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NEL CONFESSIONALE C'ERA UN MORTO
Post n°43 pubblicato il 26 Giugno 2006 da ilsacrista
Quando la signora X, ormai devastata dal peso dei suoi soliti peccati, è entrata nel confessionale, un urlo agghiacciante è esploso in chiesa. Il velo del tempio non si è squarciato perché il nostro santuario non è un tempio e non c'è il velo. Comunque le ampolline dell'acqua sulla tavola del presbiterio si sono rotte all'istante macchiando le mie Nike nuove comprate in offerta stracciata da un ambulante vicino all'ospedale di Arcore dove deambula il sacrista privato di Berlusconi colpito alla testa con un candelliere per aver votato Ulivo alla scorse elezioni. Ovviamente ho biascicato, scontento e maligno, due o tre parole che tiravano in ballo il padrone di casa. Niente di più. I fedeli presenti, cinque al massimo, più un cane scodinzolante davanti alla Madonna, si sono voltati all'istante verso il confessionale con gli occhi terrorizzati. Il cane invece no. Ha continuato a scodinzolare davanti alla Vergine. La signora X dopo l'urlo è svenuta, ma è subito ritornata in sè con una bella rinfrescata direttamente attinta dall'acquasantiera. Ma a nessuno della condizioni della Signora X importava alcunchè. Terrore e curiosità erano focalizzati dentro il confessionale. Lì giaceva un corpo immobile, nero in volto, avvolto in una sorta di pastrano scuro quasi corazzato. Era riverso sulla schiena e nella pancia un grosso spillone. Per evitare complicazioni, d'accordo con i fedeli, abbiamo ritenuto di non avvisare i carabinieri e nemmeno di chiamare l'ambulanza. Si vedeva che quello era morto stecchito. Inutile scomodare tanta gente che di sicuro, saputolo il Vescovo, avrebbe portato alla sconsacrazione immediata del santuario. In fondo i panni sporchi ognuno li lava a casa propria. E' così è stato fatto. Il corpo prelevato con disgusto è stato portato nel mio giardino. Per un fiaschetta di buon Chianti c'è stato anche qualcuno che s'è preso la briga di scavare una fossa vicino alla mia camelia fiorita. A lungo andare tutto quel ben di dio organico in decomposizione produrrà fiori di rara bellezza. Pronta la fossa, non senza una particolare fatica, il corpo è stato deposto e subito ricoperto di terra. Povero essere - ha detto qualcuno. Pensare che qui in paese non lo conosceva nessuno e nessuno gli aveva mai rivolto la parola. Mea culpa. Mea culpa. Mea infinata culpa. Dopo il doveroso atto penitenziale privato tutti sono tornati alle loro faccende vincolati reciprocamente dal segreto su quella strana morte innaturale. Soltanto il cane è stato indifferente all'accaduto. Quando sono ritornato era ancora là a fissare triste lo sguardo della Beata Vergine del Buon Consiglio. Tutto sommato è stato un bene. Un testimone in meno sull'aggiacciante delitto dello scarafaggio nel confessionale. Ancora oscuro il movente e l'esecutore. |
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il 25/03/2009 alle 08:58
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