Creato da Lilith_83 il 27/10/2008

PENSIERI E PAROLE

I miei pensieri e le mie parole per condividere il mio mondo

 

Lacrima..

Post n°70 pubblicato il 08 Aprile 2009 da Lilith_83

 

 

 

 

 

 
 
 

Sogno di una notte di mezza estate...

Post n°69 pubblicato il 29 Marzo 2009 da Lilith_83

 
 
 

Sad..

Post n°68 pubblicato il 26 Marzo 2009 da Lilith_83

 

 

 

 

 

-VOGLIO SPARIRE-

 

 

 

 

 

 
 
 

Realtą oltre il reale

Post n°67 pubblicato il 26 Marzo 2009 da Lilith_83

 
 
 

Citazione notturna..

Post n°66 pubblicato il 26 Marzo 2009 da Lilith_83

"Un tempo si credeva che lo zucchero si estraesse solo dalla canna da zucchero, ora se ne estrae quasi da ogni cosa; lo stesso per la poesia, estraiamola da dove vogliamo, perché è dappertutto."

Gustave Flaubert

 
 
 

Frammenti di giada

Post n°64 pubblicato il 22 Marzo 2009 da Lilith_83

 
 
 

continua..

Post n°63 pubblicato il 20 Marzo 2009 da Lilith_83

Dal cielo cupo iniziano a scendere gocce di pioggia grigie e gelide..
Una più coraggiosa delle altre scivolta tra i ciottoli e guizza in un lampo tra l'erba riarsa.. Sembrerebbe una goccia più limpida delle altre, una sorta di ricordo passato, il sorriso legato ad un attimo di pura felicità.
Corre tra spazzi di terra umida e si infila impavida giù nelle profondità; scende schivando un verme, poi girando intorno ad un pezzo di cemento ormai in rovina.. scava con la sua forza inaudita cercando di farsi strada e di correre più in fretta possibile.. poi il vuoto e per un istante si ritrova a volteggiare in aria come nell'attimo in cui è nata..ed è nel suo delicato volo che incontra le sue morbide labbra. Riesce a fare ancora qualche piccolo spostamento e scivola stanca agli angoli della bocca, una bocca assetata che non si lascia scappare il dolce invito ed assorbe l'ignara goccia cristallina lasciandola scendere fin sulla punta della lingua.

Un fremito..

Tremende scosse percorrono tutto il suo corpo, come se in una frazione di secondo un animo antico fosse tornato a ripopolare spazzi vuoti e informi. In un attimo lei sente la vita tornare a scorrere nelle sue vene, crudele come il fuoco, la sente bruciare mentre lascia il segno del proprio passaggio lungo tutto lo strato di muscoli ancora dolcemente rivestito da un sottile velo di pelle bianca lattea.
Le dita iniziano a muoversi cercando di capire la strada da prendere sotto tutto quel peso insopportabile. Le palpebre cercano di dar luce all'occhio spento.
Lei a fatica inizia a respirare. Lievemente. Piccoli respiri che lacerano dentro come tante invisibili coltellate ben assestate. L'odore acre della terra sale nelle sue narici provocandole un sapore amaro in bocca. Sente odore di muschio, di muffa e di morte.
Anche se supina ad ogni respiro la sua testa si perde in vorticosi giri. Un sovraccarico di sensazioni. Di emozioni. Freddo, caldo, vita, morte, realtà, sogno..incubo.
Non ricorda bene cosa le sia capitato.
Adesso gli occhi però, riescono ad aprirsi e, anche se aperti come due fessure invisibili, lo scenario che hanno di fronte e che colgono è raccapricciante.
Il peso che il corpo cerca di sopportare è un indefinito ammasso di terra nera, più nera della pece.

"Sepolta viva... da chi?????"

Nessun ricordo aleggia nella sua testa..Un vuoto assordante si è impadronito della sua mente..si sente svuotata e indolenzita più che mai.
Solo una sensazione è più forte delle altre.
Un tremendo senso di claustrofobia. 
L'impetuoso desiderio di trovare un modo, un qualsiasi modo, per uscire da quel crudele e irreale inferno personale.

