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Gianni Raimondi già dimenticato?

Post n°1138 pubblicato il 09 Ottobre 2018 da fabbri.giancarlo
 

Raimondi 10 Gianni

Pianoro (Bologna)

Nel maggio del 2015 un lettore scrisse al “Carlino” accusando il Comune di Bologna di aver dimenticato il grande tenore, bolognese, Gianni Raimondi e sollecitandolo a dedicargli una via. Gli rispose Cesare Sughi, giornalista di cui ammiro la grande cultura, convenendo che Raimondi meriterebbe la dedicazione di una via della città dove nacque il 17 aprile 1923. Ma che però la legge stabilisce che non è possibile intitolare vie, spazi o edifici pubblici a persone che non siano decedute da almeno dieci anni. Con il grande tenore che infatti era deceduto a Pianoro il 19 ottobre 2008, e una dedicazione di vie e piazze al suo nome non è quindi possibile, per legge, prima del 2019. Ma tale doveroso ricordo non spetta soltanto a Bologna, dove nacque accanto al ponte della Mascarella, ma anche a Pianoro dove, dopo lungo peregrinare per il mondo, poi scelse di vivere e dove morì.

Chi scrive ebbe la fortuna di conoscerlo nel 1991 – per un’intervista da pubblicare sul periodico pianorese “Il Punto” – quando mi accolse con calore e simpatia nella sua abitazione, allora a Botteghino di Zocca in Val di Zena, ricavata da un’ex colonica. Abitazione con studio nell’ex stalla con un pianoforte gran coda, molti libri, tanti dischi, impianti di riproduzione ad alta fedeltà e tanti ricordi. E per chi non lo sa Gianni Raimondi fu uno dei più grandi tenori della lirica mondiale in un periodo in cui cantavano nei maggiori teatri del mondo anche artisti italiani del calibro di Franco Corelli, Giuseppe Di Stefano e Mario Del Monaco altrettanto famosi.

In gioventù Raimondi aveva praticato vari sport, tra i quali l’atletica leggera in cui fu anche campione provinciale nei 110 metri a ostacoli, e il calcio dove ebbe proposte da grandi squadre, ma aveva già scelto di fare il cantante lirico. Debuttò a Budrio nel 1947, nel “Rigoletto”, e la carriera di Raimondi continuò nei più importanti teatri del mondo. Dopo 33 anni di carriera fu però colpito da un’allergia alla polvere del palcoscenico che lo costrinse a vivere lontano dai teatri e dallo smog delle città trovando finalmente casa e sollievo in Val di Zena poi a Pianoro Nuovo. Nel 2003 il Comune di Pianoro organizzò un concerto per il suo 80° compleanno a cui presero parte cantanti affermati e allievi. Non sembra sia stato ancora dimenticato ma anche a Pianoro ci dovrebbe essere posto per una via Gianni Raimondi; e che venga poi ricordato con qualche iniziativa almeno nel decimo anniversario della scomparsa che cade, come scritto prima, il 19 ottobre 2018

 
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