Creato da fabbri.giancarlo il 08/08/2012
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Nessuno fa; e nessuno ci fa bella figura, nessuno …

Post n°1087 pubblicato il 26 Marzo 2018 da fabbri.giancarlo
 

A Collage 01 Oche Cam

Pianoro (Bologna)

Sono passati quattro anni dalla fine dei lavori stradali ma il cantiere della rotatoria delle Oche è ancora aperto, infatti almeno così sembra, e nessuno ci fa bella figura, proprio nessuno. Né i residenti della zona indifferenti e forse rassegnati, né le autorità istituzionali che invece dovrebbero eliminare possibili situazioni di rischio e far mantenere il decoro pubblico, e nemmeno il proprietario dell’area chiunque sia.

Nell’agosto del 2014 la rotatoria delle Oche a Rastignano di Pianoro, tra le vie Andrea Costa (Sp 65 “della Futa”), Alcide De Gasperi (ponte delle Oche) e Marzabotto (sottopasso ferrovia “Direttissima”), è stata completata. Nei quasi quattro anni dalla sua apertura al traffico è stato finalmente completato anche il capolinea della linea filoviaria Tper 13/A attesa da alcuni decenni. Infatti la cabina con i servizi igienici per il personale Tper è stata montata soltanto nel febbraio scorso. Ma purtroppo all’angolo sudest tra le vie Marzabotto e Andrea Costa ci sono ancora, stranamente, delle malmesse recinzioni di cantiere e non se ne capiscono i motivi non essendoci cartelli di lavori in corso con le doverose obbligatorie indicazioni di legge: motivazione dei lavori, committente, progettista, direttore dei lavori, eccetera, eccetera.

Da quanto mi è stato detto, anche a livello istituzionale, il suolo che si trova tra la vecchia recinzione e il nuovo cordolo in granito era stato ceduto alla proprietà dell’edificio oggi sede del gruppo Cam Martelli. Proprietà che dovrebbe spostare, a sue spese, l’attuale recinzione al nuovo confine a permuta del suolo espropriato per la realizzazione della nuova fermata degli autobus sul lato est di via Andrea Costa. Ma non si sa se il passaggio di proprietà è stato effettivamente rogitato.

Tra l’altro, come si vede alle foto allegate, se l’attuale recinzione venisse spostata fino al cordolo in granito, si annetterebbe un palo dell’illuminazione stradale pubblica, un palo della segnaletica stradale (di precedenza e di rotatoria), una botola della Telecom (non si sa se attiva o meno) e due piccole botole di cemento. Non è che tali pali debbano trovare un’altra collocazione? Come si pensa di risolvere questa situazione di cantiere non completato che non è certo il fiore all’occhiello nella realizzazione della rotonda e del servizio filoviario?

Non spetta all’uomo della strada o al cronista giudicare o cercare di capire ma di evidenziare lo stato delle cose. Se ci sono accordi scritti, o verbali tra galantuomini (Giacomo Biffi diceva di fidarsi “più della stretta di mano di un galantuomo che della firma di un furbacchione”), devono essere rispettati. E se non c’erano accordi chiari si tratta di una partita nata male, e gestita peggio, da risolvere in un modo o nell’altro per ridare decoro all’area e chiudere il cantiere … delle Oche.

 
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