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Pianoro (Bologna)
Domenica 7 ottobre 2018 si svolgerà in Umbria l’ormai tradizionale “Marcia della Pace e della Fraternità” Perugia-Assisi che coinvolge migliaia di persone che arrivano da ogni parte d’Italia e dall’estero. Anche l’associazione “Tavolo per la Pace” di Pianoro parteciperà alla marcia e, come solito, organizza un pullman per chi desideri aderire a questo appuntamento collettivo con quota di partecipazione di 20 euro escluso il pranzo al sacco che sarà a cura del partecipante. La partenza è alle 6 da Pianoro Nuovo, in piazza dei Martiri davanti al municipio, con fermata al Palazzaccio di Rastignano alle 6.15; il rientro è previsto in serata verso le 22. Per prenotazioni o informazioni: Paola Rodolfi: 328-0153670 oppure Anna Zaghi: 339-8860608; indirizzo e-mail: pianoro@pacepianoro.it. L’iniziativa a favore della pace nel mondo e dei diritti civili gode del patrocinio del Comune di Pianoro.
«Come sapete – ci riferisce Paola Rodolfi coordinatrice del Tavolo per la Pace pianorese – domenica 7 ottobre si svolgerà la Marcia della Pace. Un evento che vuole rompere il silenzio su atrocità commesse nell’indifferenza generale; su crimini sistematici che restano impuniti; su violenze indicibili che passano continuamente sotto silenzio; su pericoli che crescono senza che ci sia una reazione adeguata».
Infatti, come rileva il documento preparatorio alla marcia per la pace, «disponiamo di più ricchezze, conoscenze, istituzioni e mezzi di ogni tempo ma al contempo permettiamo che di giorno in giorno aumentino le disuguaglianze, le sofferenze, i conflitti e l’insicurezza di miliardi di persone. Non troviamo soldi per dare un lavoro a tutti ma continuiamo a spenderne a valanga per armi, eserciti e condurre guerre infinite. I progressi ottenuti in tanti campi aprono orizzonti per migliorare le condizioni di vita di tutti e portare la pace dove ancora non c’è. Eppure rischiamo di essere travolti da numerosi problemi che abbiamo causato e che non abbiamo risolto: dalla povertà di miliardi di persone ai cambiamenti climatici, dalle guerre alle migrazioni. Cerchiamo le soluzioni dei problemi che non sono state trovate e intraprendiamo, sin da ora, iniziative per attuarle. Investiamo sui giovani, rispettiamoli, prendiamoci cura del loro presente e futuro, attrezziamoli a fare la loro parte, diamogli adeguate opportunità. Facciamo crescere l’economia della fraternità! Cominciamo dai luoghi in cui viviamo, cercando strade per combattere povertà e disoccupazione, con nuovi rapporti sociali, economici e personali centrati sulla cura reciproca. Scopriamo l’importanza e la bellezza della cura. La cura di noi e non solo dell’io. La cura della vita. La cura dei più indifesi. La cura del bene comune. La cura del mondo che condividiamo con altri. Affermiamo il dovere di proteggere ovunque tutte le persone minacciate da violenze, guerre, persecuzioni e sistematiche violazioni dei diritti umani!» E così sia.
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