Un colpo di spugna sul cofano per sbarazzarsi dell'ultima microscopica sbavatura, una controllata alle gomme e un ruggito del motore tanto per mettere in soggezione gli avversari. Uno sguardo alla cartina e una tiritera di parole incoraggianti e guizzi grintosi dentro quell'enorme sogno della Mille Miglia - alla sua 24ª edizione -, la corsa automobilistica di auto d'epoca che comincia oggi a Brescia con la punzonatura dei 375 bolidi in gara (dalle 9,30 alle 18) e, alle 20 in punto, la partenza della vettura numero uno alla volta di Ferrara, traguardo storico della tappa iniziale.
Tre gli equipaggi bergamaschi in gara, pronti ad affrontare 1.600 chilometri di strada (Brescia-Roma e dietrofront) da coprire in tre giornate e che, tradotti in miglia, fanno appunto mille. A difendere i colori orobici, con il numero 74, un pilota d'eccezione: al volante di una Jaguar 100 del 1937 c'è il vicepresidente di Confindustria, Alberto Bombassei, presidente della Brembo Spa, che sarà accompagnato in questa avventura da Matteo Tiraboschi, consigliere del gruppo di Curno. Sarà infatti quest'ultimo a tenere un occhio fisso al cronometro e alla fitta schiera di appunti intorno alle insidie del percorso, consigliando di volta in volta a Bombassei se accelerare o pigiare i freni. «Con lui alla guida – ha spiegato Tiraboschi alla partenza dell'anno scorso – è più facile arrivare in anticipo che in ritardo».
In entrambi i casi, comunque, l'indugio o la fretta nel tagliare il traguardo procurano punti di penalità. Questa è la regola: alla Mille Miglia l'importante non è la velocità, bensì l'essere puntuali come orologi svizzeri. Obiettivo primario, per esigenze di sicurezza, è infatti quello di rientrare, per ogni tappa, in un «budget» di minuti prestabilito. Per la coppia Bombassei-Tiraboschi si tratta della quarta gara: l'anno scorso, a bordo di una Lancia Aurelia B20, i due bergamaschi si erano piazzati al 121° posto.
Quest'anno tra i favoriti c'è un altro equipaggio bergamasco: quello di Ezio Perletti (quarto posto assoluto nel 2001), titolare di «Autoclass» di Castelli Calepio, in coppia con Andrea Vesco della Val Trompia. I due parteciperanno con un esemplare unico di Fiat 514 Coppa delle Alpi costruita nel 1930: «Se la macchina tiene – ha spiegato Perletti – l'obiettivo è migliorare la classifica dell'anno scorso che per un soffio ci ha visto fuori dalla top ten finale». Altro bergamasco in gara Paolo Zanardi di Campagnola, a bordo, insieme al copilota Tizi, di un'Alfa Romeo 1900 C Gara del 1952. Da Bergamo un caloroso in bocca al lupo.
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il 25/03/2009 alle 08:58
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