Lilith_83

 
 
 

LEI

Post n°62 pubblicato il 16 Marzo 2009 da Lilith_83

Lei si raccolse i capelli in una fluente coda corvina e si guardò attorno:
nulla aveva senso, solo quel forte dolore alla bocca dello stomaco; era come un campanello d'allarme stridulo e assordante che la metteva in guardia urlandole per l'ennesima volta, nella sua testa ormai vuota, "nessuno può capirti".
Si sentiva sola e abbandonata, incapace di muoversi perchè anche la semplice aria ostacolava i suoi delicati movimenti.
Non poteva volare..le sue ali si erano spezzate. Come un pesante vaso di cristallo lasciato cadere deliberatamente a terra, il suo cuore era andato in frantumi e ora in ginocchio cercava sconsolata di raccogliere quei miseri frammenti di ghiaccio prima di rischiare di vederli sciogliersi in fredde lacrime di sangue.
Cosa era la vita per lei? Solo una pagina vuota, bianca, inzuppata di calde gocce salate e trasparenti, brucianti sul viso come fiumi di acido solforico e velenose più del gas nervino.
Odiava questo stupido mondo così incostante e bugiardo, così colmo di rabbia ed orgoglio. Si sentiva usata e la sua bocca non voleva collaborare, nessun fiato usciva dalle sue rosse labbra, morta come era dentro.
Sapeva di essere un fiore sbocciato troppo presto, nato precocemente e colto senza difese dal gelido soffio dell'inverno, seccato dal freddo troppo pungente per non esser notato.
Era sola, doveva ammetterlo, persa in un'oscurità che non conosceva. Il buio la circondava e l'avvolgeva tra le sue temibili braccia. Un buio fittizio, creato da quelli che, diversi da lei non potevano guardare il sole sorgere.
I suoi occhi, profondi come l'oceano, potevano restare ore a guardare i raggi del sole irradiare ogni parte della terra. Poteva rimanere seduta lì, solo con il caldo torpore sulle guance, inebriata dalla luce sempre più accecante.
Ma in questo mondo ora il sole non era altro che un fuoco fatuo, un'esalazione velenosa coperta da una coltre massiccia di nubi tossiche, ingabbiato nell'oscurità generata dal rancore, dal dolore e dall'inganno.
Non sentiva più il vento sulla pelle e al tatto la sua stessa pella le risultava fredda e dura come la pietra. Si rese conto che una corazza ben piazzata aveva preso il posto della sua soffice neve bianca.
Aveva voglia di urlare..ooohh se ne aveva voglia, ma ancora la sua voce non collaborava; se ne stava rinchiusa nella caverna della sua bocca, incastrata tra pezzi di cuore sparsi ovunque dentro di lei. Non trovava una via d'uscita, povero eco della sua essenza, e serpeggiava senza sosta tra un grumo di dolore e l'altro.
Un corpo senza anima.. un'anima stracciata in mille pezzi come un foglio di carta consunto, colorato dei colori dell'arcobaleno, ma che dell'arcobaleno non ricordava più neanche il nome.
Sepolta sotto terra ora rimane, a sei metri dalla superficie del suolo. Non vede il cielo e resta immobile schiacciata dal peso del mondo che la sovrasta.


Lilith_83

 
 
 

Sbuffi d'autunno..

Post n°61 pubblicato il 22 Febbraio 2009 da Lilith_83

Un soffio gelido spazza via
da pelli dorate
gli ultimi granelli dell'estate
accarezza le mie vesti sottili
e un brivido sale..
Tra spruzzi di onde salate
e giovani nubi grige e rade
assaporo mesta ricordi ancora acerbi..
Ignara di ciò che il destino riserva
dirigo i miei occhi oltre l'orizzonte..
Una vela bianca attira lo sguardo
unico punto di luce 
contro il cielo ormai gonfio di pioggia..
Resta ancora un sapore caldo nel petto
ogni battito rincalza il ritmo
e nella mia mente continuo a danzare
vivendo un sogno
tristemente giunto all'epilogo..

 
 
 

Infinito inatteso..

Post n°60 pubblicato il 13 Febbraio 2009 da Lilith_83

Cadono le stelle dal cielo
illuminando la terra bagnata
di una luce fioca e rassicurante..
Un abbraccio si apre piano
partorendo una dolce fusione..
Ogni sussurro ci appartiene
e il cuore stordito vibra
spiccando il volo dal nostro seno..
veglia sui nostri corpi addormentati
bramosi di custodire un'unica anima
vestita dei colori caldi dell'estate..
Le dita tra le dita stringono la presa
e labbra socchiuse assaporano ogni istante..
La pelle ubriaca brucia al contatto
e occhi socchiusi scrutano l'infinito inatteso..

 
 
 

 

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