, e tutti assieme.

E allora vado al cimitero.

Li mi distendo. Mi rilasso e un po' mi isolo. 

Guardo la varia umanità che si muove o non si muove più.

Sono anche grato a tutta quella gente che se n'è andata immolandosi per la pace di quelli che son rimasti.

Qualcuno più refrattario ha impiegato parecchi decenni per convincersi, altri più solerti o altruisti, o generosi si sono sacrificati per tempo, a pochi anni o addirittura mesi.

Vedo gente premurosa venire quotidianamente a cambiare i fiori, che non fanno a tempo nemmeno ad appassire.

In altri vasi i fiori marciscono emando il caratteristico odore. 

Annuso e mi vengono alla mente collegi, insegnanti di religione, ragazzini in bilico tra la sottomissione alla catechesi e la ribellione sfrontata.

Qui a parte qualche ape che si abbevera tra un fiore e l'altro e qualche cicala che celebra le sue feste inopportune, non ci sono motivi di dissidio. Si può sta seduti per ore senza che nessuno venga ad importunarti. Le gambe si intorpidiscono così come i pensieri, ma fino a che non si sentono cigolare i pesanti cancelli arrugginiti che il custode accosta prima della chiusura serale si può stare al proprio posto, senza problemi.

In giro è tutto diverso. E sembra che tutti ce l'abbiano con te e le pensino tutte per farti infuriare.

L'ultima volta è stata martedì.

Andavo come sempre giù in paese per quella strada nemmeno tanto storta quando dalla Jetta davanti a me hanno lanciato una bottiglia d'acqua minerale mezza piena fuori dal finestrino destro. 

Lì per lì ho solo pensato di aver avuto fortuna, la bottiglia era sfilata subito di lato senza il minimo pericolo che mi colpisse o creasse problemi alla mia macchina.

Sarranno i soliti cafoni di Crotone, ignoranti e senza rispetto per il prossimo, salve poi stracciarsi le vesti e piangere per qualche lontano parente che muore o alla festa del patrono, ho pensato. E la rabbia ha cominciato a montare.

Mi rivedevo la scena della bottiglia che volava fuori dal finestrino e rimbalzava sull'asfalto. Immaginavo la macchina che seguiva che per schivarla urtava il guard rail e girando più volte si demoliva. Una Multipla con ancora 4 anni e mezzo di rate da pagare.

Pensavo: ma che schifezze ha in testa certa gente che fa queste cose, senza il minimo pensiero per il danno che può fare, come se tutto, la strada e il mondo intero fossero i loro e loro non avessero alcun obbligo morale nei confronti di nessuno.

Ho anche immaginato il tipo con la moto che seguiva troppo da vicino, come spesso succede, trovarsi la bottiglia che rotola di fronte alla ruota anteriore. Frenare con forza senza riuscire a schivarla. Perdere il controllo e finire strisciando con violenza contro i paletti che sostengono i guardrail che costeggiano tutta la strada. Tutte e due le gambe rotte e una lesione importante del bacino che impedirà lui di poter camminare diritto per il resto della vita.

Ero furente. Nei tre minuti passati dal lancio della bottiglia la sequenza dei pensieri che mi era passata per la mente mi aveva reso una belva furente. Già quel giorno mi ero messo in macchina incazzato e preoccupato per problemi di lavoro e altre cose mie. Ma quando vedo la stupidità della gente farsi protagonista ai danni del malcapitato, anche solo probabile, inizio a vere rosso e mi sale la merda al cervello.

Ad un certo punto non ce l'ho fatta più. Ho affondato il gas poco prima di una piazzola d'emergenza. Ho stretto la Jetta costringendola a spostarsi di brutto a destra. Il tipo che guidava ha iniziato a inveire e a suonare il clacson. A quel punto non ci ho visto più.

Tu brutto stronzo fai della cagate immonde e pretendi pure di lamentarti se qualcuno te le fa scontare?

Ho dato un colpo secco allo sterzo verso destra toccando il muso della Jetta che ha deviato secco verso il guard rail uscendo dalle linee che delimitano la carreggiata.

Alla fine della piazzola, quando il guard rail si restringe tornando vicino alla corsia di marcia la Jetta vi ha urtato contro. Si è piegata, impennata. Ci è parzialmente salita sopra, scagliata verso il cielo in una immonda piroetta. Dallo specchietto l'ho vista mentre ricadeva col muso sull'asfalto, rovesciata e dopo una lunga serie di capriole si è fermata poco prima di prendere fuoco.

Un bagliore enorme seguito a pochi istanti da un gran botto. Ho fatto appena a tempo a vedere la colonna di fumo nero salire prima che il curvone a destra che c'è prima del viadotto me la togliesse dalla visuale del retrovisore.

Scuotevo la testa.

Certa gente non sa proprio stare al mondo. Proprio no...

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